Sommario. La
regione dell’odierno Uzbekistan, già provincia settentrionale
dell’impero persiano, regno indipendente e terra di conquista di turchi
e arabi, dopo aver subito le devastazioni dei mongoli di Gengis Kan
(1220), diventò, soprattutto nel secolo XV, culla di cultura ed
arte per merito del principe Timur (Tamerlano) e di suo nipote
Ulug-Beg. Samarcanda e Buhara ne furono i maggiori centri; sorsero
potenti canati, spesso tra loro rivali; poi seguì una
inarrestabile decadenza. Dopo la rivoluzione russa i canati, sotto
l’influenza del gigante sovietico, diventarono due repubbliche
socialiste (Buhara e Corasmia) di incerta indipendenza e nel 1924 erano
ormai sotto completo controllo sovietico. Da essi, insieme ad altri
lembi dell’ex repubblica del Turkestan, nacque l’Uzbekistan (dal nome
del mitico khan Özbek) che dal 1925 costituì una Repubblica
Socialista Sovietica. Nel 1969 si sviluppò un forte movimento
nazionalista sostenuto da esponenti islamici, ma solo oltre
venti anni più tardi l’Uzbekistan sarebbe diventato indipendente.
Bandiera di stato
adottata con la costituzione dell'11 luglio 1927. Le iniziali del nome
della repubblica erano in uzbeco (caratteri arabi) e in russo. Il 5
maggio 1929 fu aggiunta anche la sigla in tagico, mentre quella in
uzbeco diventò in caratteri latini. Il 28 febbraio 1931 fu
eliminata la sigla tagica, essendo ormai il Tagikistan repubblica a
sé. Il 17 gennaio 1935 la grafia cambiò leggermente
riflettendo le variazioni nel frattempo apportate all'alfabeto uzbeco.
Con la costituzione del 1937, la bandiera subì mutamenti
più rilevanti. Proporzioni sempre 1/2.