Sommario.
Principato formatosi nel XVII secolo situato a sud di Rewa, confinante
a est con Bilaspur e a sud con Chhuikhadan.
Principato di Kawardha, fino al 1948
Bandiera di stato
adottata in data imprecisata e abolita nel 1948. Proporzioni 1/2. Lo stendardo del principe
portava lo
stemma al centro (anche in campo bianco).
Sommario. Stato a
sud di Kawardha formatosi prima del 1750.
Principato di Chhuikhadan, fino al 1947
Bandiera di stato
adottata in epoca imprecisata e abolita nel 1948. Drappo viola a forma
di triangolo rettangolo in proporzioni 9/13. Lo stemma al centro
figurava sulla bandiera senza i colori. Scudo ovale di stile indiano,
inquartato, con quattro figure tratte dalla religione e dalla
mitologia. Krsna protettore della gioventù con la pastorella
Radha, Siva creatore e distruttore insieme, Hanuman il
beneamato dio-scimmia simbolo di indipendenza e Ganesa il dio con la
testa d'elefante protettore dell'armonia coniugale.
Sommario.
Principato a sud di Chhuikhadan e, con questo, Kawardha e Raj Nandgaon,
appartenente a un gruppo di
piccoli stati dell'India Centrale a sudovest di Bilaspur. Khairagarh
fu riconosciuto come stato nel 1898.
Principato di Khairagarh, fino al 1948
Bandiera di stato
adottata in epoca imprecisata e durata fino al 1948. Il rosa il giallo
e il rosso erano i colori dedicati ai templi delle divinità
Rukhad Swami, Hanuman e Danteswari Mai. Lo scudo raffigurava una veduta
al naturale della fortezza di Khairagarh; era sostenuto da due cobra,
simbolo del clan dei principi, i Nagvansi, ed era sormontato da un katar,
arma che denunciava l'origine ragiaputa della dinastia.
Sommario. Il
principato di Raj Nandgaon, o Nandgaon (da non confondersi con
l'omonimo stato nel Gujarat) era il più meridionale della serie
di piccoli stati dell'India Centrale a sudest di Bilaspur.
Principato di Raj Nandgaon, Nandgaon, Nandgame, fino al 1948
Bandiera di stato e
probabile stendardo del ragià adottata in epoca non conosciuta e
abolita nel 1948. Al centro lo stemma di stato, inquartato. Nel 1°
uno zebù in campo azzurro, nel 2° un tempio in campo
argento, nel 3° una conchiglia in campo rosso e nel 4° una
brocca in campo verde. Tutte le figure in oro. Come cimiero una testa
di zebù e sul cartiglio azzurro il motto Vox populi vox dei,
in oro.
Sommario. Stato
che si estendeva lungo
il confine settentrionale di Bastar. Nei primi anni del XIX secolo
faceva
parte del regno maratto di Nagpur.
Principato di Kanker, fino al 1948
Bandiera di stato e
stendardo del principe in
uso da epoca non conosciuta fino al 1948. Sul drappo arancione
(zafferano)
campeggiava la figura di Hanuman con tutti i suoi particolari: la veste
azzurra
con gli orli verdi (lungi) con perizoma giallo, gli ornamenti
d'oro,
lo scettro d'oro (gada) nella mano sinistra e la montagna
sorretta
nella destra. Nel poema epico Ramayana si racconta che Hanuman,
recatosi
sul monte Sanjva Parvatan alla ricerca di una pianta che cresceva
colà,
indispensabile per curare il fratello ferito di Rama, temendo di
sbagliarsi,
fece ritorno con tutta la montagna.
Sommario. Il
Bastar, a nordest di Hyderabad, era un principato con notevole
estensione (grande poco meno della Svizzera) ma dal territorio impervio
e boscoso e scarsamente popolato. Aveva una capitale non omonima
(Jagdalpur).
Principato di Bastar, fino al 1948
Bandiera definita
"nazionale e di stato" in uso fino al 1948. Il tridente (trisul)
era in questo caso una delle sei armi impugnate dalla dea Sri
Danteswari, che aveva sei braccia e cavalcava un leone, così
come era raffigurata sullo stemma dei sovrani.