Repubblica di Namibia, Republic of Namibia, dal 1990
Bandiera presidenziale
approvata il 16 marzo 1990 e alzata ufficialmente il 21 successivo. Il
presidente usa la bandiera
solo sul territorio nazionale, mentre all'estero è prescritta in
ogni caso la bandiera di stato.
Drappo formato da tre triangoli, blu, verde e giallo-oro,
quest'ultimo doppio degli altri e caricato dello stemma di stato,
ufficiale anch'esso dal 21 marzo 1990. Proporzioni 2/3. Lo scudo dello
stemma riproduce la
bandiera nazionale ed è circondato da figure che richiamano il
patrimonio naturale del paese. I supporti sono due orici (Oryx
gazella);
in cimiero c'è un'aquila urlatrice (Haliaeetus vocifer)
posata
su un burletto verde con rombi d'oro che alludono alle ricchezze
minerarie (in specie diamanti). La base a forma di duna ricorda il
deserto
ed è caricata da una welwitschia (Welwitschia mirabilis),
la
singolare pianta che cresce nel deserto, simbolo di tenacia. Il motto Unity
Liberty Justice allude ai principi costituzionali dello
stato.
Bandiera della capitale
della Namibia, descritta di recente (FOTW, 2014). Drappo bianco
con il logo ufficiale della città. Quest'ultimo consiste
in
una
trasposizione astratta della pianta di agave, tipica del paesaggio
namibiano, che appare in aspetto realistico sullo stemma classico della
città. Il disegno è realizzato con elementi grafici che
richiamano forme cristalline alludenti alle ricchezze minerarie del
paese, principalmente diamanti.
Bibliografia
- Internet (FOTW - Sito istituzionale)
Repubblica di Namibia,
Republic of Namibia,
da c. 2010
Bandiera di bompresso
della marina da guerra namibiana. Insegna bianca che reca nel cantone
la bandiera della marina, che è uguale alla bandiera nazionale.
Sarebbe in uso dal 2010.
Bibliografia
- Archivio personale (fotografie, cortesia R.
Annibaldi)
Repubblica del Botswana,
Wa Rephaboliki ya Botswana, Republic of Botswana, dal 1966
Bandiera del presidente
adottata nel 1966. Colori come quelli della bandiera nazionale.
Proporzioni c. 2/3 (esatte 15/23). Entro il disco bianco col bordo nero
figura lo stemma di stato, ufficiale dal 30 settembre 1966. Scudo di
forma tradizionale locale con tre ruote dentate, auspicio di sviluppo
industriale, i cui ingranaggi, combaciandosi, simboleggiano la
collaborazione tra i gruppi etnici del paese. La testa di toro
rappresenta l'allevamento, attività vitale per gran parte della
popolazione, e le
tre linee centrali ondulate alludono all'estremo bisogno d'acqua di una
nazione
prevalentemente desertica, ribadito dal motto sul cartiglio, pula,
"pioggia", quasi un'invocazione. Due zebre tengono lo scudo
accompagnate da una zanna d'elefante e da una pianta di sorgo,
principale risorsa agricola.
Bibliografia
Flag Bull. V, 4, 1966 e VI, 1-2, 1966/67 - Archivio
CISV, scheda 108
Gaborone, presso il
confine sudafricano, già nota come Gaberones, divenne capitale
del protettorato britannico della Beciuania nel 1965 al posto del
vecchio capoluogo extraterritoriale Mafeking. Dopo l'indipendenza
(1966)
fu dotata di nuovi quartieri amministrativi e confermata capitale del
Botswana. La città fa uso di una bandiera celeste con lo stemma
al centro. Lo scudo, posto su un cartiglio color camoscio scuro,
riproduce i colori nazionali, ai quali si sovrappone un anello stretto
da
quattro mani, due bianche e due nere, il cui significato è
spiegato dal motto in lingua seTswana Kgetse ya tsie ke go
tshwaraganelwa, "Insieme possiamo fare tutto".
Bibliografia
- Internet (FOTW e siti vari) - Archivio personale
(foto stemma)