Sommario. La
grande isola del Madagascar era fin dal XVI secolo organizzata in
numerosi regni locali, originatisi da diversi gruppi di popolazione
provenienti dall’Indonesia e colà approdati a partire dal V
secolo. Tra di essi emerse verso il 1800 il regno Hova, o Merina.
L’isola era entrata nelle mire dei francesi già nel XVII secolo
ma nel 1828 gli europei furono temporaneamente costretti dalla nuova
regina Ranavalona I a lasciare l’isola. Nel 1861 la Francia
riuscì di nuovo a stabilire con la monarchia Hova rapporti
privilegiati, che però presto si guastarono tanto che i francesi
ricorsero alla forza per imporre il loro dominio (1883), ridurre
l’isola a colonia (1896) e abolire la monarchia (1897). Repubblica
autonoma nell’ambito della
Comunità Francese, il Madagascar ottenne la piena indipendenza
nel 1960.
Regno Hova, Regno Merina, c. 1810
Bandiera della nazione
Hova o Merina, adottata poco dopo l’unificazione nazionale e la salita
al trono di Radama I (1810). Progressivamente passata in second’ordine,
soppiantata da bandiere e stendardi personali dei sovrani, di solito
bianchi con iniziali e iscrizioni varie in rosso o giallo-oro. Voluta
da Radama I, che aveva compreso l’importanza della bandiera per una
nazione che voleva mostrarsi unita, specialmente agli occhi degli
europei. Il drappo fu creato riunendo due stendardi distinti portati in
onore di divinità ancestrali: il bianco per l’idolo Kelimalaza,
il rosso per Manjakatsiroa e Fantaka.
c. 1881-c. 1885/96
Bandiera mercantile per
uso locale, adottata in epoca imprecisata (segnalata da Grenser nel
1881) e durata forse fino al trattato con la Francia del 17 dicembre
1885, comunque non oltre il 6 agosto 1896, quando il Madagascar
diventò ufficialmente colonia e il tricolore francese fu
dichiarato l’unica bandiera legale in sostituzione di tutti i vessilli
locali. I colori testimoniavano l’influenza francese sull’isola; il
crescente rappresentava probabilmente la piccola minoranza islamica,
molto attiva negli scambi commerciali.
Repubblica Malgascia, Repoblikan'i Madagasikara,
Repoblica Malagasy, République Malgasce, 1958-1975 e dal 1992
Repubblica Democratica del Madagascar, Repoblica Demokratika ny
Madagasikara,
République Démocratique de Madagascar, 1975-1992
Bandiera di uso
generale, adottata il 21 ottobre 1958 e confermata al momento della
completa indipendenza (26 giugno 1960); immutata durante il periodo
della Repubblica Democratica, di stampo marxista (1975-1992). Il bianco
e il rosso derivano dalle bandiere degli antichi regni dell’isola; ai
due colori si aggiunge il verde, che rappresenta le popolazioni
costiere.
Sommario. Sulla
costa occidentale del Madagascar, nell'imminenza della costituzione
della colonia francese (dopo il 1880) esistevano ancora regni non
assoggettati dalla monarchia hova. Tra questi il regno Antankara.
Regno Antankara, c. 1880-1896
Bandiera entrata in uso
verso il 1880 e scomparsa presumibilmente nel 1896, quando tutta
l’isola diventò colonia francese. Il crescente e la stella
attestavano le antiche tradizioni mussulmane.
Sommario. Nel
XVII secolo i due regni sakalava Menabe e Boina si estendevano nelle
regioni pianeggianti occidentali del Madagascar a nord del fiume
Mangoky e costituivano la maggiore potenza dell'isola. Fin dall'inizio
del XIX secolo subirono gli attacchi dell'emergente regno hova.
Tuttavia verso il 1880, all'arrivo dei francesi, il regno
più settentrionale, Boina, pur fortemente ridimemsionato, non
era stato assoggettato dagli hova.
Regno Sakalava di Boina, c.1880-1896
Bandiera dell’ultimo
degli antichi regni Sakalava non assoggettato agli hova, nella regione
nord-occidentale dell’isola,
entrata in uso verso il 1880 e scomparsa presumibilmente nel 1896,
quando
il tricolore francese sventolò su tutta l’isola. Il rosso e il
bianco erano i colori rispettivamente dei Volaména e dei
Volafotsi,
le due linee di discendenza diramatesi dalla fondazione del regno
Sakalava.
La croce latina testimoniava la conversione al cristianesimo.
Sommario. Non di
rado i governatori europei amministravano i territori di loro
pertinenza come se fossero veri e
propri stati, in competizione con le monarchie locali; è il caso
di Jacques Glond, reggente del Tanibé, sulla costa orientale,
che alzò anche una propria bandiera. Tutto ebbe fine nel 1828,
quando gli europei furono allontanati dall’isola.
Tanambao, 1822-1828
Bandiera alzata dal
reggente del Tanibé J. Glond verso la fine del 1822 e ammainata
nel 1828 allorché gli stranieri furono cacciati dal Madagascar.
Il drappo bianco e gli ornamenti d'oro ricordano le bandiere del regno
di Francia.