(by Mauro)
E’ da diverso tempo che ci stiamo informando per fare alcuni sterrati di alta
montagna che ci sono a cavallo fra Piemonte, Liguria e Francia. I posti sono i
soliti noti ossia: Via del Sale, Strada dei Cannoni, Strada dell’Assietta,
Tunnel del Parpaillon, Jafferau, Sommellier….
Un venerdì di inizio luglio abbiamo fatto in giornata la strada dell’Assietta
e il Jafferau ma effettivamente è stata una discreta mazzata; bella ma faticosa.
La scelta migliore è quindi organizzarci per fare un intero weekend.
La scelta cade sui giorni 28-29 luglio e i partecipanti sono:
Biro oppure Brada (Andrea) con R1200GS (metà normale/metà Adventure) membro QDE
Coraz (Luca) con R1200GS Adventure membro QDE
Guglia oppure Mister (Mauro) con V-Strom 650
Per metterci “avanti coi lavori” decidiamo di partire il venerdì sera e di
dormire in zona (GAIOLA, 5 km dopo Borgo San Dalmazzo in direzione Colle della
Maddalena) in un B&B prenotato tramite internet.
Tralasciamo di descrivere il tratto autostradale Bologna-Asti fatto con un caldo
atroce e con il sole contro; tralasciamo anche i restanti
100km di statale scorrevole che ci portano fino al B&B. Diciamo che alle 21:30
siamo davanti ad una pizza e che alle 23:00 siamo in brandra in un casolare in
mezzo alla collina.
Sabato
Ore 7:30 il cell. di Biro suona la sveglia. Il clou della giornata è lo sterrato
che si porta al tunnel del Parpaillon ma ci sono anche
altri bei passi asfaltati in zona che sarebbe un delitto non farli. Prima però
bisogna caricarsi di energie quindi ci accomodiamo in sala per una ricca
colazione.
La giornata è stupenda e alle 8:45 quando partiamo è già caldo. Destinazione
Vinadio poi a sinistra per il Col della Lombarda (2350 m). Il passo inizia con
una serie di strettissimi tornanti che fatti dietro un pulmino sono una vera
goduria (!?) poi la strada si allunga e la musica cambia. Sorpassiamo tantissimi
ciclisti (sembra che facciano più fatica di noi) e anche molte persone a piedi
che cercano di raggiungere il santuario di S. Anna.
Poco prima di giungere in vetta Coraz aiuta un motociclista a risollevare un
GS1150 carico come un somaro poi eccoci arrivati sul passo.
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Col de la Lombarda |
Il cielo è terso e si sta che è una meraviglia.
Partiamo e, entrando in Francia, passiamo Isola 2000 poi
Isola dove cerchiamo un distributore per fare benzina. Da adesso ricomincia la
salita per arrivare al Col de la Bonette (“la strada più alta d’Europa ” dicono
i francesi). La strada è molto bella e poco trafficata a parte un gruppo di
motard francesi che con delle agilissime monocilindriche ci sorpassano che
sembriamo fermi. Dopo qualche sosta x le foto (ci sono dei matti che stanno
celebrando una messa in un prato a 2700m di altitudine) arriviamo al Col de
Rastefond (2735 m.) dove inizia il
giro ad anello che ci porta al Col de la Bonette (2802
m). Da quassù in alto la visuale che si ha su tutto il panorama circostante è da
bocca aperta; siamo nel Parc National du Mercantour.
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La salita verso il Col de la Bonette |
La vetta del "passo" |
Stiamo rispettando pienamente la tabella di marcia ma è
meglio non “cincischiare”. Sosta per bere in un bar sulla statale poi eccoci
finalmente al bivio dove un piccolo cartello di legno indica “Tunnel del
Parpaillon”.
Inizia una piccola strada asfaltata che risalendo la montagna ci fa ammirare una
strana costruzione arroccata sulla montagna subito sopra il paesino del bivio.
Finalmente siamo all’inizio dello sterrato e al tunnel mancano circa 11km.
In piedi sulle pedane partiamo un po’ scaglionati per non impolverarci del
tutto. Il primo tratto è dentro il bosco e lo sterrato è ancora facile;
chissà come sarà in quota? Passiamo un ponte di legno e gli alberi
finiscono e inizia una vallata stupenda. Passato un gruppo di persone che stanno
scendendo a valle ci fermiamo a sentire il “nulla” perché siamo solo noi.
E’ uno spettacolo maestoso!!!!
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Lo sterrato nel bosco |
Passaggio sul ponte di legno |
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La stupenda vallata |
Arriviamo ad un bivio senza segnalazione e il mio intuito mi
dice di andare a sinistra, direzione vallata; ottima scelta perché dopo 1 km la
strada muore.
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Si torna indietro: strada sbagliata! |
Prendiamo la strada giusta che corre lungo i versante della
montagna ed inizia a risalire di quota. Lo sterrato rimare facile;
bisogna solo fare attenzione a non farsi prendere dall’entusiasmo e
uscire di strada(!?).
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La salita |
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Brada |
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I due GS in azione! |
Prima dell’ultimo tornante fermi in mezzo alla strada ci sono
3 ragazzi milanesi che stanno riparando la gomma posteriore di un
Ducati Multistrada; hanno già finito quindi decidiamo di
proseguire fino al tunnel. Finalmente arriviamo alla meta e nel piazzale ci sono
fermi gli altri motociclisti amici del Multistrada (uno ha 70 anni e un Fazer
1000!!!!)
Sono le 14:00 e finalmente siamo davanti all’ingresso del tunnel. Il panorama
che si gode (siamo a 2643 m.) è
uno spettacolo e la giornata limpida e stupenda non fa che aumentare la nostra
euforia. Le immancabili foto poi via, dentro, stando
attenti al fondo stradale. All’interno non fa molto freddo e il ghiaccio
presente fini a metà giugno è diventato acqua così da formare una marea di
pozzanghere.
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L'ingresso del tunnel |
Il piazzale davanti... |
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...dentro al tunnel... |
...e il panorama dall'altra parte! |
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...che spettacolo! |
All’uscita del tunnel (470m circa) ci sono fermi una decina
di quad che aspettano di avere strada libera per entrare. Anche da questa parte
il panorama non è da meno. Passano i ragazzi di Milano, i quad entrano nel
tunnel e rimaniamo solo noi nel nostro silenzio assoluto.
La discesa è piuttosto semplice come la salita fino a quando non si rientra nel
bosco dove lo sterrato peggiora un po’.
Quando ritroviamo l’asfalto ci fermiamo per fare il punto della situazione.
L’intenzione è quella di trovare da dormire a Briancon e per arrivarci decidiamo
di fare il Col d’Izoard (2360 m.)
piuttosto che la lungo valle. Il bel tempo continua ad assisterci così ci
permette di godere ancora delle bellezze di queste parti.
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La salita verso l'Izoard |
Il Col d'Izoard |
Dopo il solito adesivo del passo arriviamo a Briancon dove
troviamo da dormire in un B&B appena fuori paese. La serata la passiamo in paese
dove, su consiglio di Coraz, ci abbuffiamo con piatti a base di formaggio.
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