LIBRO-OGGETTO / OGGETTO-LIBRO
Il libro. L’oggetto “magico” che ci ha accompagnato, ci
accompagna e ci accompagnerà tutta la vita, sul quale abbiamo sognato, imparato,
sofferto…..
Lo incontriamo nella
primissima infanzia tra le mani amorevoli di nostra madre mentre ci legge le
favole della tradizione e il nostro
sonno viene cullato dal suono della sua voce.
Durante la crescita il libro
ci fa immergere in fantastiche avventure dei nostri personaggi preferiti, portandoci
a condividere sogni e viaggi immaginari.
Lo ritroviamo a scuola,
prezioso, importante e assolutamente necessario per il nostro apprendimento, ma
con regole e nozioni che ci daranno anche qualche pena…..che ci aiuterà sempre
piu’ a crescere.
Poi le prime letture
importanti, i romanzi storici, i grandi romanzi d’amore, i libri di poesia, le biografie e via via il libro diventa parte del proprio corredo
personale e viene “indossato” da ciascuno in modo assolutamente personale, per
una crescita intellettuale, ma soprattutto sociale e umana.
Pertanto il libro ci
appartiene da sempre e accompagna in differenti forme ogni fase della nostra
esistenza. Difficile, se non impossibile, sottrarsi al suo fascino.
Infatti per molti anni il libro aveva rappresentato
principalmente il testo letterario dove il pensiero prendeva forma tramite la
parola scritta, ma all’inizio del secolo scorso le sperimentazioni ribelli
delle Avanguardie Storiche e le “parole
in libertà” dei Futuristi permisero di approdare ad una scrittura materica che
superava la superficie dei normali supporti.
I Futuristi infierirono sul libro, in quanto simbolo della cultura, in
modo dissacrante, nacquero i libri futuristi della Litolatta, l’Avanguardia
russa degli anni Venti diede vita ai libri trasgressivi, Benedetta, moglie di Marinetti, e diverse
altre artiste furono le autrici di pagine verbo-visuali e pagine-oggetto, ma dopo il libro tattile di Marcel Duchamp del 1947 il
silenzio cala su
questo tipo di sperimentazioni .
E’ soltanto negli anni Sessanta che il “libro d’artista” riappare,
ma con una interpretazione spostata
sempre piu’ verso oggetti vari, scatole, teche,
contenitori ecc. e a questa vasta
tipologia aderiscono gruppi come Fluxus,
Pop Art, Arte Povera, Concettuale, Scrittura visuale ecc.
Alla parola scritta
subentrano l’arte verbo-visuale e la
poesia visiva e gli artisti pongono in relazione la parola, l’immagine e
l’oggetto. Sostituiscono il testo con materiali vari (carte, cartoni, ferro,
legno, vetro, cere ecc.), e nasce così una nuova comunicazione con linguaggi diversi verbo–visuali,
poetico-visivi, grafici e materici. Un atto creativo che produce relazioni, contatti, poesia totale.
L’artista interpreta il proprio libro e vi trasferisce pensieri e riflessioni
con la forza della materia, con la diversità della forma, con la libertà del
segno e del colore.
Nasce così l’”oggetto-libro”
che tramite l’armonia della materia suggerisce messaggi ricchi di contenuti e significati anche senza
le parole e il fruitore è stimolato a guardarlo e a “leggerlo” con la
grammatica del visivo.
Un libro che si impone per
una fisicità diversa in cui sperimentazione, riciclo, forma e forza espressiva
risultino i principali ingredienti per
una profonda “natura/lettura” dell’anima.
Un libro, come dice il
poeta Pablo Neruda, che rappresenti la
vita.
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