Il mio piccolo (247x189 circa) plastico ferroviario in scala H0.
Il plastico così com'era secondo il progetto originale
prima che venisse in parte modificato (foto del 2 maggio 1999). La lunghezza
è di 196 cm, la linea di montagna è collegata al resto del
tracciato da un solo binario di raccordo. Possono circolare tre treni,
ma non è possibile far percorrere a un treno solo l'intero tracciato.
Inoltre la linea di montagna presenta un tratto con forte pendenza (l'anello
a sinistra) che solo convogli molto corti riescono a superare. Si impone
una revisione...
La struttura di base è rimasta comunque più o meno invariata; il tracciato è sempre composto da due anelli e da un "8" (la linea esterna), indipendenti tra loro, ma abbinabili per formare diverse configurazioni: - tre circuiti indipendenti per tre treni; - linea di montagna indipendente + circuito formato dai due di base, per due treni; - circuito dato dalla linea di montagna e dalla linea interna, per un treno; - unico, lungo percorso formato dai tre tracciati uniti, per un treno. |
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Il plastico com'è oggi (13 gennaio 2002). Al pannello
principale è stato aggiunto un terzo pannello (sempre asportabile)
che porta la lunghezza totale a 247 cm.
Con questa importante modifica si sono raggiunti diversi risultati. Prima di tutto è stato aggiunto un secondo binario di raccordo con la linea di montagna. Quest'ultima è stata prolungata di quasi un metro nel tratto più ripido, rendendo questa salita molto più dolce e superabile da ogni treno. I binari morti sono stati allungati di mezzo metro, e possono ora ospitare treni più lunghi (il tronco 2 anche 6/7 vagoni passeggeri + la motrice). Infine, particolare non irrilevante, è quasi raddoppiato lo spazio disponibile per la stazione (che è chiaramente visibile nella foto) e una parte della città. Secondo il progetto attuale, di fronte alla stazione ci sarà una piazzetta con parcheggio, aiuole e una fontana (funzionante), circondata da alcuni edifici, probabilmente l'ufficio postale e la stazione dei Carabinieri o della Polizia. All'interno del nuovo anello della linea di montagna ci sarà una collina, sovrastata dai resti di un'antica torre di guardia. Anche questa è già montata, ma è appoggiata per figura sull'alimentatore. La distanza verticale massima tra il binario più alto e il più basso è di quasi 25 cm. |
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Il pannello 2 in costruzione, così com'è oggi. Sto realizzando il piano delle case, con la strada che proviene dal piano della stazione attraverso una galleria e prosegue fuori dal plastico superando la linea di montagna con un piccolo ponte. A destra è visibile il passaggio a livello, perfettamente funzionante. Due sensori a infrarossi posti lungo il binario rilevano il passaggio del treno e alzano o abbassano la sbarra, la cui meccanica ed elettronica sono completamente autocostruite. | |
Stesso pannello, differente angolazione. È più chiara la struttura che sostiene il piano delle case. Su questo stesso pannello corre, quasi interamente in galleria, un tratto curvo a 360° che porta un binario della linea principale dal piano della stazione al livello minimo dell'intero plastico. L'unico tratto visibile di questo anello è ovviamente compreso tra due gallerie, ed è visibile nella foto successiva. | |
Il pannello 2 visto dal lato della consolle. 4 grosse
arcate di cemento sostengono la collina su cui corre parte della linea
di montagna.
La linea di montagna attraverserà un secondo passaggio a livello, dal lato opposto della galleria stradale rispetto al primo, ma questo non è ancora stato completato, sebbene parte della meccanica sia già pronta. L'elettronica di controllo è più complessa, perchè i sensori dovranno rilevare la presenza di un treno su più binari, a seconda della posizione di uno degli scambi (nascosti) che collegano questa linea ai raccordi con la principale. |
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La consolle di comando è composta da due pannelli. Il primo comprende i comandi dei tre alimentatori PWM, le sezioni dei binari, le assegnazioni delle linee agli alimentatori, i controlli scambi, gli interruttori generali e l'indicatore di tensione sulle bobine degli scambi. Il secondo, ancora chiaramente in costruzione, comprenderà diverse sezioni, tra cui gli indicatori di occupazione binario, la cui scheda già funzionante è visibile in foto, gli interruttori per le luci del paesaggio e della strumentazione e gli inversori dei passaggi a livello. | |
Il pannello di controllo principale è in pratica un cassetto che, rimosso il tratto centrale del tronco 2, col marciapiede e il pannello di controllo secondario, rientra sotto il piano della stazione scomparendo del tutto. | |
L'interno del pannello di controllo.
La parte a sinistra, brulicante di cavetti vari, è il pannello vero e proprio, ovviamente visto da sotto, col flat a 50 poli che lo collega alle schede fissate sul fondo del "cassetto". Su queste schede sono riconoscibili la parte relativa al generatore di clock, a sinistra, e i 4 moduli (di cui l'ultimo montato solo per metà), ognuno dei quali in grado di controllare 2 gruppi di scambi (si muovono quasi tutti a coppie) muniti di transistor di potenza. |
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A pannello di controllo principale ritratto, col secondario
rimosso, sono visibili le due porte a 25 poli (come la parallela del computer,
per intenderci) che collegano il tavolato principale al n. 2 attraverso
il pannello di controllo secondario. Il binario tronco 2 e il marciapiede
della stazione rimangono divisi su più tavolati.
Qualche albero servirà a separare otticamente il binario in basso a destra dalla stazione. |
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Il tracciato comprende anche due scambi nascosti: servono
a collegare la linea di montagna con il resto, come spiegato in precedenza.
Essendo invisibili, e per di più in un punto difficilmente raggiungibile
senza spostare l'intero plastico dal muro, ho dovuto installare due coppie
di sensori a infrarossi, evidenziati nella foto, che indicano grazie a
due LED bicolori sul pannello di controllo secondario lo stato di occupazione
degli scambi. LED verde: scambio libero; LED giallo: scambio libero ma
con un treno nei pressi; LED rosso: scambio occupato. Semplice, ma la realizzazione
ha comportato lo studio di una sezione digitale logica apposita, e tutto
per due semplici LED... relativamente complesso, ma certamente "user friendly".
Da notare come paralleli al binario di fondo della linea di montagna, ma sotto di esso per un lungo tratto, ne corrano altri due. Non semplice mantenere la necessaria separazione verticale in ogni punto... |