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  Questo nuovo spazio, Racconti, è dedicato ai racconti più belli scritti da qualcuno di noi (vedrete di volta in volta). Le storie saranno pubblicate un po' per volta, a intervalli variabili ne uscirà un pezzettino, e sarete avvisati nelle News (home) dell'uscita della nuova parte, o del nuovo racconto.

Fatemi sapere se vi piace!

 

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MondoGlitter.it

di Eleonora

 

Parte sesta

 

Passò qualche mese, i mesi più felici di tutta la vita di Asha. Ma, un giorno di primavera, arrivò una devastante notizia. Bridget era nel cortile a leggere "Il fiore di smeraldo", quando vide Asha discutere animatamente con Rahib. Parlavano attraverso le sbarre e Bridget pensò di andare dai due fratelli per mettere un po' di pace.

«Rahib, ti prego!» supplicava Asha.

«No, non te lo permetto. Non dovevo neanche venire a dirtelo» rispose subito il ragazzo.

«Ma... oh, ciao Bee. Rahib, questa è Bridget, la mia migliore amica» la presentò Asha.

«Scusate se vi ho disturbato, ho pensato di venire a calmare un po' le cose, sembravate pronti a scannarvi».

«Grazie, Bridget» rispose Rahib. «Senti, promettimi di tenere Asha dentro il cancello: non deve uscire per nessuna ragione al mondo! Scusate, ma ora devo andare.» e, detto questo, il ragazzo scappò via.

«Bee, mi sa che hai fatto colpo» disse Asha, cercando inutilmente di sembrare allegra.

«Asha, cos'hai?» domandò Bridget, apparentemente noncurante di quello che aveva detto l'amica.

«Beh, Rahib dice che la mamma è molto malata, io volevo andare a trovarla, ma lui sostiene che non le piacerebbe se io la vedessi in questo stato»

«Oh, Asha, mi dispiace!»

«Non importa, Bee, guarirà!»

 

Nelle settimane successive i voti di Asha, che si era precedentemente rivelata la più brava della classe, calarono drasticamente. La ragazza era sempre meno allegra, e Bridget faceva fatica anche solo a parlarle, dato che l'amica la evitava. E tutte le sue preoccupazioni, Bee le confidava a Rahib. Infatti ogni pomeriggio i due ragazzi si appoggiavano al grande cancello di ferro, schiena contro schiena; e mentre Bridget fingeva di leggere, parlavano del più e del meno.

Ma, in un giorno comegli altri, al cancello con Rahib c'era Asha, in ginocchio, che piangeva disperata. Oltre al cancello, il fratello aveva il volto impassibile, silenzioso, solo le lacrime che gli rigavano il viso tradivano il suo dolore. Bridget cominciò anche lei a piangere, pur non sapendo il motivo, o forse sì. Abbracciò forte l'amica che singhiozzò.

«La mamma adesso è lassù con il papà!»

Bridget l'abbracciò più forte, e rimase in silenzio cercando di trattenere le lacrime.

Quella sera Bridget ospitò Asha nella sua stanza, dato che Layla era a casa con la sua famiglia. Bridget non riuscì proprio ad addormentarsi, e pensò che  neanche Asha stava dormendo, ma non aveva voglia di parlare. Ascoltava in silenzio i singhiozzi della ragazza.

Asha si svegliò con il mal di testa e uscì in silenzio dalla stanza, vestita da domestica, per pulire il college in vista del giorno delle visite.

 

Fine sesta parte

 

 

 

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