Commento all'articolo
“Nuova soggettività, L'architettura tra comunicazione ed informazione ”di Antonino Saggio
>>> http://architettura.supereva.com/coffeebreak/20040718/index.htm <<<
“ …rientro in grande stile della comunicazione quale centro propulsore di una nuova fase dell'architettura è un dato strutturalmente legato alla rivoluzione informatica…”
Negli edifici che oggi si progettano si riscontra sempre più spesso l'uso del vetro nelle facciate, l'edificio grazie a questo può diventare comunicativo o semplicemente riflettere ciò che lo circonda, la strada aperta dalle mostre del Werkbund ad oggi si evolve con la stessa velocità della tecnologia informatica, ma questa strada è piena di insidie che possono portare a scelte sbagliate se prive delle giuste indicazioni.
“…ci stiamo domandando…come fare in modo che l'informazione diventi l'essenza stessa dell'architettura…” questo credo che sia molto importante la ricerca tesa a dare qualcosa in più all'architettura con la comunicazione ma credo sia giusto anche dire però che “ senza un' anima pensante “ questi edifici diventano grandi cartelloni pubblicitari come a Tokyo o in altre città orientali dove si è perso secondo me il senso della misura perché questi edifici nella maggior parte dei casi non comunicano ma sono dei grandi televisori.
La comunicazione che dovrebbe dare l'architettura credo debba essere 100 passi avanti ad altri tipi di comunicazione, muoversi verso orizzonti più elevati, ben venga che la comunicazione divenga “...detonatore…” di un nuovo modo di fare architettura che si fonda con essa per trasmettere, comunicare per far interagire i suoi fruitori, ma non senza criterio come spesso accade.
Enrico Di Blasio