Sabato
17 Novembre 2001 - Ore 21.00
Estravagario
UNO SGUARDO
DAL PONTE
Di
Arthur Miller
Con Tiziano Gelmetti, Tiziana Leso, Tiziana Totolo, Luca Fioravanti,
Matteo Ferrari, Andrea Di Clemente, Alberto Sturiale, Daniele Parolini,
Marco Liberati.
Scene di Raffaella Camponogara e Luigi Mazzaglia.
Costumi di Luciana Martini.
Regia di Alberto Bronzato.
"Uno sguardo dal ponte" nasce dal bisogno di Miller di affrontare un tema che
gli è particolarmente caro. L'esplorazione delle piccole speranze e
delle delusioni delle persone comuni alle prese con le fatiche di ogni
giorno.
Lo
spettacolo è ispirato ad un fatto realmente accaduto qualche anno prima
nel sobborgo di Brooklyn a New York, in casa di una famiglia di
immigrati di origine italiana, dove si attende l'arrivo di parenti in
cerca di lavoro e di una vita migliore. Al paese hanno lasciato la
famiglia, i figli, le loro radici, il loro cuore. Hanno lasciato anche,
e soprattutto, una miseria dalla quale sembrano non potersi affrancare
mai.
L'intreccio è in un
certo senso veristico, ma il riferimento è puramente esteriore, poiché
Miller è più interessato alla complessità dell'animo umano che ai
condizionamenti ambientali ed è lontano dai gusti per i bozzetti
pittoreschi, che spesso delineano la vita dei poveri con accenti
populistici, come se costoro fossero troppo rozzi per avere una
dimensione psicologica.
L'epilogo cruento
della vicenda è la versione contemporanea dell'irrompere del fato che
colpisce alla cieca. Certamente se Eddie, Rodolfo e Marco potessero spiegarsi
con calma e fino in fondo le rispettive ragioni, il sangue non
scorrerebbe.
Ma il dramma
consiste proprio, ancora una volta, nell'impossibilità di comunicare.
Una impossibilità però - secondo Miller - che non va accettata come
destino onnipresente, ma piuttosto studiata e rappresentata per poterla
conoscere e, forse, vincere. Compito questo tra i più importanti che
l'autore assegna al proprio teatro.