Bianconiglio e Gegeniglia
   I VIAGGI E LE GITE DI DUE MOTOTURISTI

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  SPIGOLATURE SULLA FOTOGRAFIA PANORAMICA Contatore delle visite dal 29/12/2009:       

COMPOSIZIONE VERTICALE

Scordatevi il risultato qui a fianco, a meno che abbiate corpo macchina e obiettivo raccordati dallo snodo a soffietto, o se il grattacielo è "abbastanza" lontano in modo che la visione prospettica (linee di vista convergenti) diventi "quasi" una visione assonometrica (linee di vista parallele).
La distorsione dell'immagine è inevitabile con una fotocamera compatta: la si può minimizzare se si riprende il soggetto da metà altezza (dal grattacielo di fronte) in modo che la foto al centro sia a piano pellicola verticale e quelle sopra e sotto inclinate in senso opposto, il risultato sarà una distorsione "a ventaglio", ma se riprendete il soggetto dal piano stradale, per puntare in alto dovrete inclinare sempre più la macchina e l'effetto prospettico si esalterà ad ogni aumento dell'inclinazione: il risultato sarà una distorsione "a cono", il palazzo si farà sempre più sottile man mano che si sale... è anche intuitivo, no?
Anche qui occorre sovrapporre parte di ogni fotogramma al successivo e il programma "panorama assistito" ci aiuta a trovare la corretta inclinazione per il miglior raccordo delle immagini. Si incontra però un'altra problematica: il programma "panorama assistito" blocca l'esposizione sul primo fotogramma, per cui se siamo in esterno giorno e si inizia a scattare dal basso verso l'alto, tipicamente le immagini successive saranno sovraesposte per la maggiore luminosità del cielo, e se si scatta dall'alto verso il basso le ultime foto saranno sottoesposte. Ci sono due strade per ovviare a questo inconveniente: la prima è scattare due sequenze dello stesso soggetto, una dall'alto verso il basso e l'altra dal basso verso l'alto cercando di mantenere le medesime inquadrature, e poi comporre la panoramica con le foto dalla luminosità più simile, la seconda è quella di non usare il "panorama assistito" ma scattare singole foto cercando dei buoni punti di riferimento per sovrapporre correttamente le immagini "a occhio" e non bloccare l'esposizione ed il bilanciamento del bianco a valori fissi: paradossalmente lasciare l'esposizione automatica porta a buoni risultat, perchè il sw di composizione compensa le differenze di luminosità e contrasto.

Queste due immagini mostrano un angolo di un cortile interno del Palais des Papes ad Avignon (F): l'immagine a sinistra è la composizione di tre fotografie scattate dal piano corrispondente alle bifore: si nota la deformazione "a ventaglio" delle foto verso il cielo e verso il cortile che il software ha generato per raccordare le immagini estreme a quella centrale, che invece è inquadrata correttamente; l'immagine a destra è il ritaglio di quella a sinistra, ottenuta eliminando le "ali" del ventaglio e parte del prato. Per non tagliare lo spigolo della torre è stato ricostruito, negli angoli bianchi, un po' di cielo con la funzione "clone" di un ottimo, anche se vecchiotto, shareware: Jasc Paint Shop Pro 4 (ormai entrato nell'orbita di Corel con la sua evoluzione Paint Shop Photo X3). Grazie alla giornata di sole ed alla luminosità delle pareti in marmo, non sono apprezzabili differenze di esposizione tra il piano terra ed il coronamento della torre.

Composizione a mosaico
 


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