FRANCIA 2015: BRETAGNA

Venerdì 24 luglio: oggi partiamo per il tour più lungo in questa parte della Bretagna, cercando di condensare località che nella pianificazione originaria sarebbero state visitate con più calma.

Colazione ancora a Cancale (segnaliamo che le colazioni degli hotel in Francia non sempre sono comprese nella tariffa della camera e spesso sono esageratamente care: non per lesinare, ma meglio trovare una boulangerie con servizio di petit dejuner) e poi seguiamo la costa fino a Le Vivier, mentre l’inconfondibile sagoma di Mont-Saint-Michel si staglia all’orizzonte nella bruma mattutina... eh sì perché durante la notte ha piovuto e il cielo è ancora grigio, la temperatura è sui 16°. Si indovina comunque la lunga linea della costa che, a est dell’Abbazia, si protende verso la Gran Bretagna.

Dol-de-Bretagne è un paesino caratterizzato da un’imponente cattedrale che pare un fortilizio ma non lo ri-visitiamo perché ci siamo già stati in passato, poi vi diremo quando... da Mont-Dol invece un cocuzzolo a soli 65 m slm ci fa apprezzare, salendo sulla statua della Madonna, un notevole panorama su tutta la baia.

Puntiamo adesso verso Vitré, la Porta della Bretagna, passando presso Fougéres, altra notevole città già visitata nel 2003. Vitré è di fatto la prima cittadina che si incontra entrando in Bretagna proveniendo da Parigi, ed è molto ben conservata all’interno delle mura della ville close. Il grande castello (oggi sede del Municipio) risalente nelle prime fondamenta al XI secolo cinge la città caratterizzata dalle case a portico ed assito di legno. La visita del castello permette di apprezzare sia la vista sui tetti che l’arredamento delle sale.

Ci dirigiamo a Rennes, capoluogo della regione, con una complicata viabilità per raggiungere il centro. L’ufficio del turismo è ricavato in una bella cappella sconsacrata, chissà cosa ci riserva il resto della città allora... invece nulla: inizia a piovere con insistenza e mestamente riprendiamo la strada per la nostra base di St-Méloir mentre la pioggia ancora si incattivisce su di noi. Per fortuna l’hotel ha una bella piscina interna riscaldata come la maggior parte degli hotel di queste lande. La sera pare non piovere, cerchiamo di andare a Saint-Malo per la cena ma scopriamo la caratteristica meteorologia a macchia di leopardo della regione: verso Saint-Malo e Dinan piove da paura, e così torniamo a Cancale dove “A contre courant” è un porto sicuro.

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