Indietro
ItinerariHomePage
 

FRANCIA 2015: BRETAGNA

Contatore delle visite dal 29/12/2009:       

Mercoledì 22 luglio: La A4 è solo un nastro d’asfalto tremolante di calore, la percorriamo fino a Torino, poi la tangenziale e la A32 per Bardonecchia. Vista la partenza tardiva, non possiamo far fischiare le gomme sul Col du Mont Cenis ma infiliamo il Tunnel del Frejus, rigorosamente a 70 km/h. La Maurienne ci accoglie confermando le nuvole che già guastavano il cielo del versante italiano; in autostrada incontriamo un curioso rallentamento a 90 km/h per “campo magnetico”, scopriremo a posteriori che gli stabilimenti per la produzione di alluminio usano vasche elettrolitiche percorse da correnti spaventose, fino a 500.000 A che generano un campo magnetico che potrebbe influenzare gli apparecchi elettrici dei veicoli e delle persone (es: pacemaker) in transito.

Qualche goccia di pioggia ci infastidisce ma non è niente in confronto a quello che ci aspetta a Chambery: è un muro d’acqua cattiva e assordante drenata a fatica dai tombini. Il traffico rallenta, gli addetti all’autostrada collocano birilli a delimitare pericolose pozze che invadono la prima corsia, e noi sempre avanti, avanti, avanti... è solo a metà strada tra Chambery e Lyon che l’orizzonte diventa azzurro e il sole al tramonto, scendendo sotto la coltre di nubi, ci abbaglia. Passiamo accanto alla curiosa scultura della “Colonne Brisée” e sotto al viadotto di Pont Marteau, ora pedonale ma in origine ferroviario, quindi ci fermiamo in un autogrill per la cena.

La tangenziale di Lyon scorre senza problemi ma un fugace cartello dice “qualcosa a proposito della A6” che non facciamo in tempo a leggere: beh, noi dovremmo fare solo pochi km di autostrada A6 per poi uscire e raggiungere via viabilità ordinaria la A89... ma dopo pochi minuti, il bouchon: una lunga striscia di lamiera origina dallo svincolo da cui dobbiamo uscire, l’imbrunire si arrossa per le mille luci di stop, l’altra carreggiata è vuota tranne i trattori che procedono contromano... abbiamo beccato una delle famose manifestazioni della protesta degli agricoltori! Ci si fa strada lentamente, metro dopo metro, sullo svincolo parzialmente ingombro dai copertoni e dalle balle di fieno che bloccano la carreggiata principale mentre si fa buio. Nessuno suona, nessuno impreca mentre gli agricoltori si fanno la grigliata... conquistiamo il cavalcavia e vediamo i km di coda anche in direzione opposta. La rotonda all’uscita dello svincolo è coperta di fieno, pochi gendarms guardano la scena più che controllare il traffico. Avvisiamo telefonicamente l’hotel (nostra tappa intermedia) del nostro arrivo tardivo e infiliamo la deserta A89 che ormai è buio, la luce abbagliante buca l’oscurità mentre filiamo a 150 km/h verso ovest finché la ragnatela illuminata delle strade di Clermont-Ferrand e, più in alto, il faro della sommità del Puy-de-Dome ci annunciano che siamo quasi arrivati. Una decina di km per lo svincolo di Riom e poche centinaia di metri ci portano all’ACE Hotel, il tipico hotel “da viaggio” francese, essenziale ma pulito (anzi, appena costruito, è una nuova catena) ed utile per chi compie lunghi viaggi nel vasto territorio disabitato dell’Hexagone... il parziale segna 670 km ed è mezzanotte e un quarto.

<<< Indice  |  Giovedì 23 luglio >>>


IndietroItinerariHomePage

Questo sito ha carattere esclusivamente amatoriale, non si intende infrangere alcun copyright.
Tutti i marchi citati nel sito possono essere registrati dai rispettivi proprietari.
Sito ottimizzato per una risoluzione orizzontale di 1024 pixel