Bianconiglio
e Gegeniglia |
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FRANCIA 2008 - AUVERGNE E VERCORS |
Contatore delle visite dal 29/12/2009:
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31 luglio: le Gorges du Nan e la grotta di Choranche Lunghezza:
100 km
1-2-3-4: Con il pieghevole della guida TCI aperto sull'itinerario 4 ed una cartina fatta con un collage di immagini catturate dal sito ViaMichelin infilati nella borsa da serbatoio, partiamo alla volta della Route des Ecouges : lasciamo Méaudre (1) in direzione Sud sulla tortuosa ma scorrevole D106 che segue ansa per ansa il torrente Méaudret e le sue gole, giunti al bivio di Les Jarrands (2) dove si incrocia la D531 svoltiamo a destra e dopo pochi minuti incontriamo il cartello che ci annuncia il benvenuto nelle Gorges de la Bourne. L'ambiente "svizzero" di pascoli e ondulazioni della vallata di Méaudre lascia il posto ad una gola sempre più stretta con il torrente Bourne da una parte, e dall'altra la roccia incombente ed a tratti sovrastante la strettissima strada. Raggiungiamo il ponte che attraversa il Bourne sulla Goule Noire (3) da dove si possono apprezzare fenomeni di carsismo, con sorgenti ai margini del torrente.
Proseguendo sulla D531 si arriva al bivio di La Balme de Rencurel e si svolta a destra in direzione di Rencurel sulla D55, la Route des Ecouges, che dapprima scorre in una ampia vallata salendo lentamente verso il Col de Romereye (4) a 1069m di altezza. Diciamo "dapprima" ma non possiamo apprezzare il "dopo": secondo la guida la parte più spettacolare della Route des Ecouges è quella che, alcuni km dopo il colle che abbiamo raggiunto, scende vertiginosamente a valle lungo una parete a strapiombo, ma purtroppo non possiamo raggiungerla: la strada è chiusa al traffico: potremo percorrerla solo nel 2009, ma questa è un'altra storia... Non potremo nemmeno percorrere l'itinerario consigliato che, secondo la guida, "permette di seguire la maggior parte delle strade sul lato a valle, che è il più panoramico ed avventuroso", ma quando le strade sono larghe tre metri e poco battute, sono comunque avventurose, no? 4-5-6: dopo aver consultato la carta per raccordare il giro, dal Col de Romereye (4) pieghiamo su una strada piccola ma piccola ma piccola sia sulla carta che nella realtà, raggiungiamo il Col du Mont Noir 1421m, raggiungiamo il bivio di Pas du Prè Conquet sulla D22 e scendiamo verso Malleval-en-Vercors (5). Da qui iniziano le Gorges du Nan, dove si prende quota rispetto al torrente Nan fino a percorrere una strada a mezza costa con uno strapiombo di 200m rispetto al fondovalle, e la parete di roccia in cui sono scavati dei brevi e stretti tunnel. la D22 ci porta infine nell'ampia valle dell'Isère a Cognin-les-Gorges (6).
6-7-8-9-10: dobbiamo raccordare il nostro giro con quello proposto, quindi da Cognin-les-Gorges (6) percorriamo la D1532 di fondovalle per Izeron e quindi deviamo per St-Pierre-de-Chérennes (7), poi sulla D31 che si arrampica aggrovigliata come un intestino verso Le Fas (8) e che si addolcisce percorrendo la foresta di Coulmes, raggiungiamo Presles (9) e scendiamo dalle omonime falesie fino a tornare nella valle del torrente Bourne re-incrociando la D531. Svoltando a destra, in pochi km raggiungiamo Pont-en-Royans (10) e le sue caratteristiche case, dette Maisons Suspensus (non serve la traduzione) per il loro essere aggrappate e puntellate con travi di legno ad uno sperone di roccia che incombe sull'ansa del torrente.
10-11: da Pont-en-Royans (10) torniamo indietro sulla D531 per visitare la grotta di Choranche (11), che raggiungiamo dal parcheggio e dalla biglietteria attraverso un sentiero nel bosco. La grotta è attraversata da un fiume sotterraneo che forma un laghetto, ed è ricca di formazioni di calcare e di calcite (la forma cristallina del calcare) dalle forme quanto mai varie, ed è caratterizzata da una sala ricca di stalattiti filiformi, le fistuleuses, alcune lunghe fino a tre metri (è curioso come, in un ambiente chiuso come una grotta, il senso delle proporzioni venga totalmente alterato). Nella "Sala della cattedrale" si può assistere ad uno spettacolo audiovisivo: si entra avvolti dalla quasi totale oscurità seguendo i segnali luminosi delle guide, quindi una sincronia di musica e fasci di luce ci fanno scoprire le formazioni più fantasiose continuamente plasmate dallo stillicidio del'acqua. Tornati all'esterno, un facile sentiero conduce in una ventina di minuti alla cascata ed alla grotta di Gournier, quest'ultima visitabile solo da parte di speleologi esperti.
11-12: terminata la visita della grotta di Choranche (11) dovremmo, secondo la guida TCI, tornare a Pont-en-Royans per percorrere la D518, la strada dei Grand Goulets, ma l'ora avanzata ci suggerisce di rientrare in hotel per sfruttare la piscina, in fondo siamo in vacanza, non in tour de force, no? Quindi ripercorriamo le Gorges de la Bourne e le Gorges du Méaudret fino a tornare a Méaudre (12). |
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