Bianconiglio
e Gegeniglia |
|||||
![]() ![]() ![]() |
FRANCIA 2008 - AUVERGNE E VERCORS |
Contatore delle visite dal 29/12/2009:
|
|||
29 luglio: le Gorges de la Truyère e il viadotto di Garabit Lunghezza:
300 km
Si parte di buon'ora, ed oggi non seguiamo per nulla la guida turistica: per ottimizzare l'ultimo giorno da passare in Alvernia decidiamo di visitare due siti nei pressi di Besse-et-St.Anastaise (1), e quindi di spostarci per un centinaio di km di puro trasferimento per visitare il lago artificiale di Alleuze, ed in particolare un suo monumento peculiare... pensavate che Gustave Eiffel fosse famoso solo per la Torre di Parigi? Nella mattinata, una manciata di km ci porta a Murol, paesino dominato da un imponente castello del XII secolo: abbiamo già attraversato il paese nell'itinerario del 27 luglio ma intendiamo visitare il castello, e ne vale veramente la pena grazie alla simpatica ricostruzione storica inscenata da figuranti che recitano nelle parti dei cavalieri, simulando un torneo, del feudatario del castello e della sua famiglia. Peccato per la giornata grigia e umida, il cielo minaccia pioggia. Da Murol ci spostiamo in direzione di Issoire (2) e lungo la strada incontriamo il Sito troglodita delle Grotte di Jonas che, contrariamente a quanto si pensi comunemente, non è un sito preistorico: le caverne lungo la parete di una falesia furono ampliate ed abitate in epoca medievale come alternativa ad un villaggio di capanne di legno e paglia, meno difendibile.
1-2-3: dopo le visite a Murol ed alle Grottes de Jonas, non segnate sulla cartina, un veloce trasferimento lungo l'autostrada A75 La Meridienne ci porta a Ruynes-en-Margeride (3), paese nei pressi del quale il fiume Truyère forma un lago artificiale grazie a una diga, il Barrage de Grandval. Il lago viene arditamente valicato dalla linea ferroviaria Beziers-Neussargues-(Parigi) mediante un'opera d'arte costruita tra il 1880 e il 1884 da Gustave Eiffel, il Viadotto di Garabit. Giungiamo al viadotto intorno alle 14.30 sotto un cielo magrittiano; scendendo verso sud abbiamo trovato un po' di sole che ci permette di ammirare il viadotto nella sua grandiosità: oltre 560 metri di lunghezza, un arco con una campata di 160 metri ed un'altezza di 100 metri dal lago. Purtroppo la linea è assai poco sfruttata e non potremo ammirare alcun treno in transito. La strada D13 compie tortuose curve per scendere dall'altopiano al livello del lago, e vi si trovano due hotel-ristoranti, uno a mezza costa ed uno sulla riva, dal quale partono anche battelli turistici: decidiamo quindi di farci un'altra mini-crociera sul lago per contemplare il viadotto da più punti.
Al termine del giro in battello intorno alle 16, chiediamo notizie al gestore del bar ristorante, e veniamo a sapere che la sera il viadotto viene illuminato a partire dalle ore 20 circa: decidiamo allora di cenare sul posto e, per "ingannare" l'attesa andiamo ad ammirare il viadotto dalla strada che vi passa sotto a mezza costa, e quindi proseguiamo compiendo l'intero giro del lago. 3-4-5: lasciata Ruynes-en-Margeride (3) percorriamo la D13 che si inoltra nella campagna, da cui abbiamo altre viste del viadotto, passando per il piccolo castello di Chassan nei pressi di Faverolles (4): la strada si fa poi più tortuosa e divertente fino a portarci a bordo lago presso il ponte e la spiaggia di Mallet (5)
5-6: dal ponte di Mallet (5) si prosegue sulla D13 e poi sulla D40 superando la diga di Grandval e raggiungendo dopo una serie di curve l'omonimo Belvedere (6) da cui si gode una spettacolare vista sul lago: vedete il ponte dietro l'isola a destra? La foto precedente è stata scattata da lì.
6-7: sempre la D40 ci riporta all'interno della campagna e poi ci riaccosta al lago presso il Castello di Alleuze (7), un quadrilatero con torri cilindriche che difende un'ansa di un fiume immissario della Truyère. Presso il castello vi è la Cappella di Saint-Illide, risalente al XIV secolo. Purtroppo nè la cappella nè il rudere del castello sono visitabili, quindi proseguiamo per la strada ricca di tornanti e curve.
7-8: sempre la D40 ci riporta verso Nord fino a Saint-Georges e quindi torniamo al viadotto di Garabit in tempo per poter cenare in terrazza e poter godere dello spettacolo del viadotto illuminato sotto un cielo che, prima del crepuscolo, ci regala anche le ultime pennellate di sole rosso sulle nubi incombenti.
8-9-10: finita la cena e scattate le ultime fotografie all'opera di Eiffel, riprendiamo velocemente l'autostrada, domattina dovremo fare i bagagli per affrontare un'altra tappa di trasferimento e raggiungere il Vercors, sede della seconda parte delle nostre vacanze. |
|||||
Questo sito ha carattere esclusivamente amatoriale, non si intende infrangere alcun copyright. Tutti i marchi citati nel sito possono essere registrati dai rispettivi proprietari. Sito ottimizzato per una risoluzione orizzontale di 1024 pixel |