Informazione strutturataFare ricerca su basi datiL'importanza della sintassiAttraverso l'esempio della musica per liuto, abbiamo visto come una prima, ovvia tipologia di ricerca per la quale la rete può rivelarsi preziosa sia la ricerca bibliografica, e come questa ricerca avvenga di norma su basi di dati altamente strutturate: gli OPAC, ovvero i cataloghi on-line ad accesso pubblico di moltissime biblioteche. Gli OPAC non costituiscono naturalmente il solo esempio di basi di dati accessibili attraverso la rete, né è detto che i dati contenuti in una base di dati altamente strutturata debbano necessariamente essere testuali. Il tratto comune delle ricerche su basi di dati strutturate, comunque, è che perché la ricerca possa svolgersi in maniera fruttuosa è necessario che l'utente sappia, almeno per linee generali, come è strutturata la base di dati: quali tipologie di campi siano presenti, quali siano le convenzioni adottate per la schedatura (è presente un thesaurus? Vengono usate abbreviazioni, e quali?), quali tipi di ricerca possano essere svolti, e così via. Inoltre, l'utente dovrà avere almeno un'idea dell'affidabilità della banca dati, e del suo stato di aggiornamento. Arrivare a un modulo di ricerca in rete e compilarlo può essere semplice, ma spesso disporre di queste informazioni accessorie - che sole possono dirci se la nostra ricerca è sensata o no, se possiamo aspettarci o no una risposta ragionevolmente completa, se siamo in grado di interpretarla - può essere molto più complesso. Chiaramente, il nostro scopo in questa sede non è quello di fornire al ricercatore questo tipo di competenze, che oltretutto variano considerevolmente da settore a settore. Il nostro intento è piuttosto quello di sottolineare l'importanza di questi problemi. Se arrivate al modulo di ricerca di una banca dati che non vi è familiare, non limitatevi a provarne il funzionamento (anche se questa è certo una delle prime operazioni da fare), ma consultate le pagine di aiuto, esaminate con attenzione la struttura di una scheda-tipo, verificate chi ha la responsabilità della sua realizzazione e del suo aggiornamento. Fra le capacità che chi fa ricerca in rete deve possedere, particolarmente importante è una minima familiarità con l'uso degli operatori booleani. Gli operatori booleani si chiamano così dal nome del matematico inglese George Boole, che verso la metà dell'Ottocento pubblicò un trattato in cui si studiava il modo in cui la verità o falsità di proposizioni complesse è legata a quella delle proposizioni più semplici che le compongono. Ma cosa c'entra tutto questo con la ricerca di informazioni? A ben pensarci, il collegamento c'è: molto spesso, quando cerchiamo una informazione, la nostra ricerca può essere formulata attraverso una proposizione complessa che riunisce una serie di condizioni: ad esempio, se cerco un libro che si occupi di musica per liuto, pubblicato dopo il 1980 e scritto in italiano, la mia ricerca unisce tre condizioni diverse, e la risposta che cerco deve soddisfare tutte e tre queste condizioni. L'operatore booleano che si adopera in casi di questo tipo è l'operatore AND: una condizione complessa della forma 'a AND b' è soddisfatta solo se lo sono entrambe le condizioni più semplici a e b. In altri casi, le condizioni che compongono la nostra ricerca possono essere alternative: ad esempio, se so leggere solo l'italiano e l'inglese, posso richiedere tutti i libri che riguardano il liuto, ma che siano scritti in italiano o in inglese, scartando quelli scritti in tedesco, o in francese, o in altre lingue. In questo caso, per formulare la mia ricerca avrò bisogno dell'operatore OR: la condizione complessa della forma 'a OR b' sarà soddisfatta solo se almeno una delle condizioni a e b (e non necessariamente entrambe) è soddisfatta. Se provassimo a scrivere in maniera un po' più 'formale' la ricerca che abbiamo usato a mo' di esempio, potremmo dire che cerchiamo libri in cui (argomento = liuto) AND ((lingua = italiano) OR (lingua = inglese)) Un altro operatore che può essere utile è l'operatore NOT (potrebbe servire, ad esempio, ad escludere dalla nostra ricerca i libri di un autore che ci sta particolarmente antipatico, o i libri che abbiamo già consultato). Gli operatori che possono essere utilizzati in una ricerca su banca dati sono in realtà molto più numerosi dei tre che abbiamo considerato - in effetti, due caratteristiche importanti di ogni banca dati strutturata sono il tipo di operatori di ricerca che possono essere utilizzati, e la sintassi necessaria al loro uso (vanno usati i termini 'AND', 'OR', 'NOT' ecc., o magari abbreviazioni come '+', ',', '-'? Vanno usate, e come, le parentesi?). Disgraziatamente, le convenzioni adottate a questo proposito da banche dati diverse sono spesso diverse. Anche se a volte i 'facili' moduli da compilare su World Wide Web evitano alcuni dei problemi, cercando di esprimere attraverso un linguaggio il più possibile naturale le caratteristiche dei campi da riempire e del modo di combinarli in una ricerca, questa semplicità può a volte rivelarsi illusoria, o - peggio - fuorviante. Ed è incredibile quanto spesso chi cerca informazione in rete finisca per naufragare davanti a problemi del tutto evitabili, derivanti dalla mancata comprensione di questo tipo di problemi. Ad esempio: se sul catalogo di una biblioteca on-line cerco un atlante stellare, potrei arrivare a qualche risultato - anche se non si tratta certo né dell'unica, né della migliore strategia di ricerca possibile - svolgendo sui titoli una ricerca della forma ('atlante' AND 'stellare'); se invece cercassi ('atlante' OR 'stellare') i libri che mi interessano rischierebbero di perdersi fra centinaia di dati relativi ad atlanti di tutte le zone del globo, a libri sul mito di Atlante, a testi di astrofisica di tutti i tipi, e magari a testi di meccanica o di ingegneria in cui si parla di disposizione 'stellare' di un motore o di un qualche componente. Inoltre, potrei chiedermi se davvero il campo che ho scelto per la mia ricerca - il titolo del libro - sia il migliore: se la biblioteca disponesse di una classificazione sistematica o per soggetti dei propri libri, potrei arrivare a un risultato molto più utile attraverso una ricerca svolta attraverso questi strumenti. Insomma, svolgere una ricerca all'interno di una banca dati non è un'operazione sempre facile, e le procedure da seguire non sono sempre e uniformemente le stesse; prima di avviare la ricerca vera e propria, dobbiamo sempre chiederci cosa vogliamo sapere, e in che modo sia preferibile formulare la nostra domanda. Ricerche bibliograficheAbbiamo già sottolineato l'importanza delle ricerche bibliografiche, e dello strumento per eccellenza per svolgere ricerche bibliografiche, gli OPAC delle biblioteche. Dove trovare gli indirizzi di questi OPAC? In rete è disponibile un gran numero di metarisorse dedicato al mondo delle biblioteche, sulle quali torneremo più in dettaglio nel seguito del manuale. Non sarà però inutile anticipare che un ottimo punto di riferimento italiano, dal quale consigliamo senz'altro di partire per qualunque tipo di ricerca bibliografica, è il sito dell'AIB (Associazione Italiana Biblioteche), all'indirizzo http://www.aib.it. Vi troverete un elenco assai completo di OPAC italiani e il rimando a numerosi elenchi di OPAC stranieri (fra i quali vanno ovviamente ricordati i già citati cataloghi della Library of Congress, della British Library e della Bibliothèque Nationale di Parigi, strumenti spesso indispensabili per qualunque tipo di ricerca bibliografica), oltre a informazioni e suggerimenti utili di ogni genere. Una menzione speciale merita poi fin d'ora una categoria particolare di strumenti di ricerca, che hanno conosciuto negli ultimi due anni uno sviluppo davvero notevole: si tratta dei cosiddetti meta-OPAC, o cataloghi integrati. In sostanza, un meta-OPAC permette di interrogare, a partire da un'unica pagina Web, gli OPAC di diverse biblioteche, fornendoci i risultati delle relative ricerche in un'unica pagina riassuntiva. Per farlo, il meta-OPAC raccoglie la nostra ricerca attraverso un modulo fortemente semplificato, e la ritraduce, senza bisogno del nostro intervento, nella specifica sintassi di ricerca propria delle diverse biblioteche consultate. Si tratta evidentemente di una risorsa preziosa, soprattutto per la ricerca di testi difficili da reperire, o per individuare la biblioteca più vicina nella quale trovare un certo libro. Va detto, però, che un meta-OPAC - proprio per la necessità di fornire in un unico modulo una sorta di minimo comun denominatore per sintassi di ricerca spesso assai diverse - allarga la base di dati consultata a spese della flessibilità della ricerca: va dunque usato sapendo che potrà rivelarsi inadatto allo svolgimento di ricerche complesse. Un buon meta-OPAC internazionale è fornito ormai da diversi anni dalla biblioteca universitaria di Karlsruhe, in Germania. Si tratta del KVK (Karlsruher Virtueller Katalog), che integra i cataloghi di numerose biblioteche tedesche con quelli di alcune biblioteche internazionali di grande rilevanza, fra le quali la British Library, la Library of Congress e la Bibliothèque Nationale di Parigi. L'indirizzo è http://www.ubka.uni-karlsruhe.de/kvk.html. Dal maggio 1999 è liberamente consultabile su Web un prezioso meta-OPAC italiano, il MAI (Meta-OPAC Azalai Italiano), all'indirizzo http://www.aib.it/aib/opac/mai.htm. Infine, parlando di ricerche bibliografiche non è forse inopportuno un... riferimento bibliografico. Esiste infatti in italiano un ottimo testo, che suggeriamo senz'altro a chi desiderasse approfondire questo affascinante argomento. Si tratta di Ricerche bibliografiche in Internet, di Fabio Metitieri e Riccardo Ridi, edito nel 1998 dalla casa editrice Apogeo. Alcune sezioni del libro sono disponibili sul sito Internet dell'Apogeo, all'indirizzo http://www.apogeonline.com/catalogo/431.html. La ricerca di indirizzi e-mailSu Internet, purtroppo, non esiste l'equivalente diretto di un elenco telefonico, e non c'è quindi un sistema certo per trovare un indirizzo di posta elettronica. Non si tratta di una carenza casuale: il meccanismo di funzionamento della rete è estremamente decentrato, l'aggiunta di nuovi nodi può avvenire in ogni momento senza bisogno di 'informarne' direttamente tutta la rete, e lo stesso vale, a fortiori, per l'aggiunta di singoli utenti. Le stesse stime sul numero di utenti collegati a Internet variano considerevolmente, con scarti in più o in meno anche dell'ordine della decina di milioni. Negli anni sono stati fatti vari tentativi per rimediare alla
difficoltà di trovare gli indirizzi in rete del 'popolo di Internet', e
esistono ormai decine di motori di ricerca dedicati esclusivamente a
ricerche di questo tipo, ciascuno dotato del proprio database, più o
meno completo (un elenco è disponibile su Yahoo!, all'indirizzo http://dir.yahoo.com/
Proprio considerando la difficoltà di tenere traccia di tutti gli utenti di Internet, nelle nostre ricerche sarà spesso necessario - e talvolta non sufficiente - interrogarne più di uno. Potrà aiutarci in parte l'equivalente per la posta elettronica dei meta-OPAC appena considerati: un meta-indice che interroga attraverso un unico modulo tre dei servizi sopra ricordati, e alcune altre basi dati minori. Si tratta della funzione 'e-mail lookup' messa a disposizione dal servizio PeopleFinder di Excite!, all'indirizzo http://www.excite.com/reference/email_lookup/. Un altro servizio di questo tipo è il MESA (Meta Email Search Agent) dell'università di Hannover, all'indirizzo http://mesa.rrzn.uni-hannover.de/. Se vogliamo essere reperibili, potrà essere utile fornire il nostro indirizzo di posta elettronica e i nostri dati almeno a un paio di questi indici: sulle loro pagine è sempre disponibile il bottone per farlo, riempiendo un modulo (non è detto comunque che inserire il proprio indirizzo di casa e il proprio numero di telefono sia necessariamente una buona idea - tenete presente che spesso queste basi di dati sono utilizzate anche con scopi commerciali). Può valere la pena ricordare alcune delle caratteristiche specifiche di questi motori di ricerca. Bigfoot, simboleggiato dalla simpatica icona di un grosso piedone blu a tre dita, è di utilizzazione semplicissima: basta riempire i campi 'First Name' e 'Last Name' della scheda 'Find People' con nome e cognome della persona cercata, e premere il pulsante. Due caratteristiche meritano di essere segnalate: la possibilità di mantenere 'riservati' alcuni dei dati forniti (chi raggiunge la nostra 'voce' in Bigfoot potrà in tal caso spedirci un messaggio attraverso una apposita interfaccia, ma non gli verrà rivelato il nostro indirizzo di posta elettronica), e la possibilità di attivare gratuitamente un indirizzo e-mail: una possibilità della quale abbiamo già parlato nella sezione di questo manuale dedicata alla posta elettronica, discutendo degli account gratuiti via Web. Bigfoot ha inoltre siti nazionali per Inghilterra, Francia, Germania e per i paesi arabi. Yahoo! People Search ha recentemente assorbito Four11, un altro dei siti 'storici' per la ricerca di indirizzi e-mail in rete. Permette di effettuare ricerche, oltre che sugli indirizzi e-mail, anche per reperire numeri telefonici (ma la relativa base dati sembra limitarsi agli Stati Uniti), e 'classifica' gli utenti attraverso una categorizzazione assai dettagliata, che comprende le scuole e le università frequentate, il lavoro svolto, gli interessi e gli hobby... insomma, è quasi una schedatura! L'interfaccia per la ricerca, comunque, è semplice ed efficiente. La gestione dei propri dati personali avviene attraverso una registrazione - gratuita - che ci permette di ottenere la password da utilizzare nel caso di integrazioni e modifiche. Internet Address Finder si è costituito col tempo una base dati assai ampia, integrandovi i risultati delle ricerche su indirizzari di organismi universitari e di ricerca, oltre che dei maggiori fornitori di connettività americani. Anche in questo caso, interfaccia semplicissima - in generale, basta inserire il cognome della persona cercata per verificare se è presente o no nel database di IAF. Una funzione interessante è la cosiddetta reverse search: se un indirizzo è nel database, ci porta dall'indirizzo al nome della persona che lo ha registrato. Come la maggior parte dei servizi di questo tipo, anche IAF è collegato a un servizio di assegnazione gratuita di un indirizzo e-mail: la URL da contattare è http://iaf.iname.com. Nel momento in cui scriviamo gli indirizzi di posta elettronica che IAF ha memorizzato sono circa 7 milioni. WhoWhere, recentemente associatosi con il motore di ricerca Lycos, ha fornito i risultati migliori nella ricerca di indirizzi italiani di ambiente universitario, mentre è più carente nelle ricerche di indirizzi registrati presso provider privati. Anche WhoWhere dispone, se ne sentiamo il bisogno, di un buon meccanismo per la 'copertura' degli indirizzi di posta elettronica: attivandolo, chi ha trovato il nostro nome nell'indice può mandarci un messaggio, pur senza conoscere il nostro indirizzo e-mail. Da segnalare l'amplissimo indice di pagine personali, e quello relativo agli indirizzi di persone e istituzioni nell'ambito del governo americano. WhoWhere permette anche la ricerca di numeri telefonici: il modulo di base si riferisce solo agli Stati Uniti, ma partendo da una pagina separata, all'indirizzo http://www.whowhere.lycos.com/wwphone/world.html, è possibile effettuare ricerche sugli elenchi telefonici di moltissimi paesi, Italia compresa. Esistono versioni nazionalizzate di WhoWhere in francese, spagnolo e giapponese, ma per ora non in italiano. Switchboard è un servizio cresciuto notevolmente negli ultimi anni, anche grazie all'accordo con due fra le principali risorse per la ricerca su Web (ce ne occuperemo ampiamente in seguito), AltaVista e HotBot, che lo utilizzano come strumento per la ricerca di indirizzi e-mail. Dichiara una base dati di circa 15 milioni di indirizzi. Divertente è la possibilità, offerta attraverso l'accordo con alcuni negozi on-line, di inviare 'al volo' (e naturalmente a pagamento) fiori o un regalo curioso alle persone delle quali abbiamo appena trovato l'indirizzo. Infospace è una new entry (nel momento in cui preparavamo questa sezione per Internet '98, non esisteva ancora), ma offre numerosi servizi interessanti. Oltre alla ricerca di indirizzi di posta elettronica (attenzione però, per gli indirizzi italiani il database non sembra dei più completi) permette di effettuare ricerche di indirizzi e numeri di telefono, su una base dati costituita dagli elenchi telefonici di moltissimi paesi, Italia compresa. Non a caso, questo servizio è utilizzato da moltissimi altri siti in rete, a cominciare dalle White Pages del portale MSN realizzato dalla Microsoft (http://search.msn.com/mod_wpages.asp). Infospace permette inoltre di creare sul proprio sito una sorta di 'rubrica' personalizzata (e privata: per l'accesso vi verranno assegnati nome utente e password) di indirizzi postali ed elettronici. È anche possibile mandare cartoline di saluto alle persone i cui dati siano stati reperiti attraverso la nostra ricerca: gratuitamente via Web, a pagamento via posta 'terrestre'. Infine, per quanto riguarda il nostro paese, va segnalato l'ottimo servizio Mailory, realizzato da TIN e raggiungibile alla URL http://mailory.tin.it/. La base di dati di Mailory è ancora abbastanza limitata; in caso di risultati negativi sul database interno, tuttavia, la ricerca viene completata attraverso altri motori di ricerca di indirizzi, riuscendo quindi a fornire buoni risultati. In ossequio alla legge sulla privacy, Mailory permette di cancellare o modificare i propri dati personali. Un servizio interessante è anche quello fornito da Pronto.it (http://www.pronto.it), che permette la ricerca diretta (dal nome dell'abbonato al numero di telefono e all'indirizzo) e inversa (dal numero di telefono al nome dell'abbonato) su tutti gli elenchi telefonici italiani, attivando a richiesta anche una curiosa utility che compone per noi il numero di telefono reperito (occorre avvicinare la cornetta del telefono alle casse del computer: vi sorprenderà, ma il sistema funziona davvero!). Peccato che il passaggio dei dati dall'elenco telefonico al database non sia stato indolore: chi scrive si è visto trasferire d'autorità da Roma a Rovigo, e ha trovato che i dati relativi a più della metà dei nominativi utilizzati a mo' di test risultavano variamente storpiati. La ricerca di fileAbbiamo visto nella prima parte di questo manuale come su Internet siano disponibili milioni di file (programmi, immagini, testi, ecc.), che chiunque può prelevare usando il protocollo per il trasferimento di file (FTP). Ma come facciamo a sapere dove trovare il programma che ci interessa? Per lungo tempo lo strumento più usato a questo scopo è stato Archie, combinazione di vaste banche dati di file esistenti in giro per la rete e appositi programmi server, interrogabili a distanza, per individuare i file che ci interessano. Nelle precedenti edizioni del manuale ci siamo soffermati a lungo su questo strumento, e chi fosse interessato può approfondire l'argomento consultando il testo di Internet '98 presente sul CD-ROM. Il progressivo sviluppo di sistemi di ricerca per file assai più evoluti e amichevoli, basati su World Wide Web, rende tuttavia Achie uno strumento raramente usato. Questo vale in particolare per il reperimento di programmi: chi cercasse software di qualunque genere, per i principali sistemi operativi, può ad esempio utilizzare il sito Shareware.com (http://www.shareware.com), realizzato da C|Net e ampiamente fornito di software, oltre che per tutte le piattaforme Windows, per Linux e per Mac, anche per OS/2, Atari e Amiga. Il suo uso, anche nelle funzioni più avanzate, è estremamente intuitivo. Una volta selezionata la voce 'Search' non si dovrà fare altro che indicare il sistema operativo utilizzato dal nostro computer e quindi le chiavi di ricerca utili a individuare il file che ci interessa. Possiamo specificare anche in base a quale criterio vogliamo vengano ordinati i file una volta individuati, e quanti ne vogliamo visualizzare. Una volta ottenuto l'elenco dei file che soddisfano la nostra ricerca, è possibile prelevare ciò che ci interessa con un semplice click del mouse direttamente attraverso il browser Web.
Shareware.com, tra le altre cose, si preoccupa anche di fornirci una stima del tempo necessario per il prelievo, in funzione della velocità del nostro collegamento. È bene specificare che gli archivi di questo sistema si limitano ad indicizzare le collocazioni dei programmi disponibili sui maggiori server FTP per i vari sistemi operativi (come SimTel, Garbo, Cica, Sunsite dell'Università del Minnesota). Per quanto riguarda i programmi specificamente connessi all'utilizzazione di Internet, il sito di riferimento è il più volte ricordato TuCows. All'indirizzo http://www.tucows.com trovate i rimandi a un larghissimo numero di cosiddetti 'mirror' del sito principale: ciascuno contiene il deposito completo dei programmi, e potete scegliere quello che vi sembra più veloce (spesso, ma non necessariamente, si tratterà di un mirror italiano). TuCows contiene programmi per il mondo Windows e, attraverso le reti affiliate Linuxberg e AllMacintosh, per Linux e Mac. Contiene inoltre una ottima raccolta di programmi in Java, utilizzabili su qualsiasi piattaforma che ospiti una macchina virtuale Java (ne parleremo in dettaglio in seguito).
E volendo fare una ricerca generalizzata su tutti i depositi FTP, e non solo su file di programma? In questo caso, occorrerà che l'utente conosca, almeno approssimativamente, il nome del file da cercare (i database, infatti, catalogano moltissimi file di tipo diverso, e non hanno modo di 'entrare' all'interno del file e capire di cosa si tratta). È questo appunto il tipo di ricerca per la quale fino a qualche anno fa si utilizzava Archie; oggi, anziché procurarsi un client Archie specifico, è probabilmente più comodo utilizzare una interfaccia Web: ad esempio la funzione 'FTP search' di Lycos, un motore di ricerca su Web sul quale torneremo fra breve, all'indirizzo http://ftpsearch.lycos.com/; vi troverete un modulo semplicissimo nel quale inserire il nome del file che cercate; se volete svolgere ricerche più approfondite, potete invece utilizzare il modulo 'advanced', che consente di impostare un altissimo numero di parametri diversi. Oppure una delle diverse interfacce Web per Archie, come http://archie.rutgers.edu/archie.html, http://archie.rutgers.edu/archie.html, http://www.thegroup.net/AA.html, o http://cuiwww.unige.ch/archieplexform.html: in tutti questi casi vi troverete davanti a una semplice interfaccia, con un campo nel quale inserire il nome del file che volete cercare. Se vi accorgete di aver spesso bisogno di fare ricerche di questo tipo, comunque, procurarsi un software specifico potrebbe essere una buona idea. Un buon agente di ricerca specializzato (quella degli agenti di ricerca è una categoria di programmi sulla quale torneremo fra breve) è FTPWolf, che può essere scaricato all'indirizzo http://www.msw.com.au/ e che è in grado di svolgere ricerche integrate su ben 26 motori di ricerca sui siti FTP sparsi per la rete. Date comunque un'occhiata alle pagine dedicate ad Archie nella versione su CD-ROM o in rete di Internet '98, e, volendo, procuratevi anche un client specifico, come l'ancor ottimo fpWare, scaricabile all'indirizzo http://www.fpware.demon.nl/. A proposito: della storia della rete fa parte anche uno strumento specifico per la ricerca su Gopher, denominato Veronica. E' assai improbabile che un utente del 2000 ne abbia bisogno, ma chi desiderasse informazioni ulteriori al riguardo può comunque anche in questo caso far riferimento alle edizioni precedenti del manuale disponibili sul CD-ROM e in rete. La ricerca nei newsgroupI newsgroup Usenet sono una risorsa informativa potenzialmente preziosa, ma anche complessa e dispersiva come poche. In che modo orientarsi, ricercare e reperire l'informazione che ci interessa senza essere costretti a seguire decine di gruppi diversi, e a leggere centinaia di messaggi irrilevanti? Fortunatamente, negli ultimi anni sono sorti alcuni servizi in grado di aiutare in questo non facile compito. Innanzitutto, molti fra i motori di ricerca dei quali parleremo più estesamente in seguito consentono di effettuare ricerche specifiche nei messaggi recenti di molti fra i principali newsgroup. Ricordiamo in particolare AltaVista (raggiungibile all'indirizzo http://www.altavista.digital.com; per la ricerca nei newsgroup, occorre seguire il link 'Usenet' nella sezione 'Useful Tools'), HotBot (raggiungibile all'indirizzo http://www.hotbot.com; la pagina di ricerca dedicata specificamente ai newsgroup è all'indirizzo http://www.hotbot.com/usenet), Infoseek (raggiungibile all'indirizzo http://infoseek.go.com/; per la ricerca sui newsgroup occorre selezionare la voce 'News' nel menu a tendina accanto al campo di ricerca) ed Excite! (raggiungibile all'indirizzo http://www.excite.com - ma per la ricerca sui newsgroup si può usare direttamente la URL http://www.excite.com/reference/search_newsgroups/). Una ricerca di questo tipo è possibile anche attraverso Yahoo! (anche se in realtà la base dati utilizzata è quella del servizio Deja.com), partendo dall'indirizzo http://search.yahoo.com/search/options; occorre barrare la casella 'Usenet' al posto di quella Web. Si è appena accennato al servizio Deja.com. Di cosa si tratta? Fondamentalmente, di un motore di ricerca 'specializzato' in newsgroup, raggiungibile all'indirizzo http://www.deja.com/. Fra le caratteristiche interessanti di Deja c'è la possibilità, una volta individuato un messaggio Usenet che ci interessa, di visualizzare un 'profilo' del suo autore, che comprenda un elenco degli altri messaggi da lui inviati a gruppi Usenet. Le numerose altre opzioni specifiche alla ricerca su newsgroup fanno di Deja lo strumento forse più avanzato in questo campo. A contendergli il primato si era affacciato nel 1998 un altro, potentissimo servizio, quello offerto da Reference.com, alla URL http://www.reference.com. Si trattava di un servizio con due aspetti veramente notevoli: da un lato, l'archivio indicizzato era composto non solo da newsgroup Usenet, ma anche da diverse migliaia di mailing list, scelte fra le più significative, e da un certo numero di forum Web. Dall'altro, era possibile impostare ricerche 'attive' ('active queries'), che venivano ripetute automaticamente per noi a intervalli regolari. I risultati della ricerca venivano inviati automaticamente e periodicamente per posta elettronica. In sostanza, si trattava di un servizio che offriva un vero e proprio 'monitoraggio' di una sezione rilevante dell'informazione che viaggia su Internet, una sorta di 'eco della stampa' gratuito e altamente configurabile. Purtroppo, nell'estate 1999 il sito di Reference.com ha inserito nella propria home page un annuncio relativo alla temporanea sospensione del servizio. Non sappiamo quindi se questo strumento tornerà ad essere disponibile e in che forma; ci auguriamo comunque di sì, dato che si trattava davvero di una delle più utili risorse di ricerca in rete. Per finire, un paio di 'meta-indirizzi' utili per tenersi aggiornati
sui programmi e sui motori di ricerca e di filtraggio esistenti per il
mondo Usenet: http://www.ee.umd.edu/medlab/filter/
e http://dir.yahoo.com/Computers_and_ |