GLI AUTOGOAL DEL GIOVANE SEGRETARIO
REPUBBLICANO CLEMENTINO
Se avessimo svolto l’assemblea in una torrida serata d’estate, leggendo le dispeptiche amenità del segretario del partito repubblicano santarcangiolese, avremmo potuto pensare all’effetto del caldo. Nel magnifico cortile antico del Marcosanti, dove abbiamo svolto l’assemblea, viceversa, era quasi freddo.
Il segretario del fu glorioso Partito Repubblicano, d’altronde, è abituato a collezionare autogoal. Questo non sarà il primo e neppure l’ultimo.
Se di atteggiamento “truffaldino e corrotto dalla poca obiettività dimostrata nelle relazioni e dalle numerose inesattezze snocciolate” si può parlare, l’accusa può dirigersi al segretario del partito di La Malfa che, pressoché assente a Santarcangelo, è costretto ad aggrapparsi a sporadici articoli di giornale per comunicare alla popolazione che almeno lui c’è. Quanto al potente gruppo di lavoro che il suo partito avrebbe in regione, perché non renderci partecipi, insieme alla popolazione, di tanta scienza?
Perché, infine, se ha riscontrato estemporaneamente - come ha scritto ai giornali - la “presunta capacità di esperti che facendo leva sulla credulità popolare hanno propugnato uno scredito sulle istituzioni dello Stato e sui rappresentanti di queste (sindaci) proteggendosi dietro il sensazionalismo e le frasi ad effetto”, non ha chiesto subito di intervenire, così come hanno fatto altri, anzitutto il sindaco di Santarcangelo, avendo noi offerto la possibilità di contraddittorio a tutti, persino all’azienda?
Chi potrebbe dire che chi ha parlato di ricorsi istituzionali dimostra di avere “una insana volontà di anarchia dello Stato e uno spiccato non senso della democrazia”? O piuttosto sono spiaciute al segretario di un partito che a Roma come a Rimini è inserito nella Casa delle Libertà e a Santarcangelo nel centro-sinistra, le implicite critiche ad un legislatore che ha scippato le stesse autonomie locali di ogni potere?
Non saranno certo gli attacchi del giovane segretario repubblicano a farci desistere dall’intraprendere ogni legittima, costituzionale azione per contrastare l’ipotizzata centrale termoelettrica di Santarcangelo. Ci spiace solo constatare quali cattivi servizi renda all’assessore repubblicano Maggioli, che finisce, non per demerito suo, ad essere sempre più isolato dalla popolazione.
Mirella Canini Venturini
Comitato Cittadino Tutela Salute e Ambiente
della Valmarecchia
Santarcangelo di R., 12 giugno 2002
[La Voce, 12 giugno 2002].
Bronzetti: “Facendo leva sulla credulità popolare screditati gli enti”
Il Pri: “Pura vetrina politica”
SANTACANGELO - (ns) “Ben venga il lodevole impegno di Mirella Venturini, che offre l’esempio migliore di impegno civico a favore della collettività. Credo però che la serata di lunedì sia diventata (con il contributo dei relatori) una vetrina politica pura e semplice a scapito dei buoni intendimenti degli organizzatori. I rappresentanti dei Comitati, professanti l’apoliticizzazione, e i rappresentanti di fazioni ambientaliste pseudopolitiche hanno dimostrato una insana volontà di ‘anarchia’ dello stato e uno spiccato non senso della democrazia”.
Ad andare controcorrente è il Partito Repubblicano Italiano di Santarcangelo, che, attraverso il segretario Daniele Bronzetti stigmatizza la “presunta capacità di esperti che facendo leva sulla credulità popolare hanno propugnato uno scredito sulle istituzioni dello stato e sui rappresentanti di queste (sindaci) proteggendosi dietro il sensazionalismo e frasi ad effetto. E’ un atteggiamento truffaldino e corrotto dalla poca obiettività dimostrata nelle relazioni e dalle numerose inesattezze snocciolate”.
Bronzetti rileva quindi che “come PRI (a dimostrazione che la politica e i partiti funzionano e non i comitati estemporanei legati all’euforia qualunquista) abbiamo in Regione un gruppo di lavoro che, partendo da Forlì con la centrale di Durazzanino passando per Ravenna arrivando a Santarcangelo sta valutando e studiando i progetti presentati. L’energia elettrica sarà il prossimo bene privatizzato in toto, crediamo che il mercato vada regolamentato prima di compiere questo passo ed in maniera lecita e istituzionale”.
Il cementificio? “Potrebbe anche chiudere; penso che i dipendenti, con l’aiuto dell’amminisrazione e l’impegno del sindaco troverebbero lavoro anche più gratificante in brevissimo tempo”.
L’assenza di tecnici E.On-Buzzi Unicem di lunedì sera? “Una scortesia ed un madornale errore di valutazione strategica. Spero che il loro marketing aziendale non sia altrettanto lacunoso”.
[La Voce, 12 giugno 2002].
[quotidiano La Voce, 12 giugno 2002]
Mirella Canini Venturini: “Tortolì a Rimini ha scoperto l’acqua calda”
Il neonato Comitato
ne ha per tutti e promette
“una marcatura stretta”
“L’azienda rifiuta il confronto con chi può tenerle testa.
Aspetta il gioco delle parti?”.
SANTARCANGELO - (ns) La grande soddisfazione per la risposta forse addirittura al di sopra delle previsioni (“C’erano 516 persone e alcuni sono dovuti tornare a casa”) non fa perdere a Mirella Canini Venturini l’abituale indole ‘guerriera’. Tanto che dopo aver illustrato le finalità del neonato Comitato (“Scopo primario è battersi per rigettare la proposta di realizzare la centrale termoelettrica di 800 MW, ma l’organismo non limiterà a questo le proprie attività: si interesserà anche di amianto e di tutto ciò che attiene il diritto alla salute, compresa la riapertura dei manicomi al momento in discussione a Roma”) il portavoce del CCTSA ne ha per tutti. Parte infatti “richiamando permanentemente l’amministrazione al rispetto degli impegni pubblicamente assunti e diffidando l’azienda dal dare inizio a qualsiasi procedura”, prosegue indicando poi quale “falsa informazione l’ipotesi di fornitura di energia elettrica a tariffe agevolate che si dice sia stata fatta circolare in prossimità del cementificio: con delibera 228/01 l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas ha escluso possano essere applicate tariffe geograficamente distinte a vantaggio di utenti posti in prossimità di centrali”.
E’ quindi la volta del Sottosegretario all’Ambiente Roberto Tortolì (“Qualche giorno fa a Rimini ha scoperto l’acqua calda: che quella di Santarcangelo non era tra le cinque centrali già autorizzate lo sapevamo già. A noi - che non ci sentiamo per nulla rassicurati - in questo momento interessa soprattutto ciò che potrà essere autorizzato nel vicino futuro e ci preoccupa che al momento sia tra le 137 in fase preliminare a livello nazionale”), di Comune e Provincia (“Non vorremmo assistere al solito gioco delle parti per poi accorgerci come per elettrodotti, telefonia mobile, cementifici, discariche... che dopo le parole le realizzazioni marciano in altre direzioni”) e della ditta: “Avevo invitato i suoi rappresentanti facendo presente che avrebbero avuto la possibilità di contraddittorio, ho fatto seguito con telefonata e invito scritto ma all’insegna della miglior maleducazione non ho avuto risposta diretta se non tramite un comunicato ai giornali. In cui appare chiaro che si intende andare avanti ma non si accetta il confronto con chi è in grado di tenerle tecnicamente testa: preferisce aspettare il gioco delle parti?”. Per poi chiudere “spegnendo le illusioni di chi pensa che il no del Comune e le parole di Tortolì possano aver chiuso la questione. Viste le poche o nulle possibilità lasciate dalla legge alle autonomie locali non abbasseremo la guardia e continueremo a vigilare e a difendere il diritto alla salute”.
[quotidiano LA VOCE, 12 giugno 2002].
Nella mappa regionale 17 strutture, 2 già approvate
Il 20 Consiglio ad hoc della
Comunità Montana con Nando Fabbri
SANTARCANGELO - “La proposta avanzata dalla proprietà è già stata inserita nella planimetria depositata in Regione contenente le ipotesi di localizzazione delle nuove 17 centrali che dovrebbero essere realizzate in Emilia-Romagna basata su comunicazioni pervenute alla Regione stessa, in cui viene indicata semplicemente l’intenzione di presentare un progetto, indicando, appunto, i Comuni interessati. Al momento, di queste 17, tra le quali Santarcangelo, hanno in corso la procedura solo 3, mentre sono già state autorizzate quelle di Ferrara e Ravenna, che dovrebbero rientrare nelle 5 di cui parlava il sottosegretario Tortolì”. Ha messo subito le carte in tavola “per informare la gente come continuerà a fare e auspica farà anche il Comune”, il neo-comitato. Evidenziando subito dopo attraverso il portavoce Mirella Canini Venturini che “il pericolo per la salute c’è, perché ci saranno le piogge acide, le polveri...”.
Intanto il Presidente Alfredo Arcangeli annuncia che giovedì 20 il tema sarà al primo punto del Consiglio della Comunità Montana, cui parteciperà anche Nando Fabbri [Presidente della Provincia di Rimini,
n.d.r.].
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