Nella borgata dei Beni Comunali, la gente ne ha viste
molte, ma questa la racconta volentieri, soprattutto da quando uno di loro ha trovato nel
cassetto la multa fatta dai vigili sette anni fa. A quel tempo il comune faticava a far
rispettare dovunque l'ordinanza che vietava l'allevamento di animali nei centri abitati,
per evidenti motivi sanitari. Quel gruppo di case che si succedevano lungo due strade
doveva essere considerato centro abitato? Forse l'insediamento di alcune aziende avevano
fatto compiere alla borgata, per i responsabili del municipio, quel salto di qualità che
non era percepito dagli abitanti, da sempre inseparabili dalle loro galline. E così un
bel giorno i vigili, con un po' di imbarazzo, passarono a multare chi aveva degli animali
da cortile. Furono in molti a pagare quelle centomila lire, non senza aver prima espresso
il loro disappunto in municipio.
A distanza di cinque anni, ai Beni Comunali si chiedono che cosa sia cambiato: perché
allora per difendere la loro salute il comune vietò di tenere i polli nel cortile, mentre
ora ritiene possibile la costruzione di una grande centrale elettrica, riempendo l'aria
che respirano di anidride carbonica?
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