COORDINAMENTO CONTRO LA CENTRALE
TERMOELETTRICA
LEGAMBIENTE,MEDICINA DEMOCRATICA,i COMITATI per la tutela e la
valorizzazione del territorio e
dell’Agricoltura di S.SEVERO,SERRACAPRIOLA,
SAN PAOLO CIVITATE, SANNICANDRO GARGANICO,
TORREMAGGIORE,MANFREDONIA,CITTADINANZATTIVA/TRIBUNALE PER I
DIRITTI DEL MALATO
Portavoce
del Coordinamento: dr.d’Angelo Fernando Via
Cantatore 32/N 71016
S.Severo ( FG )
tel.0882
228299 Fax
0882 228156
E mail: toninodangelo@libero.it
<mailto:toninodangelo@libero.it>
S.Severo,27-7-2002
COMUNICATO
STAMPA
ESPOSTO-DENUNCIA
inviato alle autorità competenti
relativo alle procedure inerenti il progetto di CENTRALE
TERMOELETTRICA
DELLA DITTA MIRANT IN S.SEVERO:
omissioni,
abusi, falsi, altre ipotesi di reato da indagare, sia nel
merito che nelle procedure di valutazione e autorizzazione, ai
diversi livelli.
-ILLEGITTIMITÀ
DEL RICORSO ALLA LEGGE 55 DEL 9-4-2002 “sbloccacentrali” da
parte della Ditta Mirant.
-Reiterazione
dell’esposto, inviato il 28-3-2002 e integrazione
-RICHIESTA
DI SEQUESTRO DEL VERBALE DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DI
S.SEVERO del 3 luglio 2002.
Con la presente, a valere quale
ESPOSTO-DENUNCIA, data la natura e la tipologia dei fatti come
evolventisi nel merito, nella procedura, si riporta quanto segue:
- con nota nr.
212156 del 9-7-2002 il dirigente dell’ufficio C2-Mercato elettrico
del Ministero delle attività produttive riscontrava la richiesta
del Coordinamento di partecipazione al procedimento di cui alla nota
nr. 209410 del 31-5-2002,inerente il progetto di centrale in
oggetto;
- la nota
ministeriale su citata invero ,circa l’accesso agli atti del
procedimento,rinviava al contatto con il responsabile del
procedimento sig.ra Daniela Farina per “concordare direttamente le
modalità e la data di tale accesso”,in ciò non riscontrando
la richiesta più volte fatta per iscritto e con raccomandata
A.R.
1)-di trasmetterci il verbale della Conferenza di servizi del 24
giugno 2002,tenutasi presso il Ministero delle Attività produttive, 2)-di essere informati
tempestivamente nel corso delle procedure e consultati preventivamente
all’adozione di qual-sivoglia provvedimento
parziale,propedeutico o
conclusivo;peraltro più volte si è tentato di mettersi in
contatto telefonico coi recapiti della sig.ra D.Farina dati dal
Ministero,sempre senza esito positivo;3)di avere
copia della documentazione relativa al progetto Mirant,non
individuandosi profili di legittimità e legalità nel mero accesso
per presa visione alla voluminosa documentazione,in quanto
non si consentirebbe in alcun modo di realizzare ulteriori
osservazioni qualificate e motivate da una mera visione,dovendosi
come sempre da parte nostra (si suppone di tutti,ameno di essere dei
“maghi”), studiare ,approfondire con nostri tecnici e con
modalità non “ingabbiate” da tempi e modi della presa
visione,cosa che contrasterebbe decisamente con il principio
di imparzialità nei confronti dei diversi soggetti (dalla
Ditta Mirant agli altri con diritto di partecipazione e accesso agli
atti) con diritto di “inviare memorie scritte o documenti
pertinenti”,come peraltro affermato nella nota del Ministero delle
attività produttive nr. 212156 citata;
-
si rileva che nelle ultime settimane il progetto Mirant,guarda
caso, ha modificato il tragitto del gasdotto ,bjapassando il
territorio del Comune di Torremaggiore,originariamente previsto
progettualmente, e ciò verosimilmente da mettere in relazione
con l’impegno pubblico assunto dai candidati di tutti gli
schieramenti alle recenti elezioni amministrative tenutesi in
Torremaggiore contro l’impianto Mirant e le opere connesse;
-
si evidenzia ancora la illegittimità del ricorso alla
legge 55 del 9-4-2002 “sbloccacentrali” da parte della Ditta
Mirant.La Ditta Mirant ha fatto ricorso in modo illegale
alla legge sbloccacentrali,intendendo utilizzare una corsia
accelerata per arrivare all’autorizzazione,ciò in netto contrasto
con quanto sancisce.
la stessa Legge
9 aprile 2002, n. 55 “ detta
“Sbloccacentrali”che all’Art. 1.comma 4 recita:“
Le disposizioni
del presente articolo si applicano anche ai procedimenti in corso
alla data di entrata in vigore del presente decreto, eccetto
quelli per i quali sia completata
la procedura di VIA, ovvero risulti in via di
conclusione il relativo procedimento, su dichiarazione del
proponente.“
Ora il procedimento relativo all’impianto per la
ditta Mirant, per quanto concerne la
procedura di VIA (Valutazione di impatto ambientale), risultava
concluso con parere nr. 465 del 31-1-2002 del Ministero
dell’Ambiente-Commissione per le valutazioni di impatto ambientale,
per cui risulta almeno illegittimo il ricorso alla legge
sbloccacentrali da parte della Ditta Mirant, a nulla valendo
l’escamotage del riferimento alle opere connesse (gasdotto ed
elettrodotto) per riaprire il procedimento in questione
Ancora:
-
si rileva che il Sindaco di S.Severo e l’Amministrazione
da lui diretta, in modo del tutto illegale e illegittimo,blocca
inopinatamente l’attivazione dell’iter referendario come
richiesto, ai sensi di legge,da ben due comitati promotori
costituitisi secondo norma, avendo gli stessi inviato i quesiti su
tematiche energetiche, connesse all’impianto in questione (allegato
1-richiesta di attivazione procedure.. referendum del
28-3-2002+atto costitutivo del Comitato promotore+risposte del
sindaco del 2 aprile e del 15 maggio 2002), evidenziandosi
palesemente omissioni e abusi del Sindaco di S.Severo, in
quanto non si può impedire un iter referendario perché,
dice il Sindaco, manca un regolamento di attuazione, pur in presenza
di previsione statutaria comunale, ovvero quando ciò è di
esclusiva competenza del Comune, né il Sindaco può assumere
funzioni, abusando, in ordine all’accettazione-ammissibilità o
meno di quesiti, di esclusiva competenza dell’apposita
commissione, non certamente del Sindaco, apposita commissione pur
dallo stesso citata nella
Sua risposta del 15 maggio 2002 in ordine al regolamento vigente del 1998
(che pertanto sussiste contrariamente a quanto affermato nella
risposta data il 2 aprile all’altro Comitato promotore);
-
nell’evidenziare che nella seduta del Consiglio Comunale
di San Severo del 3 luglio 2002 il Sindaco di S.Severo ha affermato
tra l’altro che anche laddove si addivenisse a nominare il
difensore civico, a costituire la Commissione per la valutazione dei
quesiti referendari… sarebbero “tutti nostri i componenti e
farebbero quello che diciamo noi (della maggioranza…) …e
..quindi il referendum non si farà mai..”, nonché altre affermazioni,
tutte contrastanti con il rispetto delle norme, la imparzialità, il
principio di buon governo, che devono orientare la pubblica
amministrazione, donde la esigenza di acquisire-sequestrare il
verbale della seduta di consiglio comunale del 3 luglio 2002,
per la individuazione di ipotesi di reato, connessi con l’abuso,
omissioni… etc..;
-
quanto sta succedendo da molti mesi in ordine al
progetto della centrale Mirant, va letto e indagato anche dal
punto di vista giudiziario, oltre che giuridico-amministrativo,
anche in forma di autotutela da parte degli organi, ai diversi
livelli coinvolti, rinviando, tra l’altro, alla lettura
integrale dell’Esposto del 28-3-2002 che si riallega (allegato
2-documento-esposto del 28-3-2002 ), che riporta a verosimili “interessi
incrociati”,”associazione tra più soggetti” finalizzata ad
azioni non legittime e illegali; basta scorrere nel documento
allegato i riferimenti al proprietario
del sito di costruzione della centrale e ai suoi rapporti con la
Ditta Mirant-Techint, oltre ai suoi tasvorsi giudiziari, ai
progettisti della centrale, ai
rapporti tra i progettisti e il Sindaco di S.Severo
;
-
si evidenzia altresì la esigenza di indagare sui
“movimenti” realizzatisi nel sito individuato dalla Mirant
e in alcuni terreni circostanti in ordine
all’attivazione di operazioni di compravendita, costituzione di
cooperative, identificandone i soggetti protagonisti e il rapporto
col progetto ecc., relativamente anche alle connessioni con soggetti
direttamente e indirettamente collegati con ambienti della
Amministrazione Comunale.
Per quanto sopra si spiega anche la
“pervicacia”, l’arroganza”, ovvero il consolidamento di
“sporchi interessi” intorno alla intera vicenda, che fa in
modo che il Sindaco come nella seduta consiliare del 3
luglio insulti in vario modo l’intero Consiglio provinciale
per avere all’unanimità con delibera nr.11 del 3 maggio 2002
approvato la moratoria per le centrali in Capitanata, nonché
prima l’onorevole V.Canelli del suo partito e altri esponenti
politici anche del suo schieramento che in Torremaggiore come in
altre sedi hanno “osato” esprimere posizioni diverse dalla sua.
SI
RICHIEDE ALL’AUTORITÀ GIUDIZIARIA DI:
-
acquisire tutti gli atti già trasmessi alla Procura della
Repubblica presso il Tribunale di Foggia dallo scrivente
Coordinamento e tutta la documentazione in ordine al progetto di
centrale termoelettrica della ditta Mirant-Techint;
-
di attivare i provvedimenti di competenza;
-
sequestrare il verbale della seduta di consiglio comunale
di San Severo del 3 luglio 2002, per quanto su esposto.
dr.
d’Angelo Fernando Portavoce
del Coordinamento contro la Centrale termoelettrica |