Mal'aria 2000 in Emilia-Romagna
Da Legambiente |
3.500 morti all'anno per lo smog
Ormai possono essere considerati "omicidi bianchi"
Ormai le morti legate allo smog possono essere considerate veri e
propri "omicidi bianchi". Infatti, mentre è indiscutibile la relazione
che esiste tra inquinamento e salute, non si assiste ad interventi efficaci, anche
drastici, necessari a ridurre le cause dell'inquinamento.
"Il caso delle Pm10 - ha sottolineato Francesco
Ferrante, Direttore Generale di Legambiente, commentando i dati di Oms e Anpa
sull'inquinamento in 8 città - è emblematico: pur esistendo una normativa, questa non
viene fatta rispettare".
Mal'aria 2000 in
Emilia-Romagna
Presentati i risultati dei rilevamenti delle polveri
I dati della campagna di rilevamento sulle polveri
fini (PM10) effettuata dal 20 al 25 Marzo con la collaborazione dell'ARPA e dei
Dipartimenti di Prevenzione delle AUSL, nell'ambito del Progetto "Mal'aria"
di Legambiente, compreso nel Programma INFEA, rivelano una situazione molto preoccupante.
In tutte le 11 città oggetto della campagna
(Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Faenza, Forlì,
Cesena, Rimini) i valori riscontrati per le polveri fini (PM10) superano il valore
obiettivo fissato dalla normativa nazionale che è di una media annua di 40 µg/m3.
Si tratta di livelli pericolosi in quanto le polveri
fini (inferiori a 10 µg/m3) superano le prime barriere dell'apparato
respiratorio ed entrano direttamente nei polmoni. Di queste molte sono addirittura
inferiori a 2,5 µg/m3 ed entrano addirittura negli alveoli.
In queste polveri sono presenti
idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e metalli (in particolare piombo e nichel). I test
di mutagenesi effettuati sui campioni prelevati rivelano un fattore di genotossicità
assai elevato. A fronte di un valore di 1,4 considerato il limite di sicurezza, nelle
polveri di Ravenna è stato riscontrato un valore di 120,5 , a
Modena di 105,4 , a Bologna 56,6, a Piacenza 18,3, a
Parma, 17,7, a Rimini 14,0. |
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