14 maggio 2002
RISPOSTA ALL'INTERROGAZIONE
Realizzazione di una centrale elettrica nel comune di Crevalcore (Bologna) - n. 3-00004)

PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio, onorevole Tortoli, ha facoltà di rispondere all'interrogazione Cento n. 3-00004

ROBERTO TORTOLI, Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio. Signor Presidente, in riferimento all'interrogazione dell'onorevole Cento si informa che trattasi del progetto di realizzazione di una centrale termica a ciclo combinato della potenza elettrica di 400 MW da localizzarsi nel comune di Crevalcore, in provincia di Bologna, per la quale la società Seabo Spa ha presentato, in data 22 dicembre 2000, comunicazione di inizio studi ai sensi dell'articolo 6, comma 6, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 27 dicembre 1988. L'intervento in questione rientra nella categoria di opere da sottoporre alla procedura della valutazione di impatto ambientale, ai sensi della legge n. 349 del 1986, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 377 del 1988 e della legge n. 55 del 2002 di conversione del decreto-legge n. 7 del 2002 che ha sospeso, tra l'altro, l'efficacia dell'allegato IV del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 27 dicembre 1988 concernente la speciale procedura VIA prevista per le centrali termoelettriche di potenza termica superiore ai 300 MW. Pertanto, deve intendersi superata da detta sospensione la richiesta avanzata da questo ministero ad enti ed amministrazioni centrali e locali, ai sensi del suddetto allegato IV, di acquisizione delle designazioni che consentivano l'emanazione di decreti di integrazione della commissione VIA e di nomina della commissione di inchiesta pubblica. Per la centrale in questione la società Seabo Spa, non ha presentato ad oggi, ai sensi della legge n. 55 del 2002 di conversione del decreto-legge n. 7 del 2002, domanda di autorizzazione alla costruzione e all'esercizio della centrale. Pertanto non è in atto la procedura di VIA.

PRESIDENTE. L'onorevole Cento ha facoltà di replicare.

PIER PAOLO CENTO. Signor Presidente, mi sembra che la risposta del sottosegretario in qualche modo accolga i motivi a premessa dell'interrogazione e mi dichiaro, quindi, soddisfatto. Rivolgo però al sottosegretario ed al Ministero dell'ambiente tutto la richiesta di seguire con particolare attenzione l'iter eventuale, qualora esso dovesse rimettersi in moto, per la realizzazione di questa centrale termoelettrica che, oltre ad un totale scavalcamento del ruolo delle autonomie locali, ha trovato da parte delle popolazioni interessate, nel comune di Crevalcore ed in quelli adiacenti, una forte preoccupazione ed una ferma opposizione. In realtà la regione Emilia Romagna, fortunatamente, sta realizzando un piano energetico regionale che consentirà una valutazione più attenta del reale fabbisogno energetico regionale ed interregionale; solamente nell'ambito di tale piano energetico sarà possibile realizzare l'eventuale localizzazione di nuovi impianti, tenendo conto dell'impatto ambientale ed idrogeologico che questo tipo di centrali hanno nel territorio.
Per il momento rimane ferma l'opposizione degli abitanti della zona e, comunque, la richiesta di un pieno coinvolgimento delle autonomie locali nella localizzazione di eventuali siti. Vi è, inoltre, un giudizio positivo sul fatto che al momento le procedure sono ferme e, quindi, non risulta che l'iter avviato nel 2000 abbia avuto un seguito.

 INTERROGAZIONE

CENTO. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio. - Per sapere - premesso che:
la società bolognese Seabo spa ha annunciato nel mese di maggio 2001 l'imminente avvio della procedura per la realizzazione di una centrale elettrica a ciclo combinato nel comune di Crevalcore, in provincia di Bologna;
i cittadini e lo stesso sindaco del suddetto comune erano stati avvisati del fatto solamente pochi giorni prima, tramite una lettera inviata dal ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, datata 11 maggio 2001, in cui si chiedeva al comune di concordare insieme alla regione e alla provincia uno dei tre esperti che dovranno affiancare un magistrato nell'ambito della procedura di approvazione della nuova centrale elettrica;
nel 2000 lo stesso comune rifiutava con fermezza la realizzazione di una centrale termoelettrica da parte di una società statunitense, che, molto più correttamente della Seabo, aveva prima sentito i pareri delle autorità locali, ovviamente contrari;
la regione Emilia Romagna non ha ancora predisposto il piano energetico regionale, e quindi non sono ancora chiari e ben definiti i reali fabbisogni energetici della regione stessa -:
se non ritenga necessario sospendere la procedura di «designazione esperti inchiesta pubblica articolo 7 all. IV decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 27 dicembre 1988 per la centrale a ciclo combinato in comune di Crevalcore (Bologna)» sino a quando non verrà predisposto il piano energetico regionale dell'Emilia Romagna, e se non ritenga comunque necessario trovare un'intesa con il comune di Crevalcore. (3-00004)
(30 maggio 2001)