PRESIDENTE. Il sottosegretario di
Stato per l'ambiente e la tutela del territorio, onorevole
Tortoli, ha facoltà di rispondere all'interrogazione Cento n.
3-00004
ROBERTO TORTOLI, Sottosegretario
di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio. Signor
Presidente, in riferimento all'interrogazione dell'onorevole Cento
si informa che trattasi del progetto di realizzazione di una
centrale termica a ciclo combinato della potenza elettrica di 400
MW da localizzarsi nel comune di Crevalcore, in provincia di
Bologna, per la quale la società Seabo Spa ha presentato, in data
22 dicembre 2000, comunicazione di inizio studi ai sensi
dell'articolo 6, comma 6, del decreto del Presidente del Consiglio
dei ministri 27 dicembre 1988. L'intervento in questione rientra
nella categoria di opere da sottoporre alla procedura della
valutazione di impatto ambientale, ai sensi della legge n. 349 del
1986, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 377
del 1988 e della legge n. 55 del 2002 di conversione del
decreto-legge n. 7 del 2002 che ha sospeso, tra l'altro,
l'efficacia dell'allegato IV del decreto del Presidente del
Consiglio dei ministri 27 dicembre 1988 concernente la speciale
procedura VIA prevista per le centrali termoelettriche di potenza
termica superiore ai 300 MW. Pertanto, deve intendersi superata da
detta sospensione la richiesta avanzata da questo ministero ad
enti ed amministrazioni centrali e locali, ai sensi del suddetto
allegato IV, di acquisizione delle designazioni che consentivano
l'emanazione di decreti di integrazione della commissione VIA e di
nomina della commissione di inchiesta pubblica. Per la centrale in
questione la società Seabo Spa, non ha presentato ad oggi, ai
sensi della legge n. 55 del 2002 di conversione del decreto-legge
n. 7 del 2002, domanda di autorizzazione alla costruzione e
all'esercizio della centrale. Pertanto non è in atto la procedura
di VIA.
PRESIDENTE. L'onorevole Cento ha
facoltà di replicare.
PIER PAOLO CENTO. Signor
Presidente, mi sembra che la risposta del sottosegretario in
qualche modo accolga i motivi a premessa dell'interrogazione e mi
dichiaro, quindi, soddisfatto. Rivolgo però al sottosegretario ed
al Ministero dell'ambiente tutto la richiesta di seguire con
particolare attenzione l'iter eventuale, qualora esso
dovesse rimettersi in moto, per la realizzazione di questa
centrale termoelettrica che, oltre ad un totale scavalcamento del
ruolo delle autonomie locali, ha trovato da parte delle
popolazioni interessate, nel comune di Crevalcore ed in quelli
adiacenti, una forte preoccupazione ed una ferma opposizione. In
realtà la regione Emilia Romagna, fortunatamente, sta realizzando
un piano energetico regionale che consentirà una valutazione più
attenta del reale fabbisogno energetico regionale ed
interregionale; solamente nell'ambito di tale piano energetico sarà
possibile realizzare l'eventuale localizzazione di nuovi impianti,
tenendo conto dell'impatto ambientale ed idrogeologico che questo
tipo di centrali hanno nel territorio.
Per il momento rimane ferma l'opposizione degli abitanti della
zona e, comunque, la richiesta di un pieno coinvolgimento delle
autonomie locali nella localizzazione di eventuali siti. Vi è,
inoltre, un giudizio positivo sul fatto che al momento le
procedure sono ferme e, quindi, non risulta che l'iter avviato nel
2000 abbia avuto un seguito.
INTERROGAZIONE
CENTO. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del
territorio. - Per sapere - premesso che:
la società bolognese Seabo spa ha annunciato nel mese di maggio
2001 l'imminente avvio della procedura per la realizzazione di una
centrale elettrica a ciclo combinato nel comune di Crevalcore, in
provincia di Bologna;
i cittadini e lo stesso sindaco del suddetto comune erano stati
avvisati del fatto solamente pochi giorni prima, tramite una
lettera inviata dal ministero dell'ambiente e della tutela del
territorio, datata 11 maggio 2001, in cui si chiedeva al comune di
concordare insieme alla regione e alla provincia uno dei tre
esperti che dovranno affiancare un magistrato nell'ambito della
procedura di approvazione della nuova centrale elettrica;
nel 2000 lo stesso comune rifiutava con fermezza la realizzazione
di una centrale termoelettrica da parte di una società
statunitense, che, molto più correttamente della Seabo, aveva
prima sentito i pareri delle autorità locali, ovviamente
contrari;
la regione Emilia Romagna non ha ancora predisposto il piano
energetico regionale, e quindi non sono ancora chiari e ben
definiti i reali fabbisogni energetici della regione stessa -:
se non ritenga necessario sospendere la procedura di «designazione
esperti inchiesta pubblica articolo 7 all. IV decreto del
Presidente del Consiglio dei ministri 27 dicembre 1988 per la
centrale a ciclo combinato in comune di Crevalcore (Bologna)»
sino a quando non verrà predisposto il piano energetico regionale
dell'Emilia Romagna, e se non ritenga comunque necessario trovare
un'intesa con il comune di Crevalcore. (3-00004)
(30 maggio 2001)