Provincia di Alessandria

La ditta Elciter vorrebbe insediare in quel di Bosco Marengo, a poche centinaia di metri dal paese, un impianto di trattamento e stoccaggio di rifiuti speciali pericolosi.

IMPIANTO  RIFIUTI SPECIALI DI  BOSCO  MARENGO:

FORZA ITALIA  CONTRO……… FORZA ITALIA

Prima che il polverone che già si sta alzando, impedisca ai boschesi di vedere nitidamente le cose e capire ciò che sta accadendo, è meglio precisare che stiamo parlando di:

·         Un impianto per il trattamento e il recupero di rifiuti speciali e rifiuti speciali pericolosi, situato a poche centinaia di metri dal paese.

·         Quale ruolo gioca in questa vicenda il Comune di Bosco M., uno dei tre comuni italiani in cui, all’insegna del “si fa ma non si dice”,  governa un’alleanza composta da Forza Italia e Democratici di Sinistra, e dove Forza Italia è presente anche all’opposizione.

Su questi temi, martedì 11 giugno, si è svolta, nel salone comunale di V.L.Verde, una affollata assemblea in cui colpiva la nutrita presenza del popolo boschese di Forza Italia.   Una grande dimostrazione di forza e di radicamento del partito nella realtà boschese, una “esibizione di muscoli” che fa pensare a Forza Italia come un “partito di lotta e di governo”.   Apparentemente.

Molti gli interventi, tutti di segno contrario all’insediamento visto come un potenziale pericolo per la salute dei cittadini. Anche Cavallera è intervenuto dicendo che, l’impianto avrebbe potuto essere insediato a maggiore distanza da Bosco, dichiarando, inoltre, la propria disponibilità a far svolgere la Valutazione di Impatto Ambientale, nel caso gli venga richiesto. 

Tranciante l’intervento del parroco “ al di là di tante chiacchiere, questo impianto non s’ha da fare”.

Presenti, ma muti, il segretario boschese dei D.S. e l’ex vicesindaco

Ma allora, se tutti sono contrari, qual è il problema? Il problema esiste ed è stato accuratamente ignorato. A differenza di sei anni fa, quando vi fu un’analoga protesta, oggi Forza Italia non è all’opposizione, ma dal 1999, governa questo paese assieme ai D.S.                         Assieme hanno  ignorato la variante al P.R.G. attuata con delibera n° 39 del 1996, a sua volta approvata dalla Reg. Piemonte e diventata, quindi, parte integrante dell’attuale P.R.G. La delibera vieta l’insediamento di impianti di trattamento e stoccaggio rifiuti nelle aree industriali di tipo D2, e quella su cui si è insediato l’impianto è proprio una zona D2. Amnesia collettiva o c’è dell’altro? Assieme dovevano dissuadere la ELCITER ad intraprendere l’attività su quel sito che, per quasi metà della superficie, è sottoposto ai vincoli previsti dalla fascia di rispetto del cimitero, al cui interno non è possibile svolgere attività produttive; invece non lo hanno fatto.

Il Piano Regolatore Comunale, con i suoi vincoli, vale per tutti i cittadini oppure viene applicato a discrezione degli amministratori? Contro chi, allora, è rivolta la protesta dei forzitalioti? Contro i loro rappresentanti in consiglio comunale? Contro la Provincia? Contro l’ELCITER? Il problema non è l’ELCITER che, come tutte le aziende, bada ai propri interessi: fare profitti. Il problema è chi, nel rispetto delle normative del P.R.G., poteva impedire l’insediamento e non lo ha fatto. La determina del 29 marzo u.s. della Provincia contiene alcuni errori formali che ne consentono l’impugnazione e l’annullamento con un ricorso urgente al T.A.R.; questo si apprestano a fare alcuni boschesi.  L’efficacia dell’autorizzazione rilasciata dalla Provincia è, però, subordinata al rilascio di eventuali licenze o altre autorizzazioni che competano al Comune stesso. E’ la maggioranza di F.I. e D.S. che governa Bosco che deve bloccare l’attività della ELCITER, rifiutandosi di rilasciare le autorizzazioni di sua competenza, in attesa che si chiariscano quegli aspetti legali, tecnici, burocratici segnalati dalla puntigliosa e brillante relazione del Dr. Veronese e rispettando il P.R.G. da loro stessi votato. Ad aggravare la posizione della maggioranza  bisogna aggiungere le pesanti contestazioni tecnico-giuridiche che il Consigliere di minoranza di Forza Italia, geom. Bolloli, ha illustrato il 18 giugno nel corso del Consiglio Comunale. Una relazione scritta, allegata all’interpellanza, colma di precisi riferimenti documentali, una vera e propria requisitoria contro la maggioranza che ha evidenziato tali e tante violazioni di legge da indurlo ad affermare che ne invierà copia alla Procura della Repubblica, ed al N. O. E. dei Carabinieri. Non sappiamo, però, se lo abbia effettivamente fatto, o se le forze dell’ordine di Bosco M., com’è loro dovere, hanno provveduto a sequestrare copia della relazione per verificare se, come affermato nella stessa, si configurino realmente ipotesi di reato.

A questo punto, chi e che cosa impedisce ai tre rappresentanti di Forza Italia che sono in maggioranza di allinearsi alla volontà del partito e di gran parte dei boschesi? Perché i due assessori della Casa della Libertà non dicono forte e chiaro che sono contro questo impianto e si impegnano a fare di tutto per contrastarne l’insediamento?  Non si sa.

In questa situazione è scontato che le ipotesi che ogni boschese fa non sono molto edificanti. Sulla parte D.S. della maggioranza ogni commento è puramente superfluo. Neppure dopo la vicenda Fabbricazioni Nucleari hanno imparato la lezione e continuano a reiterare gli stessi comportamenti. Loro, però, non protestano e non parlano. Dice la vecchia saggezza popolare che “chi tace acconsente”. Speriamo che queste massime qualche volta non c’azzecchino.

 Bosco Marengo 19.06.2002                    Giulio Armano

Fotocopiatoil 19062002c/oboscomarengoinpiazzaitalia-tabaccheria

 

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