![V - DAY](Immagini/vday/vday1.JPG) |
![V-Day Bologna](Immagini/vday/vday.jpg) |
Il giorno 8 settembre 2007
in molte città d'Italia si è celebrato il V-Day:
Vaffanculo Day, ideato da Beppe Grillo e organizzato dai suoi
sostenitori (Meetup), ha avuto lo scopo di informare i cittadini
raccolti nelle piazze e di promuovere un disegno di legge "popolare"
per fare pulizia nel parlamento, ponendo con effetto retroattivo
l'ineleggibilità di politici condannati (attualmente vi sono 25
parlamentari in carica pur avendo ricevuto condanne), il limite di due
legislature e il voto tramite preferenza diretta dei candidati.
I siti ufficiali per avere informazioni più dettagliate sono i seguenti:
http://www.vaffanculoday.it
http://www.beppegrillo.it
La giornata era quindi mirata ad uno scopo preciso, tuttavia il tema di
fondo era legato alla grande distanza che in generale esiste tra la
politica italiana e i cittadini.
Anche dal punto di vista architettonico, ingegneristico, per quanto
riguarda la gestione del territorio, esiste questa distanza: spesso chi
amministra si serve di progettisti e fa realizzare opere investendo
denaro pubblico senza chiedere alcun parere ai cittaini interessati.
In queste occasioni diventa molto importante il ruolo del progettista,
che ha una grande responsabilità etica (che si aggiunge a quella
relativa alla qualità e alla sicurezza delle opere create). |
Grillo anche nei suoi spettacoli periodici, in giro per i palasport
italiani, parla di tanto in tanto di quest'ultimo aspetto, di
architetti (riferendosi anche agli ingegneri, ma sono gli architetti
che si occupano molto più spesso della parte progettuale
esteriore delle opere pubbliche e private):
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"...tenete presente che l'architetto è veramente
l'uomo più pericoloso che esista oggi in Italia, nel mondo;
perchè i danni che fa un architetto..
..guardate che i medici non fanno quei danni lì:
perchè il danno del medico lo sotterri,
il danno dell'architetto rimane lì!" |
Beppe Grillo, "Interviste con il futuro", 2006 |
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L'8 settembre Piazza Maggiore a
Bologna è stata il fulcro della manifestazione: scelta per la
posizione strategica della città dal punto di vista delle vie di
comunicazione, Grillo ha presentato le proprie idee ad una folla
immensa accalcata fino agli angoli più lontani e sul palco del
V-Day di Bologna si sono alternati diversi personaggi, da cui il comico
trae sempre spunto per i propri spettacoli, ma che il sistema
dell'informazione tende sempre a trascurare.
Tra i personaggi che hanno parlato al pubblico di Bologna c'è
stato l'Architetto Massimo Majoviecky, docente del Dipartimento di
Costruzione dell'Architettura dell'Università IUAV di Venezia,
che ha presentato il tema della responsabilità etica nella
progettazione, servendosi di esempi concreti di progettazioni moderne
che tendono sempre di più a far prevalere l'estetica e
l'irrazionalità rispetto all'equilibrio e alle proporzioni, non
solo nel campo dell'edilizia commerciale e residenziale ma anche nel
settore delle infrastrutture.
Tutta la manifestazione è stata filmata in diretta e presentata sul canale satellitare EcoTv,
prossimamente (sperando che l'emittente non se la prenda)
inserirò in queste pagine i filmati dell'intervento dell'Arch.
Majoviecky, che ho pensato di suddividere in otto parti (per ora ho
realizzato delle semplici sintesi).
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RESPONSABILITA' ETICA NELLA PROGETTAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE |
![Parte 1 - Introduzione](Immagini/vday/1.JPG) |
Parte 1 - Introduzione
Grillo introduce l'argomento ricordando il
comportamento di molti funzionari pubblici (spesso più vicino a
quello di funzionari di partito) che svendono il territorio senza
consultare i cittadini e con i "nostri" soldi, pur non conoscendo nulla
del settore, prendono i più bravi architetti del mondo
(rappresentato qui a sinistra dalle braccia allargate di Grillo) "per
avere l'alibi di fare delle ca**ate". |
![Parte 2 - Presentazione](Immagini/vday/2.JPG) |
Parte 2 - Presentazione
L'architetto si presenta, tra le sue opere
segnala la progettazione degli stadi "Olimpico" di Roma e "Delle Alpi"
di Torino e inizia la sua critica alla progettazione di infrastrutture
con il ponte sullo stretto di Messina, sottolineando per i non addetti
che non si tratta di un'opera italiana, bensì Danese e
Giapponese. |
![Parte 3 - L'informatica nell'architettura](Immagini/vday/3.JPG) |
Parte 3 - L'informatica nell'architettura
Majoviecky
cita due software come Catia e Rhinoceros, che assieme ad altri erano
utilizzati inizialmente per il design e la progettazione meccanica;
successivamente sono stati scoperti dagli architetti e sono stati
adottati come strumento di progettazione.
Grillo
coglie l'occasione per raccontare la progettazione del Guggenheim
Museum di Bilbao ad opera di Gehry, che ha utilizzato i risultati della
scansione di un foglio di giornale appallottolato e buttato per
terra... "sono paz-zi!". |
![Parte 4 - Esempi di architettura moderna](Immagini/vday/4.JPG) |
Parte 4 - Esempi di architettura moderna
L'architetto presenta opere già
realizzate o in fase di progettazione e ad ognuna accosta oggetti
di uso comune a cui somigliano, come se i progettisti si occupassero di
creare dei soprammobili nel territorio, perdendo l'aspetto funzionale
per cui ogni edificio dovrebbe essere realizzato. |
![Parte 5 - Calatrava](Immagini/vday/5.JPG) |
Parte 5 - Calatrava (1)
Grillo parla del famoso architetto Santiago
Calatrava e del suo ponte di Venezia, progettato per collegare il
piazzale di posteggio delle auto con il piazzale della stazione, "come
se uno arriva a Venezia, dalla stazione, e dice 'vado un po' a vedere
che macchine ci sono nel piazzale'....". |
![Parte 6 - Ponti](Immagini/vday/6.JPG) |
Parte 6 - Ponti
Majoviecky
sottolinea la questione "KNOW HOW - KNOW WHY": si sono raggiunte tante
conoscenze ma non ci si chiede più perchè si fanno certe
cose.
L'architetto confronta la progettazione di ponti e passerelle del
passato con quella moderna: in passato si cercava di collegare due
punti con un percorso breve, ora si cercano configurazioni sbilanciate
e percorsi più complessi.
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![Parte 7 - Calatrava (2) e ponti (2)](Immagini/vday/7.JPG) |
Parte 7 - Calatrava (2)
Il ponte
di Calatrava a Venezia, la cui realizzazione subito dopo il montaggio
iniziale sarebbe costata 2 milioni di euro, si aggira già a 14
milioni di euro e serviranno 7 anni per finire; per confronto il ponte
di Rialto costruito nel 1500 fu fatto a mano in 3 anni.
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![Parte 8 - Analisi del valore e conclusione](Immagini/vday/8.JPG) |
Parte 8 - Analisi del valore e conclusione
Per
concludere viene introdotto il concetto di analisi del valore,
cioè un'analisi che i politici dovrebbero fare relativamente
alla convenienza di un'opera sotto tutti gli aspetti; infine
l'architetto presenta un proprio progetto di un ponte realizzato a
Casalecchio di Reno e (qui a sinistra) il progetto di un ponte
sull'autostrada presso Padova, entrambi molto meno costosi rispetto a quello di Calatrava.
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