Jack Daniele
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ANNO ACCADEMICO 2006-2007
Corso di COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA
docente Prof. Ing. Alessandra Aprile

La prima parte del corso prevede un buon approccio alla dinamica delle strutture, con la deviazione verso l'analisi ingegneristica semplificata prevista anche dalla normativa in vigore.
Viene studiata l'azione sismica e le modalità semplificate di determinazione delle azioni da applicare agli edifici.
Infine vengono studiati i particolari costruttivi che devono essere rispettati e vengono consigliati dagli strumenti normativi, per le strutture in acciaio e in calcestruzzo armato.
Il corso ha previsto un'esercitazione finale che consisteva nella verifica (o nel progetto) di un edificio esistente avente struttura a telaio: per l'analisi ufficiale è stato utilizzato un programma di calcolo agli elementi finiti, ma è stato possibile applicare anche le formule teoriche adottando ipotesi semplificate.
Nell'ambito dell'analisi dinamica, uno dei metodi semplificati è l'analisi modale, che studia i periodi di vibrazione della struttura e definisce i modi di vibrare associati a ciascun periodo.
Durante il corso si sono viste le modalità di realizzazione di un'analisi modale per strutture semplici come telai shear-type bidimensionali e tridimensionali: in questa pagina  vengono presentate alcune applicazioni di tali metodi realizzate con Matlab e create da me assieme ai miei compagni di gruppo di lavoro Paolo Novi e Francesco Veronese.
Telaio 2D
Sostituire lo studio di una struttura tridimensionale con quella di un telaio 2D è in generale sconsigliabile, comunque ammesso dalla normativa per edifici regolari in pianta e in altezza; lo studio ha solo lo scopo di ottenere informazioni di massima sul comportamento globale del modello.
Modi di vibrare: rappresentazione e animazione
Utilizzando i dati di massa e rigidezza calcolati per il telaio in cemento armato oggetto dell'esercitazione di fine corso, si sono studiati i modi di vibrare attraverso Matlab, che ha permesso i calcoli con i vettori e le matrici in maniera automatica, ovviamente dopo aver preparato nei minimi dettagli lo script file.
I modi di vibrare descrivono come si comporta la struttura se soggetta a carichi orizzontali (come l'azione sismica) in termini di deformazione e di tempo di oscillazione; tempi di oscillazione bassi segnalano la presenza di una struttura rigida.
Modi di vibrare I tre grafici, tutti normalizzati rispetto allo spostamento massimo, rappresentano la deformata di una generica pilastrata del telaio, di altezza poco superiore a 8 metri, in corrispondenza dei punti di flesso si possono individuare i solai intermedi (per la precisione a 220 e 540 cm di altezza).
Il primo grafico è quello più logico da prevedere e come si vedrà in un secondo script più generale, mobilita più massa; al di sotto di ognuno è riportata la frequenza (inversa del periodo di oscillazione).
Attraverso un'opera laboriosa di cattura di grafici è possibile visualizzare l'animazione di ciascun modo attraverso Matlab (chiedo scusa per la pessima qualità delle animazioni, si tratta di semplici gif animate che occupano pochi kbyte).
Nelle animazioni le due deformate vorrebbero simulare le altrettante pilastrate di un semplice telaio shear-type, mentre le rette orizzontali segnalano la presenza dei solai.
Modo 1 Modo 2 Modo 3

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