Anche quest'anno sono
stati realizzati alcuni filmati che documentano il viaggio e per
divulgazione sono stati pubblicati su YouTube. Questa volta mi sono
voluto cimentare anch'io, armato di una fotocamera digitale Sony del
2003 ma con ben 1 giga di memoria che poteva contenere fino a 40 minuti
di filmato e centinaia di foto formato mignon, mi sono cimentato in
alcune pessime riprese, che non sono poi tanto migliorate quando l'Ing
Novi mi ha prestato uno strumento che si avvicinava di più agli
scopi che mi ero prefissato. Tra spezzoni di filmato e zoom furbi su
foto è saltato fuori un video di 22 minuti diviso in 5
capitoli nella versione su dvd.
Giù il cappello a Ghiro, regista ufficiale della
gita, che già con il trailer ha sbalordito tutti e ha realizzato
un video professionale, con scene e musiche azzeccatissime. |
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Giorno 1
Viaggio verso la Germania con fermata a Villamarzana e arrivo a Lipsia
Inizia
l'odissea del viaggio poco dopo l'alba e cade la prima tegola con il
divieto di portare zaini e borsoni in pullman.. quegli zaini che con
tanta attenzione erano stati preparati il giorno prima, pieni di
delizie e bevande.. fortunatamente con qualche azione di intelligence
si riesce a trasferire sui sedili buona parte delle vivande, che ancora
fortunatamente son state quasi tutte spazzolate prima dell'intervento
degli autisti.
La seconda tegola è questo bell'adesivo qui sulla destra, che
putroppo era assente dal vetro posteriore del pullman e questo ha significato
centinaia di chilometri in territorio tedesco percorsi alla media degli 80
all'ora...può essere sufficiente il commento del Prof. Biolcati,
forse il più educato tra i commenti fatti... "agli 80 all'ora a
ghe da murir.." |
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All'arrivo
a Lipsia ci si fionda subito verso il ristorante Auerbachs Keller,
famoso perchè fa da ambientazione ad una scena del Faust di
Goethe.
La stanchezza per il viaggio e soprattutto il ritardo accumulato
impediscono di poter provare la sauna dell'hotel, con un grande
risparmio di acqua e asciugamani per il gestore. |
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Giorno 2
Visita
mattutina alla città di Lipsia, per la gioia del Maestro in
Organo e Dott. F. Veronese, trasferimento a Dessau con visita al
Bauhaus e arrivo in serata a Berlino
Una bella ma
veloce camminata per il centro di Lipsia è l'ideale per smaltire
una colazione tipica tedesca. Quel che si vede della città pare
molto interessante, soprattutto per i palati fini musicali, con
concerti di piccole orchestre lungo le strade e chiese aperte con
organi suonanti. Immensa la stazione dei treni, magari ci fosse
qualcosa di simile in Italia e molto belle le varie "hof", corti
all'interno dei palazzi, seppur piastrellate alle pareti come se
fossero dei bagni. |
La
permanenza a Lipsia è Breve per via dei tempi di viaggio,
neanche il tempo di pranzare e subito si riparte verso Berlino con in
programma una tappa a Dessau, per visitare il Bauhaus.
Nonostante l'arredo urbano circostante lasci un po' a desiderare (con
qualche murales non proprio razionalista) il museo Bauhaus ha il suo
fascino; si segnalano i grandi affari per il negozio di gadget, dove
vengono quasi esaurite le buste nere con la stampa del museo. Il
quartiere razionalista poco distante è molto importante
perchè preavvisa i pochi malcapitati allergici alle graminacee
che in Germania il periodo degli starnuti da allergia finisce
più tardi che in Italia. |
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In
serata si arriva a Berlino; abituati ad alloggiare in hotel da manager,
il 4 stelle turistico a molti lascia l'amaro in bocca, che però
viene subito lavato dal gusto della birra fatta in casa da Georg. |
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Giorno 3
Visita ad alcuni quartieri razionalisti di Berlino
Nonostante
Berlino sia un'immensa città piena di architettura moderna e
neoclassica, musei, infrastrutture e luoghi storici, il primo giorno in
città prevede la visita, visto che si è ancora freschi,
di alcuni quartieri razionalisti.
Il primo, il Britz, è un intervento urbanistico ben fatto, con
case immerse nel verde.. si segnala una zona con la particolare
disposizione di case a ferro di cavallo, progetto di Bruno Taut, con
parco centrale dotato di stagno con effetti sonori naturali davvero
significativi. |
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Il secondo
quartiere è l'Hansaviertel, un insieme di grattacelotti sparsi
nel verde di una porzione del Tiergarten, progettati da architetti
famosi come Niemaier e Aalto. Grande accoglienza tedesca da parte di un
architetto residente in un appartamento, che fa salire alcuni dei
nostri per visitarlo e farsi un po' di pubblicità. |
Il terzo
quartiere e la Siemensstadt, costruito per ospitare gli operai degli
stabilimenti Siemens; il quartiere è talmente decentrato da non
essere contenuto nelle mappe turistiche e l'attesa per la ricerca della
strada giusta si consuma di fronte a un operaio che carica dei wc
chimici su un camion, con perdite di liquidi e odori conseguenti. Nel
quartiere sono presenti edifici progettati da Gropius; grande
divertimento generale quando viene utilizzata una pompa per
attingere acqua lungo un marciapiede. |
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Alla sera
cena di buona parte del gruppo in un ristorante accanto alla porta di
Brandeburgo, luogo ribattezzato "l'ombelico del mondo". |
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Giorno 4
Visita
alla nuova stazione ferroviaria, al quartiere de ministeri, pausa
pranzo al Sony Center di Potsdamer Platz e visita al quartiere Kreuzberg
Un giorno quasi da turisti
normali il quarto, anche se la scorza da ingegneri prevale sempre,
infatti il primo oggetto di visita è la nuovissima stazione della
città, un'enorme struttura in vetro e acciaio costruita in occasione
dei mondiali di calcio. Segue la visita al vicino quartiere dei ministeri, con
passaggio accanto all'edificio della cultura del mondo e al Reichstag,
prima occasione di shopping. |
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La camminata
prosegue sfiorando la porta di Brandeburgo e si dirige verso Potsdamer
Platz, un'altro posto da stropicciarsi gli occhi per noi ingegneri, in
particolare per il Sony Center, un complesso di alcuni grattacieli
vetrati con una corte interna coperta da una tensostruttura e a piano
terra negozi, bar, ristoranti, cinema e una bella fontana dove
alcuni hanno avuto la possibilità di rinfrescare i piedi.
Sempre affacciato alla piazza, un grattacielo rivestito in mattoni
stile New York è un'attrazione davvero valida perchè
permette di salire in cima con un fulmineo ascensore, per vedere tutta
la città dall'alto. |
Il
pomeriggio prevede una visita nel quartiere Kreuzberg, ad alta
concentrazione di tedeschi non nativi, con un clima generale non troppo
rassicurante.. il percorso molto lungo e il grande caldo frammentano il
gruppo peggio che all'Alpe d'Huez; in molti ritornano verso l'hotel per
prepararsi alla serata, altri stakanovisti continuano a camminare per
la città verso mete più interessanti rientrando alle
camere solo a mezzanotte inoltrata. |
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Giorno 5
Visita al museo di Pergamo, passaggio a Checkpoint Charlie e visita al museo Ebraico
Un'altra
giornata da turisti quasi normali, con la visita al Pergamonmuseum e
alle sue ali limitrofe. All'uscita segue una camminata nel quartiere
circostante, con diverse fermate per rifocillarsi e fare shopping..
molto bravi i berlinesi ad aver creato una zona attrezzata a spiaggia
lungo il fiume che attraversa la città, accanto ai musei, ci
sarebbe stato da chiedere che rimedio hanno usato contro le nutrie,
sempre che a Berlino esistano.
Il pranzo viene consumato per strada e con una sosta alle panche di un bar in un vicolo poco invitante. |
Con poca
metropolitana si giunge a Checkpoint Charlie, luogo storico per Berlino
e per tutto il mondo; il Prof. Biolcati ne approfitta per raccontare
una lunga storia su un suo viaggio in Russia a cui ammetto di non aver
prestato attenzione. |
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Essendo
l'ultima giornata a Berlino, il gruppo si frantuma in base agli
interessi dei singoli; la tappa ufficiale è il museo Ebraico,
dove nonostante l'austerità del luogo non manca l'allegria nei
visitatori.
Cena finale con il professore, di nuovo alla Georbrau Brauhaus, dove si
segnala la citazione ad una interessantissima catena di centri
commerciali tedeschi: il Kauhhof, ben 5 piani di merce in vendita. |
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Giorno 6
Viaggio di ritorno non stop
Poichè
i giorni teoricamente iniziano subito dopo la mezzanotte, si può
citare la tirata fino a mattina di buona parte del gruppo per locali e
discoteche berlinesi, a cui segue una più o meno comoda dormita
in pullman nelle prime ore di viaggio.
Scacciata la paura di posti di blocco della "polizei", gli autisti
alzano la velocità media del viaggio, permettendo alla comitiva
di rivedere la ciminiera di ingegneria molto prima della mezzanotte. |
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