La Fiat ha presentato nell'estate del 2007 la nuova 500, con una
cerimonia degna di un'Olimpiade (col rischio che a Torino si abituino
troppo bene) su cui forse si sarebbe potuto risparmiare un po' (magari
bilanciando il costo di listino della nuova vettura).
Nonostante le vetture che hanno portato questo nome (o meglio, questo
numero) siano state diverse nella storia della casa automobilistica,
probabilmente solo una di queste verrà sempre ricordata, la
"nuova Fiat 500" prodotta negli anni sessanta e che vanta oggi
tantissimi appassionati che si occupano addirittura del recupero dei
vecchi esemplari, per riportarli a splendere come se fossero appena
usciti dalla fabbrica.
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L'animazione qui sopra,
pubblicata anche su Youtube, è un semplice susseguirsi di lenti
zoom all'indietro su alcune immagini ottenute dal rendering del modello
della Fiat 500, realizzato con Autodesk Viz.
La scelta del colore nero per
la carrozzeria della vettura e per lo sfondo si intona con il colore
delle pagine ma soprattutto permette di nascondere le imperfezioni nel
modello e nei materiali applicati; anche l'effetto di disturbo, che
vorrebbe simulare la proiezione di una vecchia pellicola in bianco e
nero, ha come secondo fine quello di nascondere le transizioni tra le
diverse immagini.
Tuttavia, una volta realizzato il modello, le possibilità di
colorarlo e illuminarlo sono numerose, nella pagina 2 sono presenti altre immagini.
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![3D Total](../Immagini/real/500/a1.gif) |
Per realizzare il modello mi sono servito di un tutorial di 3D Studio Max (applicabile benissimo ad Autodesk Viz) trovato per
caso mentre navigavo tra le pagine di un sito di grafica, alla ricerca
di tutt'altro (qui a sinistra il logo con il link).
Gli esperti di grafica e modellazione 3D hanno sicuramente delle
metodologie più rapide ed efficaci; poiché si è
trattato solo di un passatempo estivo, non mi sono soffermato troppo
sulla perfetta applicazione dei passaggi della guida e alla fine il
risultato finale, seppur pieno di errori, mi è sembrato
sufficientemente credibile e anche abbastanza realistico. |
Per creare il modello serve ovviamente una serie di immagini di
partenza da cui prendere spunto, come ogni altra attività di
riproduzione del mondo reale.
In questo caso ho utilizzato i "blueprints" di una generica Fiat
500: si tratta delle viste della macchina dall'alto, da un lato, di
fronte e sul retro; grazie a queste immagini buona parte della
modellazione consiste nel ricalco e nel controllo che ogni punto che
viene rappresentato si trovi al posto giusto su tutti i piani di
proiezione della macchina.
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![Fronte](../Immagini/real/500/front.jpg) |
![Retro](../Immagini/real/500/back.jpg) |
![Alto](../Immagini/real/500/top.jpg) |
La
tecnica principale di lavoro per la realizzazione del modello è
chamata polimodellazione: consiste nel partire con la realizzazione di
un semplice poligono, un rettangolo, che copre una piccola porzione
della vettura, ad esempio lo spessore del parafango nella vista
laterale. Da questo elemento, attraverso l'estrusione verso l'esterno
dei suoi lati, si inizia a ricoprire con tanti piccoli step una
porzione più considerevole di carrozzeria, perfezionando di
volta in volta la posizione dei vertici, attraverso le cinque viste a
disposizione.
Estrudendo ai lati e verso il basso, si creano altri poligoni che
coprono l'intero parafango anteriore, estrudendo verso l'alto si inizia
a modellare il cofano e verso destra lo sportello del conducente.
Per tutta la prima parte di lavoro si realizza solo una metà
della macchina: l'altra viene ottenuta con una comoda operazione di
specchiatura. |
![Lato](../Immagini/real/500/side.jpg) |
Per buona parte del lavoro il modello che viene realizzato è
semplicemente un involucro senza spessore, che può restare tale se non
si ha l'intenzione di modellare l'interno del veicolo.
Attraverso
la polimodellazione si riesce a coprire tutto il veicolo, si crea una
specie di telo di copertura (come quelli che si usano per riparare le
macchine quando non si ha il garage), a cui si iniziano a praticare i
fori dei finestrini e si procede con l'estrusione di alcune parti, come il muso e lo sportello.
Alcune porzioni di carrozzeria vengono separate dal resto per
consentire il miglioramento dei dettagli (cofano, sportello, luci
posteriori).
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![1](../Immagini/real/500/viz1.jpg) |
![3](../Immagini/real/500/viz3.jpg) |
La
parte finale della modellazione consiste nel realizzare tutti i
particolari: maniglie, fanali, paraurti, ruote, tergicristalli e per
chi vuole anche tutto l'interno (io ho solo fatto i due sedili
anteriori, mentre per un lavoro completo e preciso si dovrebbe
applicare la polimodellazione anche all'interno).
I singoli oggetti
vengono creati con metodologie diverse, molto più banali: non si esegue
infatti un ricalco, ma ci crea ciascun elemento ex-novo, cercando a
questo punto anche l'aiuto di fotografie vere e proprie che permettano
la visualizzazione dei dettagli che interessano. |
Chiaramente
anche la modellazione più precisa non può fare a meno di creare oggetti
spigolosi con una forma che nella realtà sarebbe più arrotondata; per
risolvere questo problema esiste un comando miracoloso capace di
smussare ogni angolo (senza il quale sarebbe impossibile ottenere un
risultato decente e grazie al quale a volte non c'è bisogno di perdere
tempo nel creare troppi dettagli per avere meno spigoli). |
![5](../Immagini/real/500/viz5.jpg) |
La parte finale, ma non si
tratta più di modellazione, è quella dedicata alla
creazione dei materiali e alla loro applicazione sui vari elementi
creati.
Per la carrozzeria le possibilità sono innumerevoli, in ogni
caso i materiali devono avere una buona lucentezza, tale da evitare un
effetto di colore piatto: il bianco è un colore tipico per le
Fiat 500 (non modificate dai proprietari).
Per i vetri ho cercato di barare, riducendo al minimo l'effetto
trasparenza e aumentando la rifrazione, in modo tale che non si notasse
il vuoto totale all'interno dell'abitacolo; credo che sia per questo
motivo che gli unici oggetti presenti all'interno della macchina, i
sedili, appaiano molto più alti del normale, a causa della
rifrazione irreale provocata dal parabrezza.
Tutti i materiali sono stati creati da zero, senza utilizzare textures,
ad eccezione del logo della Fiat e quello di questo sito, che nel video
a inizio pagina appare momentaneamente sul cofano per personalizzare il
prodotto finale. |
![6](../Immagini/real/500/viz6.jpg) |
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