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Dichiarazione della Wilpf-Usa sull' attacco terroristico dell'11 settembre
Ci confortano le chiamate e le richieste di notizie che giungono da ogni parte alle nostre sedi negli Stati Uniti. Fortunatamente nessuna della Wilpf ha subito danni. Nel momento in cui il paese deve rispondere a questa orribile serie di eventi, speriamo che tutte le donne della Wilpf siano in grado di contribuire a mantenere uno spirito di rispetto della pace e dei diritti civili.
La Wilpf ha sempre rigettato l'uso della violenza ed inorridisce per la perdita di vite umane negli attacchi di oggi. Mentre sollecitiamo cautela nella risposta e giudizio sulla causa di questi eventi, sentiamo che questa tragedia non deve indurci a rispondere con misure repressive o di rappresaglia. Ricordiamoci dell'esperienza di Oklahoma, quando la reazione immediata rivolta a colpire gruppi ed individui collegati con la "pista araba" si rivelò in seguito del tutto priva di fondamento.
Ancora una volta siamo convinte profondamente che la vera sicurezza può essere radicata soltanto nella giustizia sociale e nel rafforzamento del ruolo interno ed internazionale della legge. Nessun miliardo di dollari in più al bilancio militare avrebbe impedito i fatti di oggi.
Mentre vigili attendiamo la risposta del nostro governo a questo disastro, useremo la nostra influenza, come organizzazione che da 86 anni opera per la pace e la risoluzione non violenta dei conflitti, per incoraggiare i nostri governanti a trattenersi dall'emettere giudizi affrettati circa i responsabili di questo attacco. Continueremo ad opporci alla violenza in altri modi... anche se si tratta di questa perversa forma di violenza. In questo momento, man mano che ci giungono notizie ed informazioni sui fatti di questo giorno tremendo, cerchiamo insieme di rafforzare la nostra determinazione ad operare per la vera sicurezza e la pace. Pur in mezzo alla disperazione, noi speriamo nella pace.
Women's International League for Peace and Freedom
Dichiarazione della Wilpf Internazionale
Ginevra, 12 settembre 2001
Noi della Wilpf in tutto il mondo siamo profondamente colpite dalle incredibili azioni di violenza compiuti l'11 settembre a New York e Washington, che hanno causato la morte di migliaia di persone e ne hanno ferite molte altre. Esprimiamo il nostro cordoglio a tutti coloro che hanno perduto i loro cari, colleghi o amici in questa catastrofe.
La nostra partecipazione ed i nostri pensieri vanno alla nostra sezione Usa in questo momento terribile di prova. Sosteniamo la loro richiesta di cautela nel rispondere a questo orrendo atto di violenza ed al loro rifiuto di azioni di rappresaglia.
Abbiamo assistito nel corso degli ultimi anni ad un terribile incremento dell'uso della violenza nel mondo. I mezzi usati intensificano gli effetti e divorano un numero sempre maggiore di vittime innocenti.
Dopo questo impressionante atto terroristico la richiesta di vendetta da parte di cittadini statunitensi può essere una reazione abbastanza naturale al dolore, paura, rabbia e senso d'insicurezza che essi provano.
Ma noi della Wilpf crediamo fermamente che una tale risposta conduce solo ad altri atti di violenza, come l'esperienza ci ha dimostrato più e piu volte.
Viviamo su un piccolo pianeta e se vogliamo vivere in pace e sicurezza non abbiamo scelta se non imparare a vivere insieme in uno spirito di condivisione e cura reciproca, di lavoro nell'interesse generale piuttosto che nell'interesse, di ristretti gruppi nazionali, collegato alla competizione militare.
Una tragedia umana di questa grandezza richiede collaborazione e sostegno internazionale. Abbiamo istituzioni, come le Nazioni Unite, attraverso le quali ciò si può fare.
Facciamolo.
Lettera della sezione Wilpf-Usa al presidente Bush
Al Presidente George W.BushStati Uniti, 13 settembre 2001
Gentile presidente Bush
Da ottantasei anni, fin dalla sua fondazione durante la Prima Guerra mondiale, la Wilpf si oppone alla guerra come strumento di risoluzione dei conflitti. La storia ci ricorda che le clausole oltremodo vendicative del Trattato di Versailles contribuirono ad attitudini ed eventi che portarono alla Seconda Guerra mondiale. La violenza e l'odio portano solo altra violenza e odio.
Gli Stati Uniti dovrebbero dimostrare la loro reale forza e dirittura morale mostrando cautela nella ricerca di giustizia per queste tragiche morti.
Ci gratifica sentire i nostri leaders nazionali intervistati dai media che rifiutano di lanciare accuse indiscriminate contro arabi e islamici.
Sebbene molti nel nostro paese invochino la vendetta più terribile, sentiamo importante ricordare che, usando agli altri la stessa violenza che hanno fatto a noi, ci collochiamo nella stessa categoria di coloro che compiono le stragi.
Le chiediamo pertanto di resistere coraggiosamente alle richieste pressanti di ritorsione immediata, che mostrerebbero al mondo solo che anche noi vogliamo la rappresaglia indiscriminata contro obiettivi civili.
Tutto il mondo guarda e attende di vedere come il governo degli Stati Uniti risponderà a questi atti di violenza. Dimostriamo che la nostra forza è nella nostra detenninazione a mantenere una società democratica e libera e a rompere il circolo vizioso della violenza e della vendetta.
In pace
Phyllis S.Yingling, presidente
Mary Day Kent, segretaria