Nawal El Saadawi, la nota scrittrice femminista egiziana autrice del libro FIRDAUS e di molti altri scritti sulla condizione della donna nel mondo arabo, piu' volte premiata e più volte denunciata e arrestata, è oggi nuovamente costretta a difendersi da una cultura e realtà che cerca di impedire ogni libertà individuale e collettiva.
Nawal è una scrittrice che ha segnato il movimento femminista egiziano e la cultura di genere in
un paese dove essere donne e vivere da donne capaci di autodeterminarsi, si paga a caro prezzo.
Una corte islamica riunitasi il 18 giugno scorso per esaminare la denuncia sporta dall'avvocato Nabih Al Wash contro di lei, ha rinviato al 9 luglio la decisione di prendere in considerazione l'accusa formulata, chiedendo all'avvocato di presentare un memorandum a sostegno della sua tesi.
La denuncia si basa su alcune dichiarazioni pubbliche di Nawal che ha criticato l'obbligo dell'hijiab (il velo) per le donne che si recano in visita alla Mecca e per aver criticato l'impostazione del diritto ereditario nei confronti delle donne secondo la legge islamica.
L'avvocato Nabih Al Wash, nel denunciare queste critiche come un atto di trasgressione alla sharia (la legge islamica), propone che alla donna venga imposto il divorzio dal proprio marito poiché, secondo questa legge, la sua vita coniugale sarebbe illeggittima.
Questo processo è non solo un atto contro la libertà di espressione, ma un'ingerenza nella vita privata di due persone, Nawal e Sharif, ma è un atto di grave lesione dei diritti di tutte le donne e di tutti gli uomini all'autonomia e alla libertà di scelta. nei confronti dei diritti delle donne, della libertà di espressione, del diritto a una propria vita
privata.
Nawal e suo marito,lo psichiatra Cherif Hetata, hanno giù dichiarato che non accetteranno che sia un tribunale a decidere della loro vita, e che resteranno insieme non accettando né divorzio né esilio.
Facciamo appello affinché si crei un grande movimento di solidarietà che
difenda e protegga Nawal e Cherif, e allo stesso tempo i diritti di tutte le donne e di tutti gli uomini all'autonomia e alla libertà di scelta. Fate avere la vostra protesta inviando una mail o un fax all'ambasciatore dell'Egitto in Italia:
NEHAD IBRAHIM ABDEL-LATIF
c/o Villa Savoia, Via Salaria, 267
00199 ROMA
TEL. (39) 06 8440191/85355768/8417420/85301990/8642579
FAX (39) 06 8554424
E-MAIL: amb.egi@pronet.it
Inviate copia della vostra adesion con una mail a:
lmorgantini@europarl.eu.int
o con un fax al numero :
06 69950200
Inviate lettere di sostegno a Nawal
inviando una mail a
Nawalsaadawi@yahoo.int
Se volete avere altre informazioni
consultate il sito di Nawal
www.geocities.com/nawalsaadawi/