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TESTAMENTO
Ricordiamo
che la nostra volontà, resa ben chiara nel primo esposto inviato a Roma
a Novembre 2004, e ridepositato come allegato a varie autorità di
seguito elencate, è
di non tornare né da vivi né da morti nel luogo dove siamo nati! Non
desideriamo riallacciare relazioni con i nostri parenti e nemmeno tornare nel comune Veneto di Residenza.
I motivi sono gravi e sono stati ampiamente motivati alle autorità.
Elenco di siti ove è stato depositato l'esposto denominato "primo esposto" oltre che la Procura di Roma:
- depositato presso la Questura di Brescia in febbraio 2006;
- depositato come allegato presso la Procura di Napoli l'8 settembre 2006;
- depositato come allegato presso i CC di Città di Castello il 19/12/2006;
- inviato come allegato presso la Procura di Firenze il 7 Marzo 2007;
- altri siti non in elenco.
Nonostante questa nostra volontà, alcuni elementi della Polizia di
Stato, tramite un provvedimento spiccio amministrativo hanno tentato di
rimandarci in Veneto [Rif. Link]. Tale
provvedimento è risultato poì formalmente corretto ma sostanzialmente
falso e illecito. Bloccato il provvedimento e dimostrato che era tanto
inopportuno quanto non rispecchiante la legge, ci siamo poi rivolti
perchè sanassero il danno fatto: non hanno voluto.
Dunque la nostra volontà, come pure la legge è stata calpestata da
elementi delle forze dell'ordine. Per quanto si possa capire che
alle volte le forze dell'ordine si trovano tra il martello e
l'incudine, quello che ci è stato fatto è ingiustificabile: rovinare la
vita delle persone e pensare di passarla liscia solo perchè si porta
una divisa è un comportamento inqualificabile.
Per tutto quello che è successo la mia volontà è di trovare qualcuno o
qualche organizzazione che si prenda carico della situazione e che
cerchi di ottenere giustizia e che siano perseguiti tutti i
responsabili di questa situazione. In particolare vorrei che qualcuno o
qualcosa porti avanti questa causa e che i responsabili paghino secondo
giustizia. Ci sono alcuni carabinieri e elementi della polizia di stato
e almeno due giudici che hanno sbagliato. Non è possibile che gente con
la toga o con la divisa possano fare qualsiasi cosa con la
consapevolezza di essere sempre coperti.
Sarebbe soddisfazione che si sistemassero alcune cose. Troppo male e troppa ingiustizia.
Altrimenti ci servirebbero dei soldi per rifarci una vita e curarci, e qualcuno vicino da non sentirci così soli.
Matteo e Giovanna
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