NARRAZIONE 2

 

 

 

Questo documento narra i fatti da Luglio 2009 fino ad oggi, per i fatti precedenti vedere Narrazione1

Diversamente dai fatti precedenti qui non viene indicata la zona precisa essendoci situazioni ancora in atto.

 

Questo documento racconta una storia vera. Molti nomi di persone, società, e città che comparivano  nel testo originale sono stati sostituiti con altri nomi reali, onde evitare diffamazioni, violazioni della privacy e per garantirci una certa tutela e protezione. I nomi sostituiti sono evidenziati dalla particolare formattazione e/o dall’asterisco che segue la parola.

 

 

Premesse

Arriviamo  in un nuova regione qui nominata regione6*.  Abbiamo con noi 100 Euro e alcuni vestiti e un po’ di incartamenti legali. Cerchiamo fortuna in questa nuova terra. Decidiamo in questa regione di non parlare più di quanto successo nel passato e ci presentiamo come una semplice coppia che ha perso il lavoro: non è una cosa strana con la crisi economica generale che si fa sentire in giro. E non è nemmeno  per noi veneti, come poteva  invece essere qualche anno prima, cercare fortuna altrove vista  crisi nel Nord-Est. Ci limitiamo a dare il meno informazioni possibili, o almeno così capita all’inizio: dunque non parliamo con nessuno dei fatti narrati in questo sito e non diamo l’indirizzo di questo sito a nessuno! Non parliamo nemmeno del sito di “Memorie” e della ricerca storica. Evitiamo di trattare del nostro comune di Residenza e così via… Insomma tentiamo di farci una nuova vita. Vedremo che non sarà possibile!

Questa parte è tratta da un altro documento scritto in terza persona. Ma siamo sempre noi che scriviamo.

Buona lettura.

 

Data

ATTIVITA’ / EVENTO

2009

Lug

(1)              Entrata in Regione6*

MATTEO E GIOVANNA arrivano in Regione6*, si rivolgono al Vescovo di C., il quale tenta gentilmente di trovare una soluzione. Il Vescovo non la trova. MATTEO E GIOVANNA sono spinti verso Est. Prendono il treno e vanno.

2009

Ago

(2)              Ricerca di aiuto in CittaDeiDivertimenti*

MATTEO E GIOVANNA rimangono una settimana circa a CittaDeiDivertimenti*, cercano aiuto attraverso il Centro di Ascolto dei poveri per cercare un posto dove dormire e trovare una soluzione. Sono passati degli anni dall’ultima volta che si sono rivolti alla Caritas. Sembra che qualche posto si liberi nella casa di accoglienza nei giorni a venire, al centro di ascolto vengono rimandati da lunedì a mercoledì a venerdì e così via, i giorni passano e rimangono senza un tetto a vivere in strada. Cercano soluzioni alternative bussando alle porte di varie parrocchie, e cercano di interessare dei mass media alla loro storia. Non hanno soldi, frequentano la mensa dei poveri ma non riescono a trovare soluzioni abitative. Vivono raccogliendo qualche soldo tra i passanti e chiedendo del cibo nei bar/ristoranti. Anche qui la frequentazione della mensa dei poveri si rivela sempre più  pericolosa, perché alcuni soggetti infastidiscono MATTEO E GIOVANNA: hanno puntato le loro borse e durante la notte li seguono per capire in quali giacigli si fermano a dormire...  CittaDeiDivertimenti* è molto pericolosa di notte, è una città ad alta criminalità[1], Decidono di provare nei Comuni  più a sud.

2009

Ago

(3)              Nel Comune di Pampas*

Arrivano a Pampas* e un albergatore si impietosisce e raccoglie MATTEO E GIOVANNA a gratis per due giorni. In una parrocchia una signora invita MATTEO E GIOVANNA ad andare dal Parroco di Grilleros* definito come “una persona che aiuta tutti”.

2009

AGO

(4)              Nel Comune di Grilleros*

Il Parroco di Grilleros* da a MATTEO E GIOVANNA un materasso e li fa dormire in parrocchia per alcuni giorni. Il Parroco non chiede i documenti, Matteo e Giovanna non raccontano nulla della loro intricata vicenda. Il Parroco cerca di capire la loro psicologia e dunque il religioso fa cena   in parrocchia per alcuni giorni con loro. Dopo una settimana il Parroco vorrebbe introdurli in un appartamento, ma quelli della parrocchia sono tutti occupati da Albanesi[2],  decide dunque  di assegnare ad MATTEO E GIOVANNA una piccola stanza in una frazione di Grilleros* e che era usata fino ad allora come ripostiglio. E’ il 15 di Agosto 2009. In visita a Grilleros* vi è il Vescovo di CittaDeiDivertimenti*.

2009

SET

(5)              MATTEO E GIOVANNA chiedono aiuto ai Carabinieri

Premesso che a Grilleros*  le cose non vanno per il meglio,

VISTO CHE:

1.       La stanza  non ha un fornello, non ha un frigo, non ha nemmeno dei mobili.

2.       MATTEO E GIOVANNA non hanno un supporto per mangiare e non esiste una mensa in zona.

3.       MATTEO E GIOVANNA non sono desiderati dai parrocchiani che gravitano intorno al Parroco, in particolare da alcuni personaggi che avrebbero intenzione di utilizzare la loro stanza per scopi diversi e personali.

4.       I parrocchiani hanno le chiavi della stanza e vanno e vengono dentro la stanza di MATTEO E GIOVANNA senza rispettare la minima privacy. Non vi sono mobili dove poter chiudere le cose personali che rimangono alla mercé dei numerosi visitatori.

5.       Il parroco è occupato nelle attività sociali e non dedica tempo, lascia che siano i parrocchiani ad occuparsene.

6.       L’unico telefono di MATTEO E GIOVANNA si è rotto proprio all’inizio di agosto e si trovano isolati e impossibilitati a dare un riferimento telefonico per lavoro…

7.       Mancano anche di cose più elementare come una sveglia e/o orologio, medicine e cose di prima necessità.

 

DUNQUE  attivano delle procedure per sopravvivere:

1.       Ricerca continua di cibo presso alberghi e/o ristoranti e attività commerciali in genere nella fascia costiera che va da Pampas* fino alla fine della provincia a sud.

2.       Ricerca di telefono e/o altri aiuti presso le persone che incontrano nella attività dedicata a trovare una soluzione.

3.       Richiesta di aiuto per avere un telefono al Parroco e parrocchiani.

 

RITENUTO CHE:

1.       Quel tipo di vita non avrebbe potuto durare a lungo e avrebbe logorato MATTEO E GIOVANNA in poco tempo.

2.       Non vi era nessuna intenzione da parte dei vicini e dei parrocchiani di aiutare concretamente MATTEO E GIOVANNA, anzi facevano in modo che MATTEO E GIOVANNA se ne andassero il prima possibile.

3.       Non si trovava nessuna persona in riviera a voler risolvere il caso con interventi mirati.

4.       Vi era un palpabile vento diffamatorio  contro MATTEO E GIOVANNA che bruciava qualsiasi possibilità di reinserimento sociale[3].

 

DUNQUE

MATTEO E GIOVANNA scrissero un documento ai Carabinieri di CITTÀ DI CASTELLO[4] contenente :

1.       Descrizione della situazione.

2.       Impossibilità ad uscire con i propri mezzi.

3.       metodologie di sopravvivenza utilizzate.

4.       Richiesta di aiuto.

 

 

(6)              Screening

Tra ottobre e novembre  MATTEO E GIOVANNA scrivono un nuovo documento denominato “Screening[5]” dove spiegano in dettaglio quanto è loro successo. Lo scopo è di  tentare per l’ennesima volta di risolvere i problemi esistenti nel loro Comune di Residenza. Il documento è inviato alla Questura di residenza.

5 DIC

2009

(7)              Nuovo Fax ai Carabinieri - 5 Dicembre

Visto che la situazione a Grilleros* peggiora e che in particolare:

1.       Emergono delle insinuazioni contro MATTEO E GIOVANNA.

2.       Il Parroco, si lascia prendere da questo vento di diffamazioni e chiede che viene liberata la stanza concessa.

DUNQUE

Si invia un fax ai carabinieri di CITTÀ DI CASTELLO per informarli di questo fatto e di come la situazione stia degenerando a Grilleros*. La ricevuta del Fax servirà anche per essere mostrata al Parroco per smontare delle tesi del vento diffamatorio. L’invio di un fax ai carabinieri mostrerebbe infatti al Parroco che MATTEO E GIOVANNA non sono criminali che si nascondono nella sua parrocchia, come qualcuno dei suoi parrocchiani sosteneva[6].

2010

Feb

(8)              Pattuglia di Pampas*

La tensione in paese è forte e palpabile. Una pattuglia dell’aliquota radiomobile blocca MATTEO E GIOVANNA a Grilleros* per la strada,  intervenuta  su chiamata da qualcuno che segnala la presenza di MATTEO E GIOVANNA come persone pericolose. MATTEO E GIOVANNA spiegano a grandi linee la situazione delicata che si è instaurata in paese, e invitano i carabinieri a mettersi in contatto con i loro colleghi della CITTÀ DI CASTELLO. I CC non trovano nulla di pericoloso addosso ad MATTEO E GIOVANNA e consigliano a loro di rimanere nella stanza del prete.

2010

APR

(9)              Invio documenti “Black Cat & Screening”

MATTEO E GIOVANNA scrivono e inviano ai carabinieri CITTÀ DI CASTELLO due nuovi documenti, di circa 300 pagine totali, scritti tra novembre e marzo 2010,  che servono a inquadrare la situazione in generale[7].

Il tempo passa e le malelingue in Grilleros* si espandono.

2010

Giu

(10)          Carabinieri di Grilleros*

I carabinieri di Grilleros non sanno nulla di Matteo e Giovanna e gli altri carabinieri non fanno segnalazioni in proposito. I  CC di Grilleros*  fanno un’incursione presso la stanza di MATTEO E GIOVANNA nella notte del 1 giugno, durante la quale informano i due di dover lasciare la stanza pena lo sfratto[8]:

MATTEO E GIOVANNA presentano un esposto al comandante dei carabinieri di Grilleros* contestualmente alla richiesta di far da mediatore con il sindaco e il parroco di Grilleros*. In particolare si evidenzia come nel territorio siano sorti molti malintesi nei quali lo stesso parroco e sindaco sono stati presi. Il documento tenta di aprire un dialogo con le autorità di Grilleros*[9] e invita a contattare i colleghi di CITTA’ di CASTELLO

 

(11)          Le Bestie della Polizia Estiva di Pampas*

La Polizia di Stato, presente nel territorio di Pampas* solo durante il periodo estivo, arriva a fine giugno in rinforzo al controllo del territorio in occasione dell’afflusso turistico,   viene convinta ad eseguire uno sfratto spiccio amministrativo buttando fuori ed asportando a forza MATTEO GIOVANNA dall’appartamento. In pratica i parrocchiani non avendo avuto soddisfazione dai carabinieri del loro paese provano dunque con la Polizia di Stato. La PS non contatta i carabinieri che erano gli unici realmente informati sulla situazione, e fa di testa sua convinta di trovarsi davanti a due criminali. La polizia utilizza lo stratagemma del foglio di via con rimpatrio obbligatorio come fa con i criminali abituali e le puttane. La procedura si rivelerà poi non soddisfacente i requisiti di legge, non solo per lo sfratto che non poteva essere fatto in quella siffatta maniera[10], ma pure per il foglio di via che era risultato come un documento apparentemente corretto dal punto di vista formale, ma sostanzialmente falso. Tuttavia nonostante l’irregolarità  fatta dalla Polizia di Stato, e l’intervento dell’avvocato, ad MATTEO E GIOVANNA non sarà riconosciuto nessun diritto, dovranno lasciare Grilleros*  e  cominceranno a vivere nel territorio di Pampas* senza una casa.

In realtà è “Grilleros*” che  letteralmente usa la Polizia per sbarazzarsi di MATTEO E GIOVANNA senza spendere i soldi[11] per lo sfratto ed in particolare convince la Polizia in questa duplice maniera:

  1. Fa fare un esposto alla Curia di CittaDeiDivertimenti* dove si evidenzia che due cittadini occupano abusivamente un loro appartamento. Non viene fatta menzione che tale appartamento non aveva l’abitabilità e nemmeno che le chiavi erano state date al parroco,e nemmeno che i carabinieri avevano consigliato di stare in quella stanza…
  2. Si raccolgono delle testimonianze false che indicano MATTEO E GIOVANNA come persone che sono di scandalo alla comunità e che vivono di espedienti dedicandosi al malaffare[12].

La Polizia non verifica le testimonianze e le prende per buone,  e non parla neppure con i carabinieri che hanno il controllo del territorio tutto il tempo dell’anno, dunque agiscono d’impeto. Per portare via a forza MATTEO E GIOVANNA devono avere uno strumento: lo strumento sarà un reato di “resistenza a pubblico ufficiale” fittizio che verrà addebitato a MATTEO E GIOVANNA all’occorrenza.

 

La Polizia entra dunque di notte nell’appartamento forzando la porta-finestra e porta via solo M. accusandolo di resistenza a pubblico ufficiale[13]. In Questura gli verrà notificato un foglio di Via con Rimpatrio Obbligatorio. Giovanna stava rientrando e capisce che qualcosa non va, dunque si nasconde e vede le macchine della polizia andare via. Troverà poi la persiana un po’ rotta e non potrà entrare perché senza chiave. Giovanna fa fatica a digerire quello che è successo e per ore aspetta fuori dalla porta, ma Matteo non c’è e non può aprire! Nella notte vi sono temporali e alcune trombe d’aria e la temperatura scende in picchiata. Giovanna si ripara sotto alcune baracche. Né Giovanna né Matteo hanno un telefono per contattarsi (per lo stato di indigenza non erano riusciti a ricomprarne uno dopo che l’altro si era rotto in agosto 2009, e nessuno aveva voluto aiutarli…)

 

La procedura della Polizia si rivelerà poi non corretta, ma sarà comunque tardi perché la finalità di asportare il pidocchio M. sarà effettuata con successo come una normale operazione nazista, della quale la vera Polizia di Stato se ne dovrebbe profondamente vergognare! La Polizia ogni tanto fa di queste stronzate, come raccontato nel film Diaz la polizia sa fare queste cose!

 

La Polizia suddetta calpestò pure il lavoro di alcuni colleghi di Terni che avevano protetto MATTEO E GIOVANNA e che facevano parte della Polizia seria.

 

“Il foglio di Via con Rimpatrio Obbligatorio” si trasforma in un boomerang contro la Polizia, ma anche i Carabinieri non la passano liscia perché quella sera erano stati chiamati da Matteo dalla cabina davanti alla stanza facendo il 112, e le  tre divise arrivate hanno lasciato fare la Polizia senza informarsi e informare i propri colleghi, come supplicava Matteo. I colleghi erano gli unici che conoscevano a fondo la questione! Uno della Polizia lasciò cadere lo zaino di Matteo che conteneva cose fragili!

 

MATTEO E GIOVANNA ritornarono insieme, solo dopo vari giorni e dopo che l’avvocato bloccò il foglio di Via. Per tutta l’estate MATTEO E GIOVANNA rimasero nascosti a Pampas* mimetizzandosi tra i turisti per paura di un’altra rappresaglia. Aspettarono dunque che gli agenti tornassero a casa loro a fine stagione turistica. Dunque andarono dal difensore civico.

I 3 tizi della Polizia erano  il Comandante e altri due. Il Comandante era un tipo tozzo abbastanza grosso dal viso da bambinone stordito. Un altro era magro e infine l’ultimo era basso e in panza. Matteo e Giovanna chiamarono i tre le “Bestie” perché agirono come bestie senza ragione contro persone innocenti. Il comandante lo chiamarono anche “Tito stordito” con la testa grossa e occhiali piccoli. In ogni caso quella sera non era probabilmente in sé e si comportò da emerito deficiente! Ed era probabilmente di una persona del genere che avevano bisogno per l’operazione! Il tizio difatti molto probabilmente non sapeva nulla di tutte le vicende accorse a Matteo. La persona invece che fece il foglio di via era un ufficiale superiore della polizia e ovviamente non poteva non sapere quello che stava facendo! Fu impossibile per Matteo difendersi perché non lo lasciarono parlare e gli presentarono il foglio di via  dopo varie ore di carcere e non gli fu permesso di dire nulla!

 

Per i dettagli vedere qui

 

2010

AGO

(12)          Invio di lettere al Vescovo, al Sindaco di Grilleros*…

M.appena uscito dalla Questura invia da CittaDeiDivertimenti* alcune lettere a:

  1. Sindaco di Grilleros*
  2. Vescovo di CittaDeiDivertimenti*
  3. Carabinieri CITTÀ DI CASTELLO

 

Le lettere hanno lo scopo di informare quanto accaduto. Silenzio da parte delle parti contattate. Ovviamente la chiesa non ha nessun intenzione di aiutare i due visto che sono stati buttati fuori proprio da un appartamento della Curia[14]!

Però si voleva anche segnalare questa situazione per evitare che non venissero a sapere che cosa avevano fatto!

2010

AGO

(13)          Carabinieri di CittaDeiDivertimenti* e dormitorio

M. va dai carabinieri di CittaDeiDivertimenti* a chiedere aiuto e spiega come la Polizia lo ha trattato, spiega  che ha perso ogni traccia di Giovanna. Spiega anche che nella stanza di Grilleros* vi erano dei documenti legali importanti, come alcune denunce contro un tizio della Caritas che non dovevano cadere nelle mani dei parrocchiani!

I Carabinieri non riescono a rintracciare G. che ha paura e si nasconde e nemmeno riescono a recuperare i documenti legali e verbali importanti che erano rimasti a Grilleros*. Matteo è ospitato per pochi giorni in un dormitorio e espone ai volontari le sue problematiche. Nella struttura si può rimanere solo pochi giorni.

MATTEO E GIOVANNA non riusciranno a recuperare più nulla di quello che avevano a Grilleros*: né i vestiti, ne le cose personali, né i documenti. Il Parroco contattato da un maresciallo di CittaDeiDivertimenti* sostiene per telefono che è tutto in mano della Polizia[15].

 

(14)          In redazione di un quotidiano

M. si reca in redazione alla di un quotidiano provinciale e spiega quanto accaduto. Il giornalista contatta l’avvocato. Decidono probabilmente di non pubblicare nulla. Di fatto non viene pubblicato nulla su questa vicenda. Forse è meglio così per non imbestialire la Polizia. L’avvocato fa ricorso al Prefetto.

2010

Ago-

OTT

(15)          MATTEO E GIOVANNA hanno paura

Matteo torna a Pampas* e trova GIOVANNA. MATTEO E GIOVANNA hanno paura della Polizia di Stato e si nascondono tutto il periodo estivo fino a quando se ne ritornano a casa dopo aver chiuso il posto estivo. I Carabinieri fermano MATTEO E GIOVANNA più di qualche volta per il controllo dei documenti  ma non si comportano come la Polizia, alcuni sono curiosi di capire perché uno vive così. In settembre Matteo e Giovanna dormono sotto una veranda. A fine ottobre la veranda viene dimessa per fare un bar.

2010

Ott

(16)          Difensore Civico

In ottobre MATTEO E GIOVANNA si rivolgono al difensore Civico di Pampas* depositando dei documenti scritti memorizzati su CD-ROM.

Il difensore civico li rimanda all’assistente sociale (come dire lì manda al diavolo!)

2010

Ott

(17)          Assistente Sociale

MATTEO E GIOVANNA si rivolgono all’assistente Sociale il quale non li prende in carico perché “non residenti” nel territorio di Pampas* e gli invita a sloggiare verso CittaDeiDivertimenti* e contatta mensa e parrocchie per informare di questo caso presente nel territorio. L’assistente sociale viola in questa maniera ad alcuni punti del codice deontologico, in particolare MATTEO E GIOVANNA avevano chiesto una certa privacy per la serietà del problema: evitare cioè di sparpagliare notizie sul loro conto. COSA CHE L’ASSISTENTE SOCIALE  IGNORA COMPLETAMENTE FACENDO UN PROCLAMA PER LE PARROCCHIE!

2010

Nov

(18)          Ancora Difensore Civico

In novembre MATTEO E GIOVANNA si rivolgono nuovamente al difensore civico il quale si limita a suggerire di chiedere aiuto a qualche bravo cittadino di Pampas*, come ad esempio il vice-sindaco che ha attività commerciale e conosce bene il territorio.  MATTEO E GIOVANNA non possono rivolgersi a tale tizio perché è un amico di uno che ha fatto un brutto scherzo! Il testapelata, un tizio che si fa bello con molte azioni di beneficenza che compaiono anche sui giornali, ma che tratta Matteo e Giovanna male.

2010

Nov

(19)          Sindaco di Pampas*

MATTEO E GIOVANNA si rivolgono al Sindaco di Pampas*, gli segnalano anche il nominativo dei carabinieri di CITTÀ DI CASTELLO. Il sindaco non interviene e li rimanda alle parrocchie.

2010

Nov

(20)          Notaio

Chiedono anche aiuto al notaio per tentare di trovare delle altre strade. L’incontro avviene negli uffici del difensore civico di Pampas*

2010

Nov

(21)          Esposto contro elementi della Polizia di Stato di CittaDeiDivertimenti*

In Novembre MATTEO E GIOVANNA scrivono e  inviano un esposto denuncia in CITTÀ DI CASTELLO dove si elencano i soprusi fatti dalla Polizia di Stato di CittaDeiDivertimenti* in occasione della loro cacciata da Grilleros*. Si evidenziano vari punti che mostrano come la Polizia non ha rispettato la legge nell’occasione suddetta e come il foglio di Via fosse una scemenza dal punto di vista legale. MATTEO E GIOVANNA chiedono nuovamente che qualcuno intervenga a loro tutela perché dopo l’operazione della Polizia nessuno li aiuta. L’azione della Polizia era rimasta impressa negli abitanti di Grilleros* e li aveva convinti ancora di più che MATTEO E GIOVANNA erano dei criminali. Nessun intervento delle forze dell’ordine e della carta stampata a spiegare che era stato tutto un errore si risolse in un peggioramento del problema. La gente di Grilleros* non mollò MATTEO E GIOVANNA e continuo a farli guerra anche quando si trasferirono a Pampas*! Le forze dell’ordine sono colpevoli di aver permesso che si propagasse violenza gratuita contro MATTEO E GIOVANNA e che si creassero dei focolai pericolosi di cittadini pronti a linciare MATTEO E GIOVANNA per questioni di auto-difesa sociale. Comportamenti che qualche volta costrinsero MATTEO E GIOVANNA a scappare e nascondersi mentre tutte le autorità stavano a guardare!

2010 NOV

2011

(22)          Nessuno aiuto

MATTEO E GIOVANNA passarono più di un anno a sopravvivere senza trovare situazioni che permettessero di ritornare a condurre una vita civile. Venivano insultati, a volte derisi, a volte evitati… La diffamazione imperava con i motivi più astrusi: terroristi, ubriaconi, criminali, gente sbandata, …

2012

Gen

(23)          Richiesta di aiuto a strutture caritative di un altro Comune

In gennaio espongono la loro situazione ad alcuni personaggi che lavorano negli ambienti caritativi di un altro Comune, tra cui un ex maresciallo dei carabinieri ora volontario… Ma niente!

2012

Gen

(24)          Deposito Esposto Denuncia ai CC di Pampas*

Capita un fatto nuovo grave per cui M. è portato d’urgenza al pronto soccorso in ambulanza. MATTEO E GIOVANNA preoccupati decidono dunque di rivolgersi ai CC di Pampas*: depositano dunque due CD ROM con due tipologie di documenti. Il primo CD ROM riporta due documenti sul “organised stalking”, ed evidenzia come siano stati ripetutamente vittima nel territorio di minacce, soprusi e persecuzione continuata. Riporta anche come l’azione della Polizia di Stato di CittaDeiDivertimenti* abbia aggravato la situazione e sia stata di fatto utilizzata come mero strumento dalla cerchia di Grilleros* per sbarazzarsi di MATTEO E GIOVANNA senza ricorrere a pratiche costose di sfratto. Si elencano anche i sbagli di procedura e le violazioni di legge e procedimento.

Il secondo CD riporta appunto il fatto grave  che ha causato l’intervento del pronto soccorso.

Contestualmente MATTEO E GIOVANNA chiedono si intervenga a risolvere questi problemi che si sono propagati da Grilleros* a Pampas* e che impediscono a ritornare ad una vita sociale.

 

2012

FEB

(25)          Deposito di altri documenti

MATTEO E GIOVANNA tornano dai carabinieri di Pampas* per inoltrare altri documenti utili per inquadrare la situazione da un punto di vista generale.

2012

FEB

(26)          Tempesta invernale

In zona per una settimana imperversa una tempesta che paralizza la circolazione, le temperature scendono in picchiata. Alcune zone sono isolate.

MATTEO E GIOVANNA non ottengono aiuto nemmeno in queste condizioni. Le temperature molto al di sotto dello zero fanno passare ad MATTEO E GIOVANNA dei giorni terribili.

2012

Giu

(27)          MicroCollassi

M. soffre, specialmente in primavera, di alcuni problemi di circolazione che lo portano a dei micro-collassi: Cuore che batte forte, sudorazione eccessiva fino a bagnare letteralmente i vestiti con perdita di sali minerali e rischio di svenimento. M. ha cercato aiuto scrivendo alcune lettere ai medici dell’ospedale  pregandoli di aiutarlo e/o di interessarsi alla sua vicenda. M. informava come al pronto soccorso ti possono aiutare al momento ma che poi ti rimandano ai servizi sociali, i quali non si attivano perché “non residente”. In realtà la legge è diversa da come la concepiscono questi assistenti!

Alcune lettere sono state consegnate in mano al medico,altre sono state inserite in alcune cassette adibite alla raccolta di reclami. Nessun medico ha prestato assistenza . Le lettere impostate nelle cassette sono rimaste là per mesi, e quando M. ha fatto notare la situazione un medico ha risposto che era cosa non di sua competenza: cioè la solita solfa.

Un giorno trovando il responsabile dell’ASL di CittaDeiDivertimenti*, M. gli consegnò un indirizzo internet dove si poteva leggere questa vicenda. Nessuna risposta nemmeno dai vertici.

 

Lug

(28)          “La Biscia”

Nell’estate 2012 la speranza è riposta in certo R.M. di Pampas* che sembra poter risolvere i problemi dei due tramite le sue conoscenze. Si presenta come un cittadino Pampas* “doc” che conosce il sindaco e altre persone compreso un maresciallo di CittaDeiDivertimenti*. Passano i mesi ma non si ottiene nulla di particolare. Promette di far intervenire delle associazioni, come ad esempio l’Istituto XXXXX. In gennaio l’uomo interromperà qualsiasi rapporto senza spiegarne i motivi. Incontrando MATTEO E GIOVANNA per strada si girerà dall’altra parte.

2012

AGO

(29)          Pubblicazione della vicenda in internet

Per la prima  volta si rompe il silenzio “mediatico” sulla vicenda. Viene pubblicato  in internet un sito dove si spiega, tramite un documento scritto e due video: la storia di MATTEO E GIOVANNA. Il sito viene pubblicizzato e M. lascia anche dei volantini scritti a mano in giro per la città.

Ma non si fa mai riferimento ai fatti precedenti nominati in questo sito. Si liquida il problema come un problema originato dallo Stalking. Non si parla degli esposti di Roma, di Perugia e Firenze e nemmeno di mafia e massoneria.

2012

AGO

(30)          Miopia

M. soffre di miopia importante. La rottura degli occhiali ha portato una serie di complicazioni difficili da superare. M. ha chiesto consiglio a un medico descrivendo il problema e sperando che essendo anche a capo di un partito politico importante, potesse fare qualcosa. Non vi è stata nessuna soluzione e nessun interessamento: “ci vorrebbe un intervento mirato dei servizi sociali” fu la risposta. Purtroppo i servizi sociali si coprono dietro la “non residenza”,e il medico si scopre troppo poco buono. Matteo e Giovanna passano più di tre anni seduti ogni sera negli ambulatori dell’ospedale fino alle 22:00 quando chiude. Ma nessuno interviene ad aiutarli, anzi qualcuno tenta di cacciarli inventandosi storie come che sporcano il bagno… Si tratta generalmente di persone in combutta con quelli che hanno causato i danni precedenti. Maldicenze si susseguono anche in ospedale e terrorismo psicologico. Qualcosa cambia quando Matteo trova un portafoglio in bagno e lo consegna integro al piantone: questo fa breccia sul cuore di un uomo che cambia radicalmente atteggiamento e da quel momento cerca di rendere la vita meno dura pagando qualche caffe o bloccando qualche maldicenza di colleghi! Lui stesso ammette che si era prodigato a rendere la vita difficile ai due: un pentito insomma!

2012

Nov

(31)          Questura

Si replica in Questura di CittaDeiDivertimenti* i documenti che erano stati consegnati ai CC di Pampas* in gennaio 2012, evidenziando come quest’ultimi non abbiano fatto nulla per risolvere la situazione, e di come nel territorio di Pampas* si sia espansa la fobia di MATTEO E GIOVANNA tra i cittadini a causa delle diffamazioni provenienti da Grilleros*, e come questo comporta notevoli pericoli per MATTEO E GIOVANNA: vi sono persone che davanti ad MATTEO E GIOVANNA dicono a voce alta “Vedi gente come quella lì andrebbe ammazzata”. MATTEO E GIOVANNA raccolgono alcuni di questi fatti e gli spediscono ai carabinieri CITTÀ DI CASTELLO.

2012

Dic

(32)          Giornali e associazioni

Un altro inverno si avvicina ed MATTEO E GIOVANNA , decidono dunque di rompere il silenzio pure con la carta stampata e si cominciano ad inviare ai giornali locali la storia di quanto sta accadendo nel territorio di Pampas*, pregando contestualmente in un interessamento della carta stampata alla vicenda. Le informazioni vengono inoltrare con l’indicazione di un documento d’identità valido. I giornali non rispondono. Seguono varie lettere per alcuni mesi. I giornali fanno silenzio e non rispondono e non riportano alcunché sui loro giornali[16].

MATTEO E GIOVANNA non hanno fiducia nei giornalisti, sanno che sono come i politici, e non fanno mai nulla per niente,ma che scrivono per questo o quel potere.  Ma la situazione è brutta e provano lo stesso.

Si cerca aiuto anche nelle associazioni, alcune vengono visitate di persona , mentre ad altre si inviano dei messaggi e lettere. Si chiede aiuto alle associazioni filantropiche come il  Rotary Club locale, o i Lions locali e altre associazioni presenti nel territorio fino anche all’associazione Alberghieri, , pure all’AVIS! Nessuna delle associazioni contattate mostra interessamento.

2013

GEN

(33)          Sindaco di Pampas*

In gennaio si torna a chiedere al Sindaco di Pampas* un intervento, tramite un messaggio twitter, e varie lettere aperte inviate come messaggio privato al sindaco e pubblicate su social network Facebook. Il sindaco all’inizio sembra dibattere sulla questione, ma poi interrompe qualsiasi comunicazione. Non si ottiene dunque nessun risultato[17].

Gen

2013

(34)          Richiesta di aiuto al pronto soccorso di Pampas*

Con una sindrome di influenza con febbre oscillante tra 37.7 e 38.2 gradi che non si abbassava dopo giorni nemmeno con la tachipirina, con tosse persistente e catarro, è stato chiesto aiuto al pronto soccorso. Pur denunciando la mancanza di una casa, la mancanza di un medico, l’impossibilità di procurarsi i farmaci per indigenza, la stanchezza dovuta alla permanenza continua sotto stress in quella condizione che si stava protraendo da anni, la mancanza di servizi igienici, il totale disinteresse dei servizi sociali… Il medico si limita a prescrivere antibiotico senza intervenire a trovare una sistemazione pur sussistendo il pericolo che lasciato in tali condizioni M. sviluppasse una bronco-polmonite  con grave danno della salute. Fu anche una violenza inaudita perché M. si trovò in tali condizioni ad essere completamente lasciato da solo a se stesso senza che nessuno se ne prendesse cura. Alla scena assistettero anche tre carabinieri che erano entrati nel frattempo nell’ambulatorio che si limitarono a guardare M come fosse un animale della savana.

A Giovanna poco tempo prima non va meglio: con una tonsillite acuta tanto che non riesce a deglutire la saliva e febbre 38 viene lasciata a se stessa come Matteo! I medici sono pure idioti, le fanno una ricetta per una medicina che non può prendere perché non passa per la gola!

 

(35)          Il prete di Monte Grilleros*

Si chiede aiuto al prete di Monte Grilleros* che svolge attività presso l’ospedale di Pampas* e che ha pure una carica in Caritas. Si ottiene qualche paio di scarpe, arance , orzo caffe… Ma non si ottiene nessun aiuto per dormire al coperto e nessun aiuto in moneta per affrontare spese necessarie.

2013

FEB

(36)          Segnalazione ad Amnesty International

Si chiede tramite Facebook e lettere elettroniche  ad Amnesty International di intervenire, all’uopo si  invia varia documentazione informativa,  evidenziando come anche i diritti umani di base siano stati calpestati nel caso MATTEO E GIOVANNA. Amnesty è un mistero, sembra che gli interessa solo i casi stranieri! Dopo mesi si scopre che il caso non può essere gestito in Italia e viene dunque mandato a Londra. Un anno dopo  Matteo e Giovanna non hanno ancora una comunicazione in proposito.

 

(37)          Difensore Civico della Toscana

Vengono fatti tentativi fuori regione. Viene inviata una lettera di richiesta di aiuto al difensore civico della Toscana, il quale risponde che il servizio è attivo solo per i residenti nella regione Toscana. Porca vacca! Uno deve morire secondo questa legge! Ma come fa chi fugge dalla mafia ad essere aiutati in un altro Comune?

 

(38)          Difensore Civico dell’Regione6*

Viene inviata una lettera al difensore civico dell’Regione6*. Il difensore risponde di rivolgersi al difensore civico locale di Pampas*! Bella roba! Si risponde che il percorso del difensore civico locale era già stato fatto senza dare risultati, si chiedeva un intervento di un organismo superiore. Nessuna risposta, e dunque il passo successivo fu di cercare ad interessare un organismo nazionale fuori regione.

2013

Feb

(39)          Associazione Nazionale

Si invia materiale all’associazione nazionale  con sede nella capitale che tutela i diritti dei cittadini nei confronti nell’amministrazione pubblica. L’associazione svolge anche ruolo di difensore civico nazionale. Questa associazione, a differenza dei difensori civici locali e regionale, interviene e:

  1. Pubblica un’intervista a MATTEO E GIOVANNA che pone nel suo sito internet pubblico al fine di far conoscere la situazione e di risolverla.
  2. Invia tramite l’ufficio ricorsi una prima lettera al sindaco di Pampas* (che purtroppo non risponde).
  3. Invia una seconda serie di lettere al Sindaco di Pampas* (che purtroppo continua a non rispondere).
  4. Invia una lettera raccomandata per conto di MATTEO E GIOVANNA  al Sindaco di Pampas* con diffida ad adempiere a norma articolo 328 del codice penale (che purtroppo non risponde)

 

MATTEO E GIOVANNA inviano i riferimenti dell’intervista pubblicata a Civicrazia ai giornali locali al fine che riprendano la notizia nelle loro pagine. Ma nessun giornale compie questa operazione[18]. I giornali operano una censura al 100% sulla vicenda, mentre pubblicano intere pagine con storie di “Fufi” che è senza casa e vuole essere adottato da una famiglia decente, e “micio” che è stato preso sotto da un’auto e cerca un periodo di convalescenza in un posto caldo. Un quotidiano dedica pure due intere facciate a questi animali il lunedì. Il Resto del Carlino riporta molte volte post di Facebook tratti dal gruppo di paese locale , ma salta sempre quelli postati da MATTEO E GIOVANNA, come se questo problema non esistesse proprio!

 

 

(40)          Storia a Fumetti

Viene creata una storia a fumetti I fumetti hanno l’obiettivo di spiegare in maniera semplice e chiara la vicenda. La storia viene inserita in alcuni siti internet per completare le informazioni preesistenti. Si cercano praticamente altre vie  e una spiegazione che possano capirla anche i bambini.

 

(41)          Pagine Facebook

Vengono e fatte delle pagine in internet e su Facebook che trattano la vicenda MATTEO E GIOVANNA in particolare:

  1. Vengono fatti dei post sui gruppi frequentati dalla popolazione locale con lo scopo di far conoscere quanto sta succedendo.
  2. Vengono commentate notizie locali e/o notizie di interesse pubblico che hanno inerenza con la vicenda.
  3. Viene denunciata l’inazione dei servizi sociali e il silenzio del Comune di Pampas*
  4. Vengono sviluppati dei temi inerenti ad MATTEO E GIOVANNA che sono poco conosciuti dalla popolazione, come la mancanza di assistenza per i non residenti, la mancanza di un medico di famiglia, e come funzionano i servizi per i poveri nel territorio…
  5. Viene denunciato il silenzio dei quotidiani sulla vicenda
  6. Vengono chiesti interventi di beneficenza e/o solidarietà, come ad esempio durante il periodo di Natale viene chiesto se qualcuno può offrire qualche giorno in albergo a MATTEO E GIOVANNA che sono molto stanchi.

 

Alcuni dei post pubblicati su alcuni gruppi di discussione importanti di Pampas* vengono eliminati dagli amministratori, operando così una vera e propria censura sui fatti che stanno accadendo a Pampas*, in linea con i quotidiani che non hanno mai pubblicato nulla in proposito (mentre invece si sono occupati di molte  altre situazioni simili…)

 

 

(42)          Petizione

Viene lanciata una petizione in internet per raccogliere firme a favore di MATTEO E GIOVANNA.

 

 

 

(43)          Nuove pagine in Internet

Viene creato un nuovo sito per raccontare la vicenda MATTEO E GIOVANNA.

Nel sito si riporta l’intervista fatta a Marzo dall’associazione di Roma, la storia a Fumetti e altro materiale inerente.

2013

Lug

(44)          Denuncia depositata presso la Procura di CittaDeiDivertimenti*

Viene denunciato il sindaco a norma dell’articolo 328 del codice penale per non aver risposto alla diffida ad adempiere entro i termini previsti dalla legge così come indicato dai legali dell’associazione di Roma. La denuncia viene depositata presso la Procura della Repubblica di CittaDeiDivertimenti* in estate. Si chiede al magistrato di intervenire al fine che vengano posti in essere per MATTEO E GIOVANNA quegli aiuti che lo Stato prevede secondo la legge, e che né il Comune di Pampas* né la regione Regione6* vogliono dare. Silenzio anche dalla Procura.

2013

Set

(45)          Milena Jole Gabanelli di Report

In occasione di una conferenza  viene consegnato da MATTEO direttamente in mano alla giornalista Gabanelli   documentazione che spiega cosa sta accadendo a Pampas* pregandola in un interessamento.

2013

AGO

-

NOV

(46)          “Il Rosario senza carità”

Alcuni elementi di un gruppo di preghiera che si ritrovano all’ospedale illudono G. di poter trovare un appartamento per lei e marito. Ma i mesi passano e nonostante le continue promesse nulla si avvera. Alla fine si lascia perdere il gruppo di preghiera che sembra più che altro voler ottenere delle informazioni personali e che non mostra nessuna sensibilità verso una coppia che sta vivendo da più di tre anni in rifugi di fortuna.

2014

GEN

(47)          Morto che parla

Matteo e Giovanna sono molto debilitati fisicamente, hanno perso denti e gli altri sono rovinati. Sotto stress da anni in condizioni di poco dormire, esposti alle intemperie hanno le difese immunitarie debilitate. La testimonianza è scritta nelle loro ossa e nella loro carne!

2 Marzo

2014

(48)          L’istigatore

Vi è una persona che approfitta dei momenti quando non vi è nessuno nei dintorni per lanciarmi delle invettive molto pesanti. Questo comportamento è da alcuni anni che viene perpetrato. Fino ad ora  si è fermato alle semplici parole, ma ultimamente la cosa sta degenerando ed ho schivato un pugno.

 

Il  2 marzo 2014: nel mentre procedevo sulla strada a piedi,verso le 9 del mattino in un momento in qui non vi era gente, ho incontrato il tizio che si parava davanti e cominciò a dire frasi grosso modo : “Lo sai che tu non devi passare qui. Questo non è il posto per te, passa dall’altra parte!”. La frase proferita con tono minaccioso e proseguita con qualche accenno violento poi hanno cominciato a passare delle auto e il tipo si è dileguato.

 

Il tizio sa bene come comportarsi e come  arrecare violenza:  ha di questi comportamenti solo quando si trova da solo a tu per tu con me o mia moglie.

In occasioni di rappresaglie, ancora prima che si dovessero manifestare, mi ha avvicinato e augurato “buon viaggio”.   Qualche giorno prima del fatto del 2 marzo, mentre leggevo il giornale, il tizio è passato e mi ha mollato una bastonata sul piede, avrebbe potuto essere una cosa casuale come incespicare, ma quasi certamente non lo è stato perché il colpo era stato piazzato un po’ troppo forte. Questa mattina l’ho rincontrato andando a leggere i giornali, ma ha fatto finta di nulla. Un’altra  volta vedendomi si è fermato, ha parcheggiato la bici e si è messo a pisciare con l’affare in mano…

Sono azioni fatte sempre in una maniera subdola che non si possono provare e che mirano probabilmente ad istigare ad una reazione. Se vede che tiri fuori il telefonino per registrarlo smette.  Per evitare questi contatti ho cercato  di evitarlo il più possibile oppure ho cercato di trovarmi sempre in mezzo alla gente con possibili testimoni. Questo in genere è sufficiente per evitare questi comportamenti da parte del tizio.

 

Lo stesso tizio pronunciò la frase: “QUESTO NON E’ IL TUO POSTO, TU DEVI STARE SOTTO I PONTI”.

 

Il tizio presenta un buon fisico, sembra un militare: ha i capelli corti e a volte si veste proprio da militare, in questo periodo ha i baffi ma non li portava tempo fa. Ha un discreto potenziale offensivo e per questo non sono tanto tranquillo. Ha sempre vestiti diversi e nuovi, segno che i soldi non gli mancano. Non lavora.

 

Non è la prima volta che tipi del genere ci vengono spediti contro a me e mia moglie. Il colmo è che poi gente del genere va anche a testimoniare alle forze di polizia contro di noi, e se le forze di polizia non sono sveglie corrono il rischio di ripetere grandi stronzate…

 

L’istigatore è probabilmente un messaggero di un certo potere…

 

 

3 Marzo 2014

(49)          Il magistrato di Perugia sta andando a Terni

Monitorando tramite internet gli spostamenti del magistrato di Perugia che ci diede tanti problemi dal 2006, da notizia fresca fresca risulta che sta spostandosi nella Procura di Terni. Non è certo una bella notizia visto che a Terni avevamo ottenuto un po’ di giustizia. Speriamo che non faccia casino anche là. Certo sarà uno spasso per quelle forze di Polizia che lo avevano conosciuto per via del nostro caso! Ricordo che invece quello di Firenze è stato buttato fuori dall’ordine (forse era venuto a sapere troppo dopo aver gestito il nostro caso).

 

 

I passi svolti da MATTEO E GIOVANNA, qui  elencati, sono stati molti. Ma nonostante questa fervente attività, le autorità hanno giocato a ping pong con la vita di MATTEO E GIOVANNA e con i diritti fondamentali dell’uomo. Si sono limitati in genere a spedirli da un posto all’altro senza mai risolvere il problema causando un peggioramento continuo della situazione. Tra i vari motivi esplicati dalle autorità coinvolte vi è  “la mancanza di competenza”, il “regolamento”, “la legge”, “la non residenza”… Ma in realtà la storia di MATTEO E GIOVANNA mostra come molte autorità  e/o associazione e/o volontari che operano nel sociale non conoscono appieno né il regolamento né la legge, e posti davanti agli articoli di legge e mostrato loro la via da seguire hanno evitato comunque di seguirla, denotando dunque una estrema volontà a non intervenire!

Di fatto MATTEO E GIOVANNA sono stati lasciati soli, senza assistenza sociale e sanitaria e isolati dalla società civile. Non vi è nessuna legge in Italia che stabilisce che un cittadino debba essere lasciato a se stesso, eppure molti si continuano a nascondere dietro giri di “burocrazia”, senza che nessun potere tra quelli invocati faccia nulla. Servizi Sociali, Sindaci, Medici, Religiosi, Carabinieri, Polizia di Stato, Magistrati sono tutti elementi di una CittaDeiDivertimenti* che dimostra ottusità e prevaricazione sui più deboli. Una CittaDeiDivertimenti* molto diversa da quello che vuol far sembrare, dove alcuni poteri sanno evidentemente dirigere le autorità a proprio uso e consumo. Una CittaDeiDivertimenti* fuorilegge che non rispetta nemmeno i diritti fondamentali degli esseri umani. Una CittaDeiDivertimenti* che di fatto ha torturato due cittadini Italiani.

 

 

Indice



[1] Fonte: i quotidiani riportano varie notizie riguardante CittaDeiDivertimenti* ai vertici in Italia per numero di reati.

[2] I soliti Albanesi: MATTEO E GIOVANNA se li ritrovano dappertutto!

[3] Questo vento impalpabile si è materializzato nel documento scritto dalla polizia in agosto 2010.

[4] Scrissero a Città di Castello perché tali carabinieri conoscevano già la situazione: spiegarla ad altre forze dell’ordine locali sarebbe stato inopportuno (con il rischio di trovare qualche colluso) e molto difficile vista la vastità dell’argomento.

[5] Tale denominazione deriva dal fatto che poteva essere paragonato ad uno screening medico sulla situazione, e come screening medico avrebbe dato l’opportunità alle forze dell’ordine di operare nella giusta via…

[6] Una donna fece tanto baccanale per mandare via i due perché voleva la stanza da loro occupata per i suoi affari,  fino ad andare a chiedere informazioni ad un prete della vicina cittadina. Probabilmente riuscirono a  trovare i nomi attraverso i dati dei Centri di Ascolto…

[7] Uno di questi documenti sarà fatto avere nel 2012 ai Carabinieri di Pampas*, e a fine 2012 alla Polizia della Questura di CittaDeiDivertimenti*

[8] I Carabinieri di Grilleros* sembravano non sapere nulla della loro vicenda e nemmeno sembravano conoscere i nomi di MATTEO E GIOVANNA, evidentemente non erano stati informati della presenza di MATTEO E GIOVANNA nel loro territorio né dai CC di Pampas* né dai CC di CITTÀ DI CASTELLO.  Sulle prime i CC trattarono MATTEO E GIOVANNA come fossero dei “clandestini”…

[9] Non vi sarà nessuna apertura e/o dialogo. Il Sindaco faceva anche l’avvocato e conosceva molti ambienti…

[10] Così come evidenziato dall’avvocato

[11] Questo fatto la dice lunga di come funzionano le cose in questo territorio. Alcune persone agiscono in maniera fuorilegge con la sicurezza che non saranno puniti…

[12] Non vi sarà nessuna accusa precisa, nessun fatto circostanziato e non verrà detto nessun nome di quelli che hanno fatto tali accuse. Risultava impossibile difendersi. Non fu fatto nessun avvertimento come si fa in questi casi (dal Questore). Insomma saltarono tutte le procedure!

[13] G. stava per rientrare e non si trovò nessuno ad aspettarlo. MATTEO E GIOVANNA erano senza telefono per chiamarsi reciprocamente. G. non aveva la chiave dell’appartamento, mentre a M. gli fu sottratta dalla Polizia. Dunque nessuno dei due poté tornare. Fu una violenza indicibile operata contro due persone che non si potevano difendere.

[14] Vedere il foglio di Via, uno degli ultimi punti

[15] Probabilmente non era vero.

[16] A titolo di prova si possono mostrare le ricevute delle numerose lettere inviate

[17] A titolo di prova vi è il carteggio delle comunicazioni

[18] Qui si può solo mostrare le ricevute delle lettere inviate ai giornali, mentre il fatto che nulla è stato pubblicato lo si può appurare dalle pagine apparse nei giornali stessi durante il periodo successivo.