Cronologia dei fatti e documenti inviati

  
Maggio 2004
Ci rechiamo dai carabinieri del paese dove avevamo l'attività per segnalare delle minacce che avevamo ricevuto da un nostro Cliente. Tentiamo anche di accennare altri problemi avuti con altre persone, ma con scarso risultato.

05/10/2004
La situazione peggiora.
Ci rechiamo al  Comando Stazione dei carabinieri per chiedere aiuto. Abbiamo un documento di varie pagine con delle nostre testimonianze scritte.
A colloquio con due carabinieri, uno di questi ci fa firmare il documento che avevamo preparato in tutte le pagine e lo trattiene. Ci consiglia di spedirlo alla Procura della Repubblica della Provincia di competenza e ci spiega come fare. L'altro carabiniere ci consiglia di fuggire in Germania per rifarci una vita, ma per lui non figurano reati in quello che abbiamo scritto. Probabilmente questo documento è stato spedito dal carabiniere direttamente a Roma, ma non nè siamo sicuri. Se così fosse è stato l'unico documento pervenuto a Roma,  mentre i nostri inviati successivamente sono stati smarriti.


03/11/2004
Invio del primo documento in Procura e al Presidente della Repubblica
.
Ecco l'inizio del primo documento inviato al Presidente della Repubblica:

Egregio Signor Presidente della Repubblica

Chi vi scrive è una famiglia formata da 
..omissis.. nato a ..omissis..  il ..omissis.., e ..omissis.. nata a ..omissis.., il ..omissis.., attualmente residenti nella provincia di ..omissis...

In qualità di cittadini Italiani e di famiglia chiediamo un intervento da parte dello Stato, a tutela dei nostri diritti, secondo i principi della Costituzione Italiana.

In mezzo alle nostre difficoltà, ci siamo ricordati di quand’eravamo bambini e frequentavamo le scuole elementari: là ci impartirono i primi insegnamenti sulle basi della Costituzione, dei diritti dei cittadini e della figura del Presidente della Repubblica, Capo dello Stato. Così ci siamo fatti coraggio a scrivere questo documento, armati di quella giovane fiducia, per chiedere aiuto.


Descrizione in  generale della situazione per la quale chiediamo aiuto
 ..omissis..
Fino ad oggi abbiamo tentato in tutte le maniere di vivere degnamente, tuttavia questa continua lotta ci ha stremato sia dal punto di vista personale che dal punto di vista economico.
Ci sentiamo inoltre in pericolo.







30/12/2004
Invio del secondo documento in Procura e al Presidente della Repubblica


26/01/2005
Invio di un'ulteriore richiesta di intervento al Presidente della Repubblica con in allegato il documento inviato il 30 dicembre, per il quale non era arrivato l'avviso di ricevimento.

28/02/2005
Inviamo una denuncia per violazione di domicilio. Pensiamo che questa volta qualcuno si scomodi. La denuncia è inviata alla procura di Roma e  per aggiornamento della pratica al Presidente della Repubblica.

Ad inizio di Marzo decidiamo di andare a Roma a constatare di persona cosa sia successo ai nostri documenti. Speriamo di poter parlare con qualcuno.
A Roma verifichiamo che le raccomandate inviate non risultano registrate. Solamente il primo esposto risulta registrato, delle altre non vi è traccia. Scopriamo solo in seguito che forse nemmeno la prima è arrivata: il documento è stato inviato direttamente dai carabinieri.
Parliamo anche con un maresciallo di Roma, ma prima di recarci in procura e di scoprire il problema della documentazione che non risulta. Il maresciallo ci aveva confermato la correttezza della nostra procedura e che dovevamo attendere, poichè la Procura ci avrebbe chiamato.

7 Marzo  2005
Inviamo una seconda richiesta di aiuto a Strasburgo (Francia) alla corte per i diritti umani.


10/03/2005
Invio di un nuovo documento riepilogativo alla Procura e  al Presidente. Spediamo anche una lettera prioritaria ad alcune personalità del governo e alla segretaria personale del Presidente.

Ecco  una parte del testo della lettera:

... "Pur avendo richiesto ripetutamente aiuto alle autorità dello Stato tramite raccomandate spedite al Presidente della Repubblica e alla Procura della Repubblica di Roma, non abbiamo avuto nessun riscontro. Così  dal 3 al 5 Marzo siamo venuti a Roma per capire che fine hanno fatto le nostre richieste di aiuto inviate al Presidente della Repubblica Ciampi e alla Procura della Repubblica di Roma, e per tentare di parlare con qualche responsabile o funzionario. Siamo partiti  disperatamente, dopo il tacere perentorio dell’autorità alle nostre richieste.
Abbiamo cosi scoperto che alcuni documenti da noi spediti tramite raccomandata sono spariti .
 ..omissis..
Rispediamo così sia al Presidente della Repubblica Ciampi, sia alla procura della Repubblica di Roma l’intero pacco di documentazione già inviata nei mesi scorsi, unitamente ad alcune nuove  dichiarazioni.
Vi chiediamo per Misericordia che qualcuno si interessi al nostro caso e legga tutta la documentazione che abbiamo scritto.
Ci scusiamo per il disturbo,
Cordiali saluti."




19/03/2005
Spediamo un nuovo documento alla Procura e al Presidente della Repubblica.
Il documento riporta 4 esposti ed in particolare nel primo di questi vi è la testimonianza relativa ad un grave episodio di violazione di privacy a nostro danno. Inviamo questo documento a pochi giorni dal fatto. Temiamo la persona che si è presentata sotto casa.



23/03/2005
Al 23 di Marzo spediamo un documento a varie procure, sperando che almeno una di queste intervenga.
-    Procura della Repubblica di Parma
-    Procura della Repubblica di Brescia
-    Procura della Repubblica di Urbino
-    Procura della Repubblica di Pisa
-    Procura della Repubblica di Bologna
-    Procura della Repubblica di Roma P.le Clodio
-    Al Prefetto di Prima Classe



Ecco alcune parti del testo della lettera spedita:

.
.."Il giorno 05 Ottobre 2004 ci siamo recati dai carabinieri di ..omissis.. alla richiesta di  un aiuto concreto.
Un carabiniere ci ha consigliato di spedire il fascicolo ad un paio di Procure in Veneto, perché vi erano gli estremi per aprire un’indagine.
Successivamente abbiamo reputato, per la delicatezza degli argomenti trattati e per evitare imbarazzo, di spedire il tutto a Roma, e lasciare decidere appunto a Roma su come procedere, anche perché i fatti narrati coinvolgono le competenze territoriali di più procure, senza però perdere la visione d’insieme dell’intera faccenda.
Abbiamo dunque inviato una raccomandata alla Procura della Repubblica di  Roma di piazzale Clodio  il 03 Novembre 2004, ed il giorno successivo una sostanzialmente identica al Presidente della Repubblica Ciampi.
Chiedevamo anche un aiuto urgente, indipendentemente dalle indagini che potevano scaturire dai nostri esposti.
Eravamo in una situazione disperata, senza soldi per mangiare, testimoni nostro malgrado di abusi di varia natura su minori, satanismo, ed altre situazioni esposte in dettaglio nel documento inviato.
Avevamo tagliato i rapporti con le nostre famiglie di origine perché erano invischiate in una specie di mafia. Tuttavia le famiglie non ci avevano lasciato in pace, ed avevano aperto una vera e propria caccia per rintracciarci. Pur sembrando delle famiglie apparentemente normali, avevano dei contatti con molte persone, anche di classi sociali diverse, e tramite queste persone riuscivano ad avere dei dati pure coperti da privacy.
Non conosciamo i tempi della giustizia,  ma si spera che almeno una delle due parti interpellate, Procura di Roma e Quirinale, si sarebbe fatta viva.
Non ricevendo alcun contatto, da nessuna autorità, il 30/12/2004 spediamo un  altro esposto molto corposo
1.    chiedendo nuovamente aiuto,
2.    chiedendo all’autorità che verifichi cosa sia successo presso la sede ..omissis... ..omissis.. era stata compiuta una violazione di domicilio. 

ed ancora:

.."La causa dei nostri problemi, di vita e di sopravvivenza, è spiegata nei vari esposti: in sostanza, non riusciamo a compiere più alcuna operazione normale, senza incappare in 100 problemi, senza che le pratiche spariscano, " ..


ed ancora:


.."Alla data di oggi 23 Marzo 2005 nessuno si è preoccupato di aiutarci, nemmeno una telefonata.
Ci è venuto il dubbio che i nostri documenti siano cestinati automaticamente o che vengano ripetutamente persi. Forse qualcuno non gradisce tali esposti.
Così abbiamo pensato che qualunque documento inviato sarebbe stato inutile, visti i risultati: è dai primi di novembre ’04 che sia Quirinale che Procura hanno ricevuto il primo esposto, con richiesta di aiuto concreto, indipendentemente da ogni indagine.
 
Che cosa fare allora? Ci è venuta l’idea di scrivere ad un’altra procura, sperando che qualcuno risponda concretamente, possibilmente prima di trovarci morti stecchiti o completamente rimbambiti.




Dopo 12 Aprile
Scriviamo un esposto, ecco una parte del testo:


."Gli ultimi fatti descritti comprovano l’impossibilità, da parte nostra, di poter agire tramite i normali organi di giustizia locali, e secondo i principi della Costituzione Italiana. Infatti varie istituzioni locali,  ..omissis.. sono disturbati dalle interferenze di un potere invisibile che non gradisce le nostre testimonianze. Come spiegare infatti il susseguirsi di tutti gli eventi che vi abbiamo descritto?
 ..omissis.. Per noi era chiaro fin dal principio questo problema, ed era per questo che avevamo chiesto aiuto direttamente a Roma ed allo Stato Italiano. "




19 Aprile 2005
Torniamo a Roma per controllare lo stato dei nostri documenti. Scopriamo che continuano a mancare i  documenti inviati. L'impiegato ci comunica che la registrazione avviene normalmente entro 15 giorni dal ricevimento, dunque ci dovrebbero essere almeno quelli spediti fino a Marzo.
Decidiamo di consegnare il riepilogo di tutti i documenti direttamente all'ufficio primi atti.
Consegnamo in Procura a piazzale Clodio due documenti in duplice copia. Il primo documento viene protocollato con data  19 Aprile ed è di 88 pagine fronte-retro. Il secondo documento è protocollato sempre con data 19 Aprile con un'altro numero ed è di 52 pagine fronte-retro. Ci viene restituita una copia timbrata di entrambi i documenti. (Speriamo che questi documenti siano stati inoltrati, perchè vicini all'orario di chiusura, erano stati posti sopra il tavolo).




5 Maggio 2005
Ritorniamo a scrivere alla Procura della Repubblica di Roma.
Riportiamo nuovi fatti emersi dal 25 di Marzo fino al 5 di Maggio. In particolare descriviamo alcune anomalie delle istituzioni.
L'avvocato stesso ci consiglierà più tardi di allontanarci dal luogo.
Questa volta dopo le nostre testimonianze aggiungiamo nell'esposto  anche delle nostre considerazioni personali.



7 Maggio 2005
Decidiamo di denunciare lo smarrimento di documenti inviati in Procura a Roma. I carabinieri locali non ci avevano permesso di presentare tale denuncia. Ci rechiamo così al comando stazione dei carabinieri di un'altra città e precisamente dove ci eravamo recati il 5 di Ottobre.  Non riusciamo più a trovare il carabiniere che ci aveva consigliato di inviare gli esposti. Tentiamo di convincere la stazione ad accettare la denuncia, ma non ne vogliono sapere, rimandandoci ai carabinieri di competenza. Ovviamente avendo già tentato da quest'ultimi decidiamo di percorrere un'altra strada e facciamo la denuncia direttamente alla Procura di Milano di via Freguglia.
A Milano spediamo inizialmente un Fax seguito da una lettera e giorni dopo spediamo una copia di  tutti i documenti che erano spariti a Roma.

Ecco un'estratto del testo della primo documento inviato a Milano:

Spettabile Procura
Premesso che
..omissis.. e ..omissis.. hanno inviato alcuni esposti e denuncie  da novembre 2004 e, depositato il 19 di Aprile presso l’ufficio primi Atti della Procura di Roma di piazzale Clodio, due esposti rispettivamente nr ..omissis.. di 88 pagine e nr ..omissis.. di 52 pagine.
Il giorno 05 Maggio 2005 ci siamo recati  dai carabinieri  di 
..omissis.. per chiedere un aiuto relativo all’intricata situazione e un consiglio di come procedere. Da tale incontro sono emersi ulteriori fatti che sono da noi reputati molto importanti e che riportiamo in questo documento.

Si chiede
Un intervento urgente perché ci sentiamo in pericolo di vita.
 ..omissis..
Si chiede di verificare i fatti e le testimonianze da noi riportati.






18 Giugno 2005
.. Decidiamo di chiedere aiuto ad un altra Procura. Spieghiamo inoltre che ci siamo allontanati da casa per questioni si sicurezza e invitiamo a contattarci tramite email o fax.

Ecco un'estratto del testo del documento inviato alla Procura in questione:

Si chiede

Un intervento dell’autorità a tutela della nostra famiglia, dei cittadini di 
..omissis.. e dello Stato.
Chiediamo una particolare protezione, in quanto ipotizziamo di essere vittime di un potere “invisibile” simile alla mafia che riesce ad influenzare alcune istituzioni a danno dello Stato.
Le risposte a qualunque nostra documentazione e richiesta è il silenzio: questo silenzio è conseguenza di questo potere,
 ..omissis...
Questa sorta di mafia, sebbene sia in apparenza invisibile, mostra comunque i suoi frutti e le sue azioni. La nostra vita e le vicende testimoniate negli esposti sono profondamente segnate da questo potere, dal quale non sappiamo più come difenderci.

Le nostre testimonianze, come pure l’evolversi della situazione, dallo smarrimento dei documenti inviati ai fatti accaduti dopo l’invio del primo esposto, sono tutte descritte nel flusso di lettere: sono raccomandate inviate in Procura e riassunte in quattro “riepiloghi”, ed allegate a questo documento.





9 Settembre  2005
pubblichiamo la  lettera aperta al presidente della Repubblica ed il contenuto di questa parte del sito relativa alla giustizia.
Inviamo la lettera ad alcune testate giornalistiche nazionali rendendoci disponibili per ulteriori informazioni.
click qui per visualizzare la lettera.


23 Settembre  2005
A tutt'oggi non abbiamo ricevuto nessuna risposta alle nostre richieste di aiuto.


26 Settembre  2005
Decidiamo di pubblicare su questo sito, nella parte dedicata alle opinioni,  alcuni articoli  , scritti "dietro le quinte" dei nostri reportages sugli estensi, sul Santuario e sulla Giustizia.




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