FRANCO VITTADINI (1884-1948)

 

 

Studiò al Conservatorio Verdi di Milano, ove fu allievo di Ferroni, Galli e Pozzoli. Si dedicò subito alla composizione sacra con una prima messa in onore di S. Siro, patrono della diocesi di Pavia, passando poi, già con sicura padronanza dell'arte, al Teatro lirico. Più tardi accettò la direzione dell'Istituto Musicale di Pavia, dove, per ben cinque lustri, prodigò le sue cure di direttore appassionato e di prezioso insegnante, meritandosi la devozione degli allievi e l'ammirazione dei pubblico.


Alle scene donò le opere: Mare di Tiberiade, Anima allegra, Sagredo, Caracciolo, Fiammetta e l'avaro; e, inoltre, le fortunate azioni coreografiche: Vecchia Milano, Fior di Sole e La Taglioni, composte su richiesta dei Teatro alla Scala. Ma il Maestro si affermò anche, con pari successo e maggior popolarità, nel campo della musica sacra, perché il suo naturale ingegno e la sua nobile ispirazione religiosa ebbero modo di affermarvisi con delle prerogative tutte sue personali. Se, quindi, con la sua scomparsa Pavia perse un Figlio glorioso e il Teatro un celebrato Autore, la Chiesa perse un musicista davvero prediletto.


Non è frequente il caso d'un compositore di musica sacra, che abbia famigliarità coi teatro lirico e si acquisti buona fama con opere d'alto valore artistico. La cosa, dei resto, si spiega benissimo e può, in un certo senso, ritenersi provvidenziale. Ben diverse sono le esigenze della musica liturgica da quelle della musica di teatro; lo spirito ne è così profondamente dissimile, da richiedere particolari temperamenti e specialissime disposizioni d'animo. Non è facile passare dall'uno all'altro genere con uguale successo e, soprattutto, con pari efficacia. Sappiamo, ad esempio, quale valore attribuire alla musica religiosa di Rossini e di Verdi! Non si vuoi dire, con questo, che il maestro Vittadini costituisca una straordinaria eccezione a una norma quasi costante, ma è un fatto reale che il nostro musicista ha saputo così ben armonizzare, nel suo temperamento d'artista, il carattere della musica liturgica con quello della musica da teatro, che non è agevole poter dire in quale dei due generi egli si è mostrato più eccellente.


I suoi capolavori di genere oratoriale sono, indubbiamente, Il Natale di Gesù e L'Agonia dei Redentore, entrambi per soli, coro e orchestra. Due spartiti di eccezionale valore, che hanno avuto esecuzioni memorabili in Italia e all'Estero.
Vittadini ricevette un'educazione musicale veramente solida; tale da poter conferire anche alle composizioni per uso liturgico un'impostazione e uno spirito pienamente conformi alle norme stabilite dalla Chiesa per la musica sacra, mentre il forte e spiccato temperamento lirico gli donava un afflato d'ispirazione che, pur nei limiti della prassi liturgica, dava alle sue Messe quel carattere melodioso così gustato e preferito dal popolo.


Le Messe (una ventina) riguardano tutti i complessi vocali, dal coro unisono alle quattro voci ineguali e miste.
Le Messe del Vittadini sono disegnate, per così dire, con l'impegno dell'armonista evoluto e concettoso, mentre tutta la finezza dell'espressione aderisce in pieno e saldamente al contenuto del testo. C'è in tutte un'austera severità che indubbiamente è frutto d'uno studio profondo della classica polifonia e, nel contempo, segno d'una individualità musicale, dignitosa e sincera, tutta propria dei Maestro.


Un altro genere, che Franco Vittadini trattò con signorile eleganza, con efficacia sicura, con tutti gli effetti riservati al re degli strumenti, è quello della musica per organo. Ha composto molti pezzi. Citiamo Hora mystica, Dodici pezzi, Suite originale, Suite contemplativa, Quadretti Francescani e altre composizioni isolate.


Vittadini, come ogni Grande, ha uno stile! E questo suo stile, derivante da una profonda ispirazione e da una tecnica particolare, si sente e si afferma anche nella sua musica sacra con dei tratti veramente inconfondibili. C'è del nuovo, insomma, e par di trovarvi un'originalità che non si sa bene donde derivi: forse da una magica combinazione di ritmi, propria della sua stilistica, forse dalle variazioni armonico-contrappuntistiche, trattate da grande maestro, forse da una sempre più profonda compenetrazione delle arcane bellezze riposte nel testo liturgico.
A conclusione di questi brevi cenni commemorativi - assai misera cosa nel confronto dei grandi meriti - piace riportare l'epigrafe con la quale la Cattedrale di Pavia (il 2 dicembre 1948) accoglieva la Salma dei grande Musicista:

L'ITALIA TUTTA
È IN LUTTO PER LA SCOMPARSA DI
FRANCO VITTADINI
IMMORTALE SIGNORE DELL'ARMONIA
MA PAVIA PIÙ ACCORATA
PIANGE IL FIGLIO GLORIOSO
E GLI TRIBUTA FUNEBRI ONORANZE
IN QUESTO TEMPIO
DOVE LA SUA ARTE
RIFULSE INSUPERATA.

Gualberto Cornara
da "Il Ticino" (1978)

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Le opere di Franco Vittadini

Opere teatrali

Anima allegra (Roma, Teatro Costanzi, 1921)
Nazareth (Montecarlo, 1925)
La Sagredo (Milano, Teatro alla Scala, 1930)
Caracciolo (Roma, Teatro Reale dell'Opera, 1938)
Fiammetta e l'avaro (Brescia, Teatro Grande, 1951)
Il mare di Tiberiade (non rappresentata)
Sirenetta (non rappresentata)


Balletti

Vecchia Milano (Milano, Teatro alla Scala, 1928)
La dama galante (Venezia, 1929)
Fiordisole (Milano, Teatro alla Scala, 1935)
Tutù sotto il cigliegio (Milano, Teatro alla Scala, 1942)
La Taglioni (Milano, Teatro Lirico, 1945)


Musica sacra

17 Messe, fra cui: Messa di San Siro (1909), Missa Jubilans (1925), Messa Cristo Re (1939), Missa "Tu es Petrus" (1941), Missa Tabernaculum Altissimi (1948)

Oratori e cantate, fra cui: Il Natale di Gesù, trittico pastorale (Bari, 1933), L'agonia del Redentore (1910, revisione 1933).

50 mottetti, fra cui: Ecce Sacerdos Magnus, Quem vedistis pastores, Ecce panis Angelorum, Requiem (mottetto solenne)


Composizioni sinfoniche

Armonie della notte (1923)
Due serie di Paesaggi musicali (1926 e 1929)
L'ora vespertina (1932)
Poemetto romantico (1938)
Quadretti francescani per coro e orchestra (1939)


Musica da camera

Varie composizioni da camera e per pianoforte, fra cui: Elegia per flauto e pianoforte


Brani per organo
I brani più celebri: Hora mystica, Suite contemplativa, Suite originale


Liriche sacre e profane
Fra queste: Ave del cielo, Hodie Christus natus est

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Bibliografia

A. Baratti, Vita del musicista Franco Vittadini, Milano, Gastaldi, 1955.


P. Bergamaschi (a cura di), Franco Vittadini (1884-1948) : catalogo delle opere, con un scritto di Guido Farina, Pavia, Comune di Pavia, Assessorato alla Cultura, Civico Istituto Musicale F. Vittadini, 1990.


P. Bergamaschi, M.J. Zanivolti, C. Leanti (a cura di), Franco Vittadini (1884-1948): realizzato dagli alunni: Luca Alberizzi... e altri, Pavia, edito a cura degli autori, 1999.


G. Farina, Ricordo di Franco Vittadini, in "Musica Sacra", 1958.


U. Nastrucci, G. Zaffignani, Vittadini inedito : studi e documenti nel 50. della scomparsa, Varzi, Guardamagna, 1999.


G. Zaffignani, Cronistoria del civico istituto musicale, 1867-1948: nel centenario della nascita di Franco Vittadini, Pavia, s.t., 1984.


Celebrazione del maestro Franco Vittadini : 12-13 novembre 1949, Teatro civico Fraschini, Pavia, edito a cura dell'Ente lirico pavese, 1949.


Un secolo di vita del Civico Istituto Musicale Franco Vittadini : consensi, saggi, scritti vari e sguardo storico delle attivita musicali in Pavia, Pavia, Comune di Pavia, 1967.


Voce "Vittadini", in Dizionario enciclopedico universale della musica e dei musicisti, diretto da A. Basso, 16 voll., Torino, U.T.E.T., 1983-99, Le biografie, vol. VIII, pp. 270-71.