REPERTORIO POPOLARE

ABIDE WITH ME - "Rimanete con me" è un cristiano inno scritto da scozzese anglicano Francis Henry Lyte . Lo scrisse nel 1847 mentre stava morendo da tubercolosi , è sopravvissuto solo un ulteriore tre settimane dopo il suo completamento. L'inno è una preghiera a Dio di rimanere presente con il diffusore per tutta la vita, attraverso prove, e attraverso la morte.
" Resta con me, la sera scende in fretta, Le ombre si incupiscono, Signore resta con me
Quando gli altri falliscono e la tranquillità se ne va, Aiuto dei disperati, O resta con me
Non temo nemico, con Te al mio fianco, Le colline non hanno peso e le lacrime amarezza
Dov’è il pungiglione della morte, seppellisci, quella vittoria, Trionfo ancora se Tu resti con me"

NEWS ADIEMUS ( Karl Jenkins ) - Adiemus: Songs of Sanctuary (1995). E' il primo album del compositore gallese Karl Jenkins. L'album ha raggiunto la seconda posizione in Finlandia e la quinta in Francia ed ha venduto 1.5 milioni di copie in tutto il mondo. L'album fa parte del progetto Adiemus, volto a proporre musica moderna utilizzando strumenti della musica classica. Tutte le canzoni sono state scritte da Karl Jenkins.
L'idea principale era di creare una canzone moderna usando forme classiche, come rondò e ternario. I testi stessi non hanno significato. Le voci sono semplicemente utilizzate come un altro strumento per fare musica e non trasmettere alcun messaggio. La canzone, scritta in re minore, è un mix di melodie africane e tribali. (proposta di studio dal settembre 2018 )

A DIOSA ( Non potho reposare ) - ( da maggio 2019 )
Questo brano identifica la cultura popolare sarda ed è stato scritto nel 1920 dal compositore, direttore di banda e flautista Giuseppe Rachel (Cagliari, 1858 – Nuoro, 1937) : musicista sardo proveniente da ambienti colti ma interessato delle tradizioni musicali della sua terra.
Il brano è scritto col tempo di valzer inglese ,il testo è dell'omonima poesia, scritta dell'avvocato sarulese Salvatore Sini nel 1915.

ALMA LLANERA ( leggi: alma ianera) - musica di Pedro Elias Gutierrez - parole di RAFAL BOLIVAR CORONADO . PEDRO ELIAS GUTIERREZ: nacque a La Guaira il 14 marzo del 1870, morì il 31 maggio 1954. Gran musicista e autore di molte canzoni . Fu direttore della banda di Caracas dal 1903 al 1946. Conobbe lo scrittore e poeta RAFAL BOLIVAR CORONADO (1884-1924) che gli scrisse le parole del musical “ alma llanera” rappresentato a Caracas nel 1914. Curiosamente molti testi non riportano il nome del paroliere, ciò è dovuto probabilmente al fatto che egli ebbe purtroppo qualche problema con la critica letteraria dell'epoca e fu costretto a pubblicare usando pseudonimi. Alma Llanera significa "anima della pianura " . E' la pianura di LOS LLANOS, vasta regione di savana erbosa, spesso soggette a inondazioni durante la stagione delle piogge, che si estende nella regione dell' ARAUCA fra Colombia e Venezuela. L'allevamento è la principale attività economica di queste terre scarsamente popolate. Nelle fattorie, che coprono vastissime estensioni , il bestiame si aggira libero di pascolo in pascolo. I cowboys dei llanos allevano capi di bestiame che vengono radunati per poi essere condotti ai rodei e venduti.<<Sono nato in questa Arauca vibrante, sono fratello all'airone, alle rose ,al sole... sono stato cullato da Diana con la brezza nel palmeto.....ed è per questo che ho l'anima squisita come il cristallo, che amo, piango, canto , suono con passione....e adorno il crine rubino del mio puledro" >>..I cantanti nella versione originale sono accompagnati dagli strumenti latini tradizionali che in questa versione vengono imitati dal coro download : Alma Lanera ( versione kar)

AMICI MIEI - INNO DI LODE (dal febbraio 2017 )

ARIA DAL MUCRUN - Angelo Rondon. Il Mucrone è una delle nostre montagne biellesi e domina il famoso Santuario di Oropa.
E' la cronaca di una giornata trascorsa salendo il Mucrone...si colgono le emozioni nel salire in cima, nel guardare poi dall'alto la città e nel ridiscendere a valle alla sera , sempre con quell'aria "sutila", frizzante che " vien dal Mucrun".......mentre da lontano le campane accompagnano il cammino con una dolce Ave Maria scandita da un bellissimo assolo di tenore...

BENIA CALASTORIA - Parole e musica di Bepi De Marzi- Dopo anni di vita dura, il vecchio Beniamino torna alla sua valle, ma non la riconosce più, tanto è cambiata; e nessuno più si ricorda di lui. E pensare che l'avevano chiamato Beniamino Dalla Bella Storia. << tornà, son tornà, son tornà per sempre nella valle dove gera me popà...vardè la valle, vardè le montagne dove gera le contrà >> :un richiamo alle proprie radici, quelle radici che comunque ti lasciano dentro sempre la voglia di tornare, il desiderio di ritrovare la terra della propria famiglia, nella valle dove ci sono i luoghi della memoria.

BELLE ROSE DU PRINTEMPS - ELABORAZIONE DI F. MORETTI - l'antico canto popolare valdostano di derivazione trovadorica è stato rielaborato nella presente armonizzazione per il film "Italia K.2". E’ risultato denso di pathos e aderente allo spirito della gente di montagna, fa parte del repertorio del Coro della S.A.T: una dolce melodia, un'intensa espressione d'amore...quasi sussurrata ...mentre il profumo delle rose inebria l'aria di primavera. E' un gentile omaggio alla bellezza d'una graziosa pastorella, incontrata col suo gregge laggiù, ai margini di un bosco.

BLUE MOON ( PALLIDA LUNA) :1914 :Traditional americano di Lorenz Hart & Richard Rodgers, coppia di autori di molti brani famosissimi (tra cui, anche My Funny Valentine). Colonna sonora di un famoso musical a Brodway.<<Pallida luna ..perchè sei tanto triste? cos'è che non risplende per me?>>E' la luna che riesce vedere nei cuori la delusione d'amore..questo grande dolore.

CAREZZE - parole e musica di Marco Maiero direttore del coro d'autore "Vôs de mont". (studio da marzo 2017 , in concerto da maggio 2019)

CORTESANI - Bepi De Marzi: La contrada del silenzio: Cortesani piccola contrada deve lasciare il posto ad una strada, ma la gente si ribella. La prima strofa parla del dolore, l’abbandono, la malinconia; la seconda strofa si apre alla speranza.

E CANTERA' - parole e musica di Bepi De Marzi<<"e canterà, canterà più alto della stelle...e suonerà...con l'arpa della luna..e suonerà ....la cetra all'infinito">> In questa melodia musica e poesia si fondono e le note sembra che salgano verso il cielo. E' la magia del canto e del suono, è l'armonia dell'universo che attraverso dolci vibrazioni scende nei cuori di chi sa ascoltarla.

ERA SERA - arm Pietropoli (da maggio 2016)

EL GRILLO E' UN BUON CANTORE - frottola a quattro voci miste: musica di Giosquino d'Ascanio (Josquin Desprès : Beaurevoir, Piccardia, 1440 - Condé-sur-l'Escaut, 1521) Compositore franco-fiammingo.
È uno dei principali compositori del periodo. Grazie a lui la musica raggiunse, nel Rinascimento, l'importanza delle altre arti. Comprese che la musica poteva valorizzare il testo poetico. Superò la tradizionale separazione tra produzione sacra e profana immettendo nella prima i caratteri espressivi della chanson. Le messe seguono generalmente lo schema tradizionale mentre i mottetti e le chansons presentano caratteri di autentica originalità.. La frottola è una delle forme musicali polifoniche più diffuse in Italia tra la fine del ‘400 e l’inizio del ‘500 : si tratta di una composizione di argomento profano, di carattere allegro e popolaresco; il testo si riferisce ad argomenti amorosi , frivoli e spensierati. Dalla più importante raccolta di frottole pubblicata a Venezia da Ottaviano Petrucci .

DAUR SAN PIERI di MARCO MAIERO , direttore del coro d'autore "Vôs de mont" . Canto friulano, ispirato alla dolcezza d'un paesaggio collinare, che suggerisce al musicista-poeta visioni fantasiose. E' un succedersi di emozioni e sogni che portano al bene e che, mutevoli come i colori e i suoni dell'estate, si spengono nella culla dell'autunno.[in repertorio da novembre 2014]

DOVE TE VETT , O MARIETTINA - Canto popolare Lombardo:<<Dove te vett, o Mariettina?>>..un timido approccio...ma Mariettina non ha tempo e deve andare a lavorare, << a lavorare in campagnola >>..e non importa se si alza la rugiada, come premurosamente le fa notare il corteggiatore: << lo scossarin l'ò già bagnato, stamattina in mezz' al prà.....>>

DORMONO LE ROSE - Bepi de Marzi - [ in repertorio da febbrao 2009 ] . Non so perchè è stato scritto questo brano ermetico. So che leggendo il testo si vive la "Poesia" , quella poesia che descrive un particolare momento della vita sospeso fra memoria e canto.
"Dormono le rose", mentre il ricordo dei giorni innamorati sono evocati da un suono, un suono che non deve fermarsi per poter poi ritornare , come eco di conforto, al cuore che piange.

I'M GONNA SING ( traditional spirituals) - in repertorio dal 2015 .
I'm Gonna Sing When the Spirit Says Sing : "sto andando a cantare quando lo spirito dice : Canta"
Una gioiosa resa dello spirituale afro-americano appropriata per culto, festival e concerti.
La seconda sezione è interamente martellante e piena di energia: le voci brillano in questa presentazione energetica esaltando i ritmi vivaci e l'accompagnamento emozionante.

LA LEGGENDA DELLA GRIGNA . testo di Luigi Santucci e musica di Vincenzo Carniel . Dal repertorio popolare; una tragica storia narra la nascita dei Monti della Grigna situati ad est del Lago di Como.

LA BERGERA - canto popolare piemontese [ in repertorio da settembre 2007 ]

LA MONTANARA - versi di T. Ortelli, musica di T.Ortelli e L. Pigarelli. Dal canzoniere di una delle più famose corali alpine italiane, la S.A.T. di Trento.Un brano che tutti quanti ben conosciamo.

LE ROI RENAUD - elaborazione di Paolo Bon -(da giugno 2012) Canto provenzale del cinquecento - Questo antico canto processionale è tramandato in innumerevoli versioni (circa una sessantina); l'elaborazione mantiene l'antica struttura del periodo tipica delle ballate popolari.
L'origine della ballata è notevolmente complessa: essa sembra essere nata da un nucleo originale del XIII secolo che racconta il ritorno del conte Renaud, impiantatosi poi su una canzone del XVI secolo, Le "comte Redor", derivata da una leggenda scandinava assai diffusa in tutta Europa, la quale ha dato origine a numerosi testi nelle diverse Balladries di tutti i paesi. Narra del ritorno dalla guerra del conte Rinaldo : la madre dalla torre lo vede arrivare con le viscere in mano. La sua sposa sta per partorire ma lui, ormai allo stremo, non riesce a rallegrarsi e chiede un letto di morte così basso che la sua sposa non intenda. Ma la sposa vedendo piangere la madre scopre che l'amato Rinaldo è morto e chiede che i becchini scavino una fossa per due e che il buco sia abbastanza grande per contenere anche il bambino e prega : "terra sprofondati, terra apriti, che io vada a raggiungere Rinaldo, il mio Re". La terra sprofondò, la terra si aprì.

LENTAMENTE - di Paolo Bon - Un canto alle voci delle notte, quasi una poesia che racconta come "Lentamente scende il buoio e nella notte sale un vento gemendo d'amor e la montagna ,figlia della luna e del sole, sorella del tramonto raccoglie il canto e il pianto del dolore ". Paolo Bon è musicista e compositore, direttore di coro e musicologo .Nato nel 1940 in Veneto , dal 1980 vive e lavora a Firenze : ha diretto il Coro Polifonico Baldassarre Donato di Feltre (1963- 1968) e il Gruppo Nuovocorale Cesen fra (1964-1980) ed anche per un breve periodo il coro Monte Coppolo. Negli anni '70 ha fondato un movimento ispirato allo studio della musica arcaica chiamato : "Nuova Coralità" costruendo una propria teoria linguistica musicale dal nome "diatonomia". Paolo Bon partecipa a molti congressi , conferenze , tiene corsi per direzione di coro ed ha pubblicato molte opere ottenendo molti riconoscimenti a livello nazionale.

LES PLAISIRS SOUNT DOUX - Canto Valdostano (arm. Malatesta)" I piaceri sono dolci ...stando vicino a te..mia bella:io sospiro ...e brucio d'amore per te....":un dolcissimo canto alle emozioni intense dell'amore. E' una serenata in lingua francese, molto romantica e musicale, da ascoltare ad occhi chiusi.

O COR AMORIS VICTIMA (Arm e testo M. Bordigno da Anon. XV sec.):La melodia di questo brano fiu rinvenuta fra la carta straccia nel Campo di concentramento di Deblinirena in Polonia nel dicembre 1943, durante l'ultima guerra, dall'allora giovane ufficiale degli alpni.Recuperato come un frammento appena sottoscritto da illeggibili caratteri cirillici, armonizzato ed adattatovi un testo latino ad hoc, fu questo canto intonato fra i progionieri nella notte di Natale del '43. Tenne desto in quella circostanza il senso della religiosità, della speranza e della cultura.

IL CACCIATOR DEL BOSCO - canto popolare: La storia del cacciatore che seduce e poi abbandona la bella contadina...

IL VECCHIO E IL BAMBINO di Francesco Guccini -( febbraio 2008 ) non occorrono presentazioni per questo brano che appartiene alla storia della musica italiana, scritto da uno dei maggiori cantautori italiani.

IMPROVVISO - Bepi De Marzi <<L'ombra che viene azzurra le colline, giù nella valle si schiudono le rose... chi spegne il giorno conosce bene il sole, chi spegne il giorno colora i nostri sogni..>> con le parole che sono poesia, con la melodia che è un colore caldo e discreto.....questo brano racconta il tramonto come un momento importante in cui il buio scende improvviso ...ma la gente si ritrova e sogna.

INTORNO A LA CUNA - Bepi de Marzi: "intorno alla tua culla l'amore si è incantato...ed è festa di bontà!". Una ninna-nanna incantevole dalle note dolcissime.

YOGUELI ET VRENELI - canto popolare francese (da maggio 2008) - in progress

LA CONTRA' DE L'ACQUA CIARA - Giuseppe De Marzi - [proposta di studio 2016]

LA PASTORA FEDELE - LA BERGERA - Canto popolare piemontese (da settembre 2007)

MAGGIO - DI MARCO MAIERO [ da febbraio 2013 ] - Marco Màiero nasce a Tricesimo nel 1956. Nel 1981 si diploma in trombone presso il Conservatorio "J. Tomadini" di Udine. Insegna educazione musicale nella Scuola Media. Nel 1978 fonda il coro "Vôs de mont" col quale, da tempo, ha iniziato a proporre canti originali di cui è compositore e autore. il "Vôs de mont" è diventato un raro esempio di "coro d'autore"realizzando molti lavori discografici. Il canto maggio parla della natura nel mese dei suoni armoniosi e dai profumi più intensi. sito: www.marcomaiero.it

MONTAGNE ADDIO - DI GIANCALO BREGANI [da luglio 2011] - L'autore canta l'addio per le sue montagne della valtellina: il profilo è triste e melanconico con un tessuto melodico di profonda poesia e amore ed espressioni nostangiche di dolore per l'abbandono e in ultimo di rassegnazione e addio. Quasi un testamento poetico di un autore scomparso prematuramente nel 1987 . Giancarlo Bregani, lombardo di origine , bellunese di adozione, noto musicologo e critico musicale, diresse il coro Cortina dal 1967 al 1987, proponendo un nuovo modo di cantare basato effetti vocali altamente espressivi allo scopo di proporre le canzoni popolari arricchendole di intense suggestioni.

MONTAGNE DEL ME PIEMONT (Gipo Farassino) : Giuseppe Farassino in arte Gipo, nasce a Torino, nel 1934. All’inizio degli anni Sessanta comincia a scrivere canzoni in dialetto torinese, raccontando vizi e virtù dei piemontesi mischiando ironia, cinismo e poesia. Tra i suoi brani più noti: Cor nen va pian, Salopa, Montagne dal me Piemont, El tolè 'd Civass, El ses ad via Cuni e Porta Pila. Alla fine degli anni Ottanta si dedica alla politica, diventando eurodeputato nel 1999 e tornando solo ultimamente all’attività artistica.Torino è una città incorniciata da una catena di monti che la rendono paragonabile ad un bellissimo quadro. La sua gente è laboriosa e senza grilli per la testa ma con un carattere secondo la canzone, chiuso e rassegnato "Ma non è colpa di nessuno se questa città ha il cuore bendato!...è smorta perché nel cuore abbiamo la malizia, e non sappiamo più cos'è l'amore e l'amicizia"..e il discorso non è più confinato ad una città : diventa universale e resta autentico...con un invito attualissimo . "diamoci la mano....e voi montagne portate, lassù nel cielo, i sogni di un bogianen".

MONTAGNE VALDOTENE Canto popolare valdostano - armonizzazione di T. Colombotto. [da ottobre 2009]

MONTE CANINO - arm Luigi Pigarelli - canto popolare - proposta di studio.

OH MONTAGNE MIE - di Gianni Malatesta:Composto dal maestro e direttore del coro TRE PINI di Padova .L'inizio della sua attività direttiva corale di G. Malatesta risale al 1949, anno in cui assume il compito di Istruttore del Coro del C.A.I. di Padova, incarico che mantiene fino alla fine del 1957. Nel 1958 dà vita al Coro Tre Pini di Padova, del quale è tuttora Maestro e Direttore Artistico. Dal 1975 è inoltre Maestro e Direttore Artistico del Coro Montevenda di Galzignano Terme. E' un canto che esalta la bellezza delle montagne , le "nostre" montagne che quando sono innevate raggiungono il culmine della loro bellezza levando " su nel cielo le bianche cime" ... <<Oh montagne , oh montagne mie, levate su nel cielo le bianche cime...fiori porteremo per donarli a te, quella nube candida brilla nel seren!>>.

OH HAPPY DAY-(Doddridge- Hawkins) . Canto gospel rielaborato da Edwin Hawkins . L'inno originale è "O Happy Day . That Fixed My Choice", testo di Philip Doddridge (ritornello anonimo) su musica di William Mc Donald. Il Canto gospel nacque simbolicamente nel giugno del 1969 in occasione di un meeting di gruppi gospel al Madison Square Garden di New York; in quell'occasione un coro di 50 elementi diretto da Edwin Hawkins interpretò in modo innovativo un vecchio inno battista del '700, Oh Happy Day (1). Questo brano Gospel fu il primo ad uscire dal circuito delle chiese protestanti nere e vendere in breve tempo milioni di copie negli USA e in tutto il mondo, diventando il simbolo stesso della musica Gospel. La grande diffusione del disco favorì la conoscenza di questo nuovo genere musicale anche al di fuori delle chiese nere, e sempre più frequenti divennero i concerti pubblici. Protagonisti del successo di questa straordinaria canzone sono due uomini vissuti a 200 anni di distanza uno dall'altro. Philip Doddridge (1702-1751), nato in una famiglia di venti figli, perse entrambi i genitori prima di completare la scuola di base, ma non prima che la forte fede della madre si trasmettesse in lui orientandolo al ministero ecclesiastico in cui si distinse soprattutto come educatore (contribuì a formare oltre duecento giovani per il ministero religioso). E' considerato, insieme a Isaac Watts e Charles Wesley, uno dei più importanti compositori inglesi del XVIII secolo.Edwin Hawkins inizia la sua carriera a 5 anni, pianista nella Hawkins Family. Nel 1967 fonda il Northern Carolina State Youth Choir ed incide subito dopo il suo primo album, che contiene Oh Happy Day, canzone che, lanciata da una radio privata di San Francisco, sale rapidamente le classifiche di musica Gospel, Rock&Blues, Soul e Pop e giunge a vendere 7 milioni di copie. E' ancora in attività dopo oltre 50 anni di successi. Utilizzata come Jingle per la Coca-Cola, Oh Happy Day viene considerata oggi un classico natalizio, tanto che spesso il testo viene modificato con una strofa che si riferisce alla nascita di Gesù. Come tutti i classici, Oh Happy Day sopporta a fatica le rielaborazioni (o, per meglio dire, è il pubblico che si aspetta di sentirlo cantare come lo ha sempre conosciuto). La struttura di base viene quindi sostanzialmente mantenuta, con la sola aggiunta di una strofa contaminata di Rap.

PAVANE A QUATRE VOIX di Thoinot Arbeau, pseudonyme di Jean Tarourot ( XVI sec.) - proposta di studio

PLAISIR D'AMOUR -GIOVANNI MARTINI - celebre romanza composta attorno al 1785 da Martini il Tedesco su parole di Jean-Pierre Claris de Florian."" La gioia dell'amore non dura che un momento, la pena d'amore dura tutta la vita. ( giugno 2016 )

SAN MATIO -Bepi de Marzi - [studio 2023]

SE TU FOSSI - Dino Stella . [proposta di studio]

SIGNORE DELLE CIME - Bepi ( Giuseppe) De Marzi: Dal repertorio del coro I Crodaioli di Bepi di Marzi la composizione del 1958 più conosciuta di De Marzi...tradotta persino in giapponese ! Più che un canto, una preghiera ...affinché un caro amico, Bepi Bertagnoli, tragicamente scomparso in montagna, possa continuare il suo viaggio sulle montagne a lui tanto care.
Un brano che è nel cuore e nel repertorio di tutti i cori. Un canto universale abbinato ad un testo che unisce sentimento e devozione.

STELUTIS ALPINIS - Canto in lingua ladina di Arturo Zardini: "Se tu vieni quassù fra le rocce, dove loro mi hanno seppellito, c’è uno spiazzo pieno di stelle alpine : è stato bagnato dal mio sangue.Quale segno, una piccola croce è scolpita lì nella roccia : fra quelle stelle nasce l’erbetta, sotto di esse io dormo tranquillo. Cogli, cogli una stellina : essa ricorda il nostro amore. Le darai un bacetto, e poi nascondila nel seno. Quando a casa tu sei sola e di cuore preghi per me, il mio spirito ti aleggia intorno : io e la stella siamo con te". Queste sono le stupende parole di questo canto in ladino con cui il soldato si rivolge in sogno alla sua bella.
ll “Ladino” è la lingua popolare parlata nelle valli dolomitiche, attorno al gruppo del Sella, avente delle affinità linguistiche con il “romanico” dei Grigioni (Svizzera), con l’ampezzano ed il friulano (Veneto). Ma il termine viene anche usato per indicare la lingua retoromanzo e l’insieme dei dialetti neolatini comprendente le parlate dei Grigioni, di alcune valli dolomitiche e del Friuli (che nell’accezione più ristretta del termine viene considerato separatamente).
Il ladino parlato nelle valli di Fassa, Badia, Gardena e Livinallongo è diverso. Inoltre, anche all’interno della stessa vallata ci sono differenze: per esempio, in Val di Fassa la lingua parlata può essere divisa in «cazét», la parlata della valle superiore, e «brach» parlato nella parte più a sud.

SUL VOLO CHIARO - Marco Maiero: un inno delicato e fugace alla montagna...una montagna che ha la sua voce, la voce del silenzio: quando accenna giorno, sul volo chiaro che porta via le stelle , con la prima neve, sui rami accesi di luce novembrina...è una voce di pace, un coro di montagne...e come sempre la natura induce all'amore scandendone il tempo".
Marco Maiero in un'intervista spiega :" Amo l'introspezione e la ricerca di sé, cosa che dovremmo fare tutti. Il silenzio, come racconto nel brano "Sul volo chiaro", è una dimensione che abbiamo smarrito. Per molti quello di "far rumore" è il solo modo per esistere: nel silenzio abbiamo la possibilità di guardarci attorno e di riscoprirci; estremiz- zando il ragionamento, pensiamo alla scelta del monaco di clausura, che fa del silenzio lo strumento del dialogo mistico. I riferimenti ai silenzi perduti della montagna sono allegorie che mi permettono di intervenire a salvaguardia dell'ambiente in una dimensione ecologica. Nessuna censura da parte mia per chi ama il rumore, solo l'esortazione al dialogo e al rispetto" . ( in concerto da ottobre 2018)

THE LITTLE LIGHT OF MINE - proposta di studio - "This Little Light of Mine" è considerata una canzone gospel per bambini, scritta da Harry Dixon Loes (1895-1965) attorno al 1920. Loes, dopo aver studiato al Moody Bible Institute e all'American Conservatory of Music, divenne compositore e insegnante. Scrisse, anche insieme ad altri autori, molti altri brani gospel. Questa in particolare è entrata nella tradizione folk, dopo essere stata raccolta per la prima volta da John Lomax nel 1939.Spesso considerato come un brano Negro spiritual, non appare, invece, in alcuna raccolta di jubilee o plantation songs del XIX sec.Questo brano prende lo spunto da Matteo, 5:16 ("Discorso della montagna"): "Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli".Questa canzone parla dell'importanza dell'unità per far fronte alle avversità . Il ritornello fa riferimento alla "luce" che è in ogni persona e a come, sia individualmente che unendosi insieme, ogni piccola luce possa spezzare l'oscurità. Per questo motivo, e sotto l'influenza di Zilphia Horton, Fannie Lou Hamer e altri, divenne un inno della lotta per l'affermazione dei diritti civili negli anni Cinquanta e Sessanta. Come canzone per l'infanzia viene spesso pubblicata con l'accompagnamento di gesti che sottolineano il significato del testo.

VA L'ALPIN - di L.M.Magi- canto folcroristico di montagna. Repertorio tradizionale del coro.

VOIS SUR TON CHEMIN - di Bruno Coulais - Les Choristes (dal 2004)

VARDA CHE VIEN MATINA - musica e parole di Bepi De Marzi :<<Varda che vien matina, se terminà la note con ti, dame il capelo rosso, che te me vardi andare sul prà...>> Così inizia questo bel canto che ci riporta ai profumi della campagna al levarsi del giorno, dopo una notte passata in compagnia della donna amata. Questo brano evidenzia l'amore di De Marzi, uomo di cultura, per la tradizione e la semplicità: gesti apparentemente insignificanti, come il mettere il cappello rosso per farsi accompagnare con lo sguardo...oppure il lasciare la strada appena segnata nel prato, sono consuetudini importanti perchè regalano al giorno i primi gesti d'amore tra un uomo e la sua donna.

VARDA LA LUNA - dal 5 ottobre 2013 - canzone popolare trentina di cui esistono diverse versioni. Ogni plenilunio porterà con sé un pensiero quasi un omaggio alla luna che ci stupisce sempre. Ecco il testo del brano: "Varda la luna come che la capina la passa i monti e la marina. Ohi cara mamma, mi vago a prender acqua là c'è il mio amore che alla fontana aspetta. Ma se l'aspetta e anca se no aspetta varda la luna come che la capina. Oh giovinotto che tanto amor mi porta varda la luna come che la capina". Capina sta per camina (cammina)

WHAT A WONDERFUL WORLD - Testo di George David Weiss- Musica di Bob Thiele.
Famosissima canzone, registrata nel 1968 da Louis Armstrong e poi di nuovo nel 1970, un solo anno prima della sua morte.
E' considerata una grande canzone di pace, scritta appositamente contro la guerra e le leggi razziali negli stati Uniti: il regista Michael Moore l'ha utilizzata come "colonna sonora" in "Bowling for Columbine".
(da novembre 2021)