BONAVENTURA SOMMA

Il Somma, nato a Chianciano nel 1893, iniziò come " Putto cantore " nella Scuola di San Salvatore in Lauro. Studiò privatamente con Perosi, Capocci e Bocccherini; poi nel Liceo di S: Cecilia con Falchi, Respighi, Bustini, Dobbici e Renzi, conseguendo i diplomi di Alta Composizione, Pianoforte, Organo, Canto Corale e Canto Gregoriano.Fu direttore del coro dell'Accademia di SANTA CECILIA in Roma dal 1926.

Nel ricordare la figura di Somma quale direttore di coro si devono evidenziare le incondizionate lodi ricevute dalla critica, anche la più severa, e dai più insigni direttori d'orchestra con cui ebbe a collaborare. Fu un grande innovatore.

Il Coro Accademico agiva per sua decisione anche sotto il nome di " Coro polifonico dell'Accademia " da esso, mediante accurata selezione sorse il " Piccolo Coro " che veniva impegnato in esecuzioni di cicli storici e capolavori polifonici dei secoli XV°, XV° e XVII° nella Sala Accademica e alla Radio. Il Coro Polifonico partecipò nel maggio 1952 al Festival del XXéme Siècle a Parigi.

Nel 1955 effettuò un imponente giro di concerti negli Stati Uniti raccogliendo trionfali successi.
Una delle critiche più significative pubblicata sul New York Jurnal American del 7 Ottobre dice tra l'altro: " ... Lo stile raffinato, la purezza e l'equilibrio tonale delle 36 voci miste, magnificamente dirette da Bonaventura Somma, hanno costituito per noi tutti un'esperienza musicale altrettanto rara quanto la musica stessa. I cantanti italiani dimostrando di essere maestri del contrasto di toni ed effetti, ci fecero gustare dei " pianissimo " di squisita bellezza e, subito, all'improvviso, dei " fortissimo " sensazionali.
Il Coro dell’Accademia di S. Cecilia di Roma ci ha dato senza alcun dubbio la prova del perché goda in Europa di una sì invidiabile reputazione. "
La cronaca di questo importante evento ce la offre la Rivista INCOM del 14 Gennaio 1956: " La tournée è durata esattamente 3 mesi, compresi i viaggi di andata e ritorno dagli Stati Uniti. Dal 22 Settembre al 22 Dicembre.
Il Coro ha cantato in 45 città, da Boston a New York, da Chicago a S. Francisco, da Washington a Detroit, da New Orleans a Miami. Si è spinto brevemente anche nel Canada, a Vittoria e Vancouver. Non un solo concerto è terminato senza la " coda " di numerosi bis. Sale esaurite, pubblico silenzioso ed attento, proteso nell'ascoltazione di una "lingua " antica fatta di "modi " scomparsi da secoli, che esso da secoli ha lasciato e dimenticato in Europa.
Il Coro di Somma ha visitato anche la Boys Town, la città dei ragazzi nel Nevada. Per la natura de luogo e del pubblico, qui le accoglienze hanno assunto toni festosi. Nel pubblico, che comprendeva gli " abitanti " della città fondata dal Padre Flanegan, faceva mostra di sé il Coro al completo della Boys Town, vanto ed orgoglio di quella comunità ". La stampa dovunque favorevole lo definì " Il Toscanini del Coro ".


Il Piccolo Coro, presentato per la prima volta il 22 Novembre 1928, svolse la sua attività nella Sala Accademica ed in via eccezionale fuori Roma. Eseguì all’EIAR una serie di concerti per gli alunni degli Istituti Medi Superiori che procurarono un vivo elogio al suo Direttore da parte del Ministero dell'Educazione Nazionale. Altre esecuzioni furono effettuate alla Rai.
E' bene precisare che tra il Grande e il Piccolo Coro non esistevano profonde differenze, sicché alcuni lavori furono eseguiti, a seconda delle momentanee contingenze di organico, o sotto l'insegna del Coro Polifonico o sotto quella del Piccolo Coro. Intense collaborazioni si attuarono con Bernardino Molinari dal 1926 fino al 1944 (anno delle dimissioni del Molinari) e con Fernando Previtali dal 1953 fino al 1960 (anno della morte di Somma). Questi insigni Maestri tennero molto alla valorizzazione del Coro preferendo, specialmente nei concerti da loro diretti, le esecuzioni di grandi lavori sinfonico-corali.


In quel periodo venne offerta ai complessi accademici l'occasione di incidere dischi di musica operistica; ce ne parla l'annuario 1957-58 dell'Accademia Nazionale di S. Cecilia: " Nei mesi di luglio e agosto 1957, sotto la direzione di Fernando Previtali è stata incisa l'opera " La Gioconda " e nel settembre, sotto la direzione di Gianandrea Gavazzeni l'opera " Andrea Cheenier ".
Sebbene la principale attività dell'Accademia, per quanto riguarda le pubbliche esecuzioni musicali, sia quella dei concerti, l'alta quotazione artistica dei nostri maestri e dei nostri complessi induce grandi industriali del disco a rivolgersi di preferenza al nostro Istituto anche per l'incisione di opere dell'usuale repertorio lirico. Contribuisce a determinare questa preferenza l'universale estimazione che circonda il nome del Direttore stabile del Coro, Bonaventura Somma, e la superiore efficienza artistica che egli ha saputo assicurare al nostro Coro.


Insigni cantanti come Tebaldi, Cerquetti, Del Monaco, Di Stefano, Bastianini ecc... hanno preso parte alle dette esecuzioni di opere liriche ". Negli anni successivi altri incisioni di particolare rilievo furono effettuate con i complessi accademici: " Bohème " (direttore Serafin), " Tosca " e " Pagliacci " (direttore Molinari Pradelli) , " Un Ballo in Maschera " (direttore Solti) , "Adriana Lecouvreur " (direttore Capuana) , "Rigoletto " (direttore Sanzogno), " Lucia di Lammermoor (direttore Pritchard) , con la partecipazione di cantanti di fama internazionale quali: Nilson, Simionato, Tebaldi, Sutherland, Bergonzi, Del Monaco, Cioni e Siepi.


L'attività di Bonaventura Somma, iniziata all'Augusteo il 26 Novembre 1926 con il " Transitus Animae" di Perosi diretto da Bernardino Molinari, ebbe termine il 9 Settembre 1960 allo Stadio Domiziano con la "Messa da Requiem " di Verdi diretta da Fernando Previtali.
Ai funerali che ebbero luogo in Santa Maria del Popolo , il Coro Accademico eseguì brani di Perosi, Cherubini e Somma.
Lo dirigeva Gino Nucci che per molti anni fu collaboratore del grande Maestro. Lo stesso Nucci assunse immediatamente la direzione del complesso corale.