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Raffaele Aurini

Bibliotecario e Bibliografo

  (Teramo 1910 - 1974)

         BIOGRAFIA

             Pubblicista, bibliotecario e bibliografo, nato a Teramo il 2 marzo 1910, morto ivi il 27 febbraio 1974.  

            Conseguiti due diplomi, sia nell’allora Scuola Tecnica «Ciotti-Ventilii» che nell’Istituto  Magistrale «G. Milli» di Teramo, frequentò il Corso di laurea in «Scienze Coloniali» presso il Regio Istituto Universitario Orientale di Napoli fino al suo richiamo alle armi, avvenuto nel maggio del ’42, in conseguenza degli avvenimenti bellici che coinvolsero l’Italia.

Frequentando fin da giovane la Biblioteca «M. Delfico» di Teramo per la sua attività di pubblicista, Raffale Aurini ebbe modo di sperimentare la sua innata passione per la bibliografia. Subito dopo la Guerra, numerose donazioni private si erano accumulate senza una catalogazione ed egli sentì di poter offrire la propria collaborazione, affiancando l’anziano direttore Ms. Giovanni Muzi, in quella che risultò essere una vasta opera di riordinamento.   

            Dopo l’esperienza di insegnamento dal 1945 al 1949 presso il Seminario Aprutino di Teramo e presso altre scuole della Provincia, Aurini, che nel frattempo aveva portato avanti un consistente lavoro per la «Delfico», vide riconosciuto il proprio operato entrando a far parte, dal 1° gennaio 1947, dell'organico definitivo della biblioteca cittadina.

            Nel 1953, il Dott. Giorgio De Gregori, allora Soprintendente alle Biblioteche dell'Abruzzo e Molise, volle assegnargli anche l’incarico per il riordino della Biblioteca Comunale «V. Bindi» di Giulianova che fu risistemata, ristrutturata  ed aperta al pubblico il 26 ottobre 1957;  Aurini ne fu anche il Direttore quasi continuativo fino alla sua scomparsa.

            Aurini curò anche il riordino della Biblioteca della Camera di Commercio di Teramo e collaborò all’organizzazione della nascente Biblioteca dell'Università di Teramo e di  quella del Comune di Roseto degli Abruzzi, il cui incarico era stato affidato al suo amico Raffaele D’Ilario.

            Era il 1951 quando Aurini, specializzando sempre più i propri interessi verso la bio-bibliografia dei personaggi abruzzesi, cominciò a pubblicare i primi fascicoli progressivamente uniti in cinque volumi, di quello che sarebbe diventato il noto Dizionario bibliografico della gente d'Abruzzo. Il Dizionario raccolse in quasi 2500 pagine i profili di 213 personaggi abruzzesi.

             Nel 1957, divulgò le sue conoscenze in campo biografico nei "Corsi culturali per maestri", e dal 1960 al 1965 e nel 1967, tenne anche lezioni su "Gli Uomini illustri d'Abruzzo" presso il "Centro Internazionale di Opere Magistrali".

Aurini, durante la sua carriera, offrì il proprio contributo nel lavoro di varie commissioni in ambito culturale, artistico e folcloristico: per le onoranze di Gaetano Braga, Luigi Antonelli, Giannina Milli e Francesco Savini; per l’organizzazione delle Mostre sulle ceramiche di Castelli, curando in questa occasione anche il Saggio bibliografico della Ceramica Castellana (Teramo, Tip. “Ars et Labor”, 1949).

            Raffele Aurini operò anche a favore della Stampa locale, rivestendo, tra gli altri incarichi, anche quello di Segretario del Sindacato Provinciale Autori e Scrittori, nonché di Presidente dell’Associazione stampa teramana.

            Partecipò, nel 1954, alla fondazione della Sezione Abruzzese Molisana dell’ “Associazione Italiana per le Biblioteche” per il quale fu eletto membro in seno al Comitato regionale.

            Socio della “Deputazione di Storia Patria  per gli Abruzzi” dal 1953, ne divenne Deputato nel 1959.

            Nel 1969 fu tra i Soci fondatori del «Centro di Ricerche Storiche Abruzzo Teramano», oggi «Istituto Abruzzese di Ricerche Storiche».

            Partecipò al lavoro preparatorio del Dizionario biografico degli italiani, edito dalla «Enciclopedia Italiana Treccani».

            Il grandioso lavoro di ricerca bio-bibliografica portato avanti da Aurini, per la pubblicazione del Dizionario, proseguì ininterrottamente per oltre vent'anni, fino alla sua prematura scomparsa. In quel periodo stava lavorando al sesto volume, il quale rimase incompleto e non pubblicato fino al 2002, anno in cui fu curata una ristampa dell’intera opera edita e inedita.   

            Nel 1999 ha ricevuto una targa del Centro Culturale “J. Maritain”. 

            A Raffale Aurini sono state intitolate due strade: la prima, nell’anno 1991, presso il  Comune di Roseto in frazione S. Lucia, la seconda, nell’anno 1994, nella città di Teramo nel quartiere Villa Mosca.  

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