La scomparsa del giornalista Fernando Aurini

di Lucio De Marcellis 

 

(pubblicato su «Notizie dalla Dèlfico», Teramo, n. 1-3 - aprile 2004, pp. 118-119)


 

La sera del 4 novembre 2003, si è spento nella sua abitazione di Teramo  il giornalista Fernando Aurini.

Fratello minore di Raffaele, il Bibliotecario della Dèlfico scomparso nel 1974, Fernando era nato a Teramo il 17 gennaio 1920.  

Instancabile e poliedrico, nel corso della sua esistenza vissuta intensamente Fernando Aurini era riuscito ad essere attore, animatore, insegnante, cultore di musica classica e di gastronomia abruzzese, organizzatore di concerti e mostre, presidente di molte associazioni culturali ed artistiche, autore di diversi saggi e pubblicazioni su vari argomenti, nonché giornalista della carta stampata e della R.A.I. (di cui fu uno dei primi realizzatori della sede abruzzese di Pescara e per la quale curò diverse trasmissioni sia radiofoniche che televisive).    

 

La sua vita, la sua vasta produzione culturale e la sua voce in R.A.I. hanno rappresentato un pezzo di storia del Novecento in Abruzzo.

Fernando seguì lezioni presso l’Accademia d’Arte Drammatica di Roma e partecipò, dal 1941 al 1946, in qualità di ‘attore’ e ‘aiuto regista’, agli spettacoli teatrali proposti dalle compagnie sperimentali di Teramo. Aurini fu uno dei promotori, con i fratelli Boccabella e Pasquale Fabbri, del Teatro Sperimentale del “G.U.F.” di Teramo. In questo laboratorio  teatrale scoprì il suo talento l’attrice teramana Nella Bartoli che proseguì la carriera trasferendosi a Roma, dove conobbe l’attore aquilano Renato De Carmine. 

Alla storia locale e all’illustrazione dei monumenti, luoghi e persone, Fernando Aurini dedicò diversi articoli giornalistici ed alcune interessantissime pubblicazioni, corredate da numerose antiche immagini fotografiche ed appassionanti didascalie, derivate da un lungo lavoro di ricerca.

‘Direttore’ de «Il Giornale d’Abruzzo»  da lui fondato - con altri - nel 1951, e ‘condirettore’ de «Il Giornale d’Abruzzo e Molise» dal 1953, Aurini scrisse anche per «Momento Sera», «Crimen», «Mattino d’Abruzzo», «Lo Spillone» (un foglio satirico locale) ed altre testate. Collaborò per ben 54 anni con «Il Messaggero», dal 1946 al 2000.

Molto successo ebbero i suoi libri sulla vecchia Teramo corredate da numerosissime fotografie: Teramo com’era (Teramo, Cassa di Risparmio, 1976 - curata con Dante Cirillo) e l’edizione successiva di Teramo com’era (Roma, Editalia Libreria dello Stato, 1996 - curata con Clemente Dino Cappelli, Fausto Eugeni, Marcello Sgattoni).

Dalla lettura dei suoi numerosissimi scritti scaturiscono le storie di tanti uomini, con i loro sentimenti e le loro passioni, le vite degli artisti un tempo famosi e poi dimenticati, molte persone del popolo che mai nessun libro o giornale avrebbero ricordato, le cerimonie e le tradizioni locali, i fatti di cronaca, i quadretti di vita arcaica trasformata irreversibilmente dalla nostra civiltà in rapida evoluzione e tanto altro ancora.

Molti gli articoli e le pubblicazioni dedicati alla gastronomia abruzzese, che Fernando considerava elemento imprescindibile per la valorizzazione del turismo in Abruzzo. Sua l’idea, nel 1964, di organizzare, per l’Ente Provinciale del Turismo, la 1° Sagra della porchetta di Campli. All’epoca  non vi erano sagre in Abruzzo e con questa grande invenzione riuscì pienamente a cogliere l’obiettivo di invogliare i turisti a visitare la cittadina farnesiana con le sue bellezze artistiche, monumentali e sacre (come la scala Santa). Per l’occasione Aurini pubblicò anche  un’agile guida su Campli da distribuire ai visitatori.

Grande appassionato e fine cultore del Teatro e della Musica classica (operistica ed operettistica), Aurini svolse un’intensa attività in questi campi pubblicando saggi e programmi di sala e assumendo il  ruolo di operatore culturale ed organizzatore di molte manifestazioni realizzate per circa un cinquantennio a Teramo e a Pescara.  Numerosi gli spettacoli organizzati per le scolaresche aventi lo scopo di diffondere l’amore e la conoscenza della cultura musicale anche tra i giovani. Amico del Maestro Antonio Di Jorio e fine conoscitore dei personaggi della cultura abruzzese come Gaetano Braga, Luigi Antonelli e Gabriele d’Annunzio, Fernando Aurini dedicò molti suoi sforzi e suoi scritti per onorare e ricordare la figura dello sfortunato musicista e compositore Primo Riccitelli che aveva conosciuto di persona e che aveva avuto occasione di intervistare e raccoglierne le amare confidenze.  

In seguito alla riuscitissima organizzazione delle “Celebrazioni Riccitelliane” del 1952, Aurini ricevette la nomina di “Cavaliere” della Repubblica.

Nel 1962, per la sua attività di ‘Pubblicista’, ricevette dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il “Premio di Cultura”.

Numerose le mostre e gli eventi culturali organizzati per le ripetute edizioni del “Giugno teramano”.

 

Fernando Aurini, ricoprì il ruolo di Presidente in diverse associazioni. Fu Presidente dell’Associazione Stampa Teramana dal 1965; dell’Associazione musicale “Cameristica d’Abruzzo” (con sede a Pescara, nel periodo 1978/81); dell’Associazione gastronomica “La Sartania” di Teramo; dell’Associazione musicale “Discanto” di Teramo; dell’Associazione musicale “Torna caro ideal” di Roma (compagnia itinerante per la divulgazione della cultura artistica e musicale abruzzese con mostra di pittura sui temi del folklore regionale e mostra dei cimeli di F. P. Tosti); dell’Associazione culturale “Teramo Nostra” di Teramo (di cui ne fu primo Presidente e Presidente onorario fino alla sua morte).

 

Dopo la scomparsa numerosi giornalisti ed amici hanno pubblicato articoli a ricordo della figura di Fernando Aurini: dalle testimonianze emerge il profilo di un’intrattenitore che ha saputo affascinare persone di tutte le età, compresi i ragazzi (come testimoniano Nicolino Farina e Santino Verna nei loro articoli), di un uomo con spiccata propensione per la convivialità e con il gusto dell’amicizia  (testimoniato da Antonio D’Amore, Marcello Martelli e Giovanni Verna) che catturava chiunque per la sua profonda cultura e per la prodigiosa memoria nel ricordare aneddoti, fatti e personaggi.

 

Per far conoscere la vita e la produzione di Fernando Aurini è stata avviata la stesura di una corposa pubblicazione corredata da fotografie, dal titolo provvisorio L’Abruzzo d’altri tempi, dalla vita e dall’opera di Fernando Aurini, la cui anteprima contenente la biografia e la bibliografia a lui dedicata (ma non gli scritti), è stata pubblicata su internet all’indirizzo:  http://xoomer.virgilio.it/aurini/

 

LUCIO DE MARCELLIS  (luciodem@yahoo.it)


 

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