primavera
collage |
"Vi sono
uomini che devono essere assassinati, perché hanno
pensato pensieri diversi da quelli dominanti la loro
epoca: uomini socialmente grandiosi, ma ritenuti
pericolosi perché portatori di pensieri nuovi, esigenti
movimento nuovo dello spirito. Quando l'umanità teme
determinati pensieri, è segno che è priva di pensiero
vero. In effetto il pensiero vero, o pensiero libero, non
ha nulla da temere da un pensiero diverso, perché un
pensiero diverso da quello vero è il pensiero falso. In
una società libera, che non impedisca la libera
espressione del mentale umano, il pensiero vero o libero,
non ha bisogno di sopprimere il portatore del pensiero
avverso, cioè falso, perché lo annienta esso
direttamente senza combatterlo, solo con l'essere quello
che è, pensiero vero. Per esempio, l'uguaglianza di
tutti dinanzi alla Legge, come espressione del pensiero
vero, viene sovvertita, nella misura in cui l'avversione
per tale pensiero si impossessa dell'elemento giuridico e
ne fa lo strumento dell'"opinione" dominante,
cioè il dogma codificante il timore del pensiero vero.
Quando ciò si verifica, anche la violenza diviene una
tecnica volta a impedire l'espressione del pensiero vero:
l'aggressione a uno scrittore, l'assalto a un giornale o
ad un istituto di cultura, l'uccisione di un filosofo,
ecc. E' la via più oscura del karma, che perciò prepara
il karma futuro, la riparazione mediante ulteriore
sofferenza, cioè mediante forze di coscienza più
responsabili". M. Scaligero, "Reincarnazione e karma", Ed. Mediterranee, Roma 1976. |