fuoco
collage |
"[...] il
reddito di cittadinanza è un diritto, non una
concessione [...] la fine del lavoro è una liberazione
non una colpa [...] dobbiamo abolire la scala sociale
fondata sulla ricchezza materiale e ripristinare la scala
sociale fondata sulla ricchezza interiore.
Labolizione della scala sociale fondata sulla
ricchezza non significa abolire la ricchezza. Chi vuole
essere ricco di denaro ha tutto il diritto di farlo e
dovremo smettere di considerare ipocritamente l'opulenza,
così come la povertà, una colpa. L'idea di rendere
obbligatoria una prestazione nel sociale a fronte del
reddito di cittadinanza è, se possibile, ancora più
perversa. Sembra proprio, infatti, una maniera
surrettizia di ottenere una prestazione a costi ridotti,
agitando la bandiera della solidarietà ma in realtà
sfruttando il lavoro dei beneficiari del reddito per
erogare un servizio che a costi normali lo Stato non è
più in grado di garantire. Qual è il timore ? Che gli
uomini, con la garanzia del reddito di cittadinanza,
smettano di lavorare e di farsi sfruttare come bestie da
soma? Ben venga! Ci sono le macchine che lavorano al loro
posto. E comunque, chi può pensare che l'operosità
scompaia dalla faccia della terra se smette di essere
legata alla necessità? O piuttosto, il timore non è
quello che gli uomini, liberati dalla necessità, si
riapproprino della libertà e del pensiero?" (http://it.geocities.com/domenicods/) |