Dicembre
Esistono
diversi oramai programmi di Distributed computing. Con questo termine
si intende la possibilità di usare la rete per distribuire
a centinaia di utenti, piccoli paccheti di dati d analizare. Un
idea che può arrivre molto in alto, ai livelli dei computer
più potenti della terra. Ecco che allora i progetti come
il Seti@home (il primo e il più famoso, conosciuto) fioccano.
Andiamo dal Folding@home, per l'analisi della struttura 3D delle
proteine a partire dalla loro sequenza (al momento ho lasciato il
Setiòhome per questo progetto), al Genome@home, analogo del
precedente per il DNA, fino all'analisi di clima e l'individuazione
di numeri primi.
Ma questa idea di decentralizzare, va oltre, dalla creazione di
reti alternative al Web (attraverso
Freenet) per una libera e del tutto anonima distribuzione dei contenuti.
a sistemi di backup distribuiti. Il tutto non solo per sport, naturalmente,
ma ci si può aspettare, che se le cose fossero prese più
seriamente (e non aggradire incondizionatamente come fanno RIAA
e *_*) sistemi di retribuzione per far lavorare il computer durante
la notte per la ditta che ricerca il farmaco, o per lo spazio affittato
per il backup di decine di utenti...
Arriverà, arriverà... solo che bisogna aver pazienza...
e riflettere... cosa che spesso non si fa.. per concentrarsi invece,
sui soldi, sul business che mangia se stesso.. sempre e di più..
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