Sono degli amici di Dio e dell'umanità, consacrati nella Chiesa per coltivare e assecondare, insieme, la passione per la predicazione del Vangelo (soprattutto a coloro che ancora non lo conoscono o non l'accettano) e la sete per la salvezza di tutti seguendo lo stile di vita indicato nel carisma di San Domenico.
Vivono insieme, nelle Comunità Conventuali, anticamente denominate Case della << contemplazione >> e della << predicazione >>. Da esse si allontanano per l'annuncio del Vangelo e in esse ritornano per celebrare il mistero, approfondire nello studio le vie della verità, crescere nella carità e nella sollecitudine fraterna, seguendo uno stile di vita povero, casto, obbediente, ispirato da un'intensa e profonda devozione a Maria, la Vergine del Rosario.
Si chiamano << Frati >> (fratelli) e si considerano in formazione permanente. La loro giornata è vissuta sempre in comunità e comporta la celebrazione liturgica del mistero della salvezza, lo studio assiduo e rigoroso, la predicazione, attuata nelle forme più varie e opportune. Questi diversi elementi si sviluppano con apporto reciproco.
Tutti insieme assicurano, da otto secoli, la continuità e la novità dell'ispirazione che sostiene e orienta il loro cammino nella Chiesa e nel mondo. Essi si radunano frequentemente a livello conventuale, regionale e mondiale, per discutere insieme i problemi emergenti; per eleggere i responsabili che presiedono lo sviluppo ordinato della vita e del loro servizio; per verificare il loro cammino comune e raddrizzare la rotta.
E' la "carità della Verità"; la passione per Dio verità e per la predicazione della verità di Dio, nel modo che essa diventi contesto di comunione e di missione.
Tutto ciò che è vero, da chiunque sia detto, in qualsiasi contesto, polarizza la loro attenzione e attira il loro consenso, diventando l'oggetto della loro predicazione.
Nei quattro continenti e in particolare nei centri ove si dibattono i problemi più gravi per la fede, la cultura, la civiltà; nei territori di missione e dovunque è più contrastato e sofferta l'attesa per la "libertà della gloria dei figli di Dio" (Rom. 8,21)
Non sono pochi gli uomini e le donne che, conquistati dall'esempio e dalla dolcezza di San Domenico ne hanno imitato l'esempio ponendosi alla sequela di Cristo: purtroppo non possiamo qui indicarli tutti.
Uno di questi è S. Alberto Magno (1193 - 1280), il quale, convinto che Dio l'unica fonte di tutto ciò che esiste, studiò insieme la sacra Scrittura e la natura ed insegnò ai suoi discepoli a leggere la verità in ogni realtà. Originario della Svizzera, fu mandato a studiare all'università di Padova, dove si unì ai Domenicani. Nominato lettore di Teologia tra i suoi discepoli ci fu San Tommaso d'Aquino, di cui predisse la futura gloria. Alberto divenne provinciale dei Domenicani e poi anche vescovo di Resensburg.
Rassegnò le sue dimissioni dopo appena due anni e si ritirò a Colonia, per insegnare. Alberto Magno fu il primo ad applicare il sistema aristotelico alla Teologia. Morì a Colonia il 15 novembre 1280. Pio XII° lo proclamò patrono dei cultori di Scienza naturale. Meritò l'appellativo di Vescovo e Dottore universale.
Nel 1350 nacque a Valenza in Spagna San Vicenzo Ferreri. Di origine inglese, in giovane età, dopo aver completato gli studi in Filosofia e Teologia, entrò nell'Ordine Domenicano e fu ordinato sacerdote nel 1378, anno storico in cui si ricorda l'inizio del Grande Scisma d'Occidente. Divenne ben presto consigliere del re d'Aragona e del papa di Avignone. Per risanare lo scisma del papato, fece molti viaggi in Francia, Spagna, Svizzera ed Italia, esortando i popoli alla penitenza, facendo miracoli e convertendo migliaia di persone.
Nel 1414, dopo il Concilio di Costanza, che ricompose l'unità del Papato, Vincenzo cercò, con un viaggio nel nord della Francia, di porre fine alla guerra dei Cent'Anni. Morì a Vannes il 5 aprile 1419 durante la sua missione. Callisto III° lo nominò Santo nel 1455.
S. Tommaso d'Aquino (c. 1225 - 1274), il più illustre dei suoi allievi, fatto tesoro della lezione, fece riscoprire un "pagano" come Aristotile; ricordò a tutti che non bisogna separare ciò che il Creatore ha unito, che il corpo non è un carcere dell'anima e che non bisogna disprezzare il mondo, perchè n esso Dio si rivela. Tutto ciò che è genuinamente umano diviene la calamita che attira l'attenzione dei figli di Domenico, come la verità è la passione che brucia nel cuore spingendoli ad agire.
Sospinse infatti una giovane donna, S. Caterina da Siena nata nel 1347, fino ad Avignone per dire al Papa Gregorio XI°, in nome di Dio, che il suo posto non era lì, ma a Roma. E il Papa l'ascoltò. Ben presto Caterina, caso più unico che raro, divenne - lei, una donna ! - ambasciatrice di pace presso le varie città-stato d'Italia, consumando la sua esistenza nel costruire una nuova umanità. Dedita soprattutto ad alleviare le sofferenze dei poveri, Caterina convertì un un gran numero di peccatori . Morì nel 1380 mentre stava combattendo alacremente per riportare l'unità nella Chiesa. Fu canonizzata nel 1461 e dichiarata patrona d'Italia assieme a San Francesco di Assisi nel 1939. Nel 1970 Paolo VI° l'ha nominata Dottore della Chiesa.
Accanto a lei, altri si rivolgono al cuore dell'uomo con il linguaggio dell'arte: è il caso del Beato Angelico (1400 - 1455), il quale nell'ambito di un umanesimo paganeggiante ricordava come "chi fa le cose di Cristo, con Cristo deve stare sempre". E la voce dei figli di San Domenico si leverà ancora, forte e chiara, per difendere i diritti e la dignità degli Indios delle Americhe con personaggi quali Francisco de Vitoria (1483 - 1546) e Bartolomeo de Las Casas (1484 -1566).
Il 9 dicembre 1759 nacque a Lima San Martino De Porres. A quindici anni andò a bussare alla porta del convento Domenicano del Rosario a Lima, venne accolto per svolgere i lavori più umili. Finalmente i suoi superiori si resero conto di ciò che rappresentava quell'anima per l'Ordine e lo ammisero alla professione solenne.
La sua santità cominciò a rifulgere ovunque, per gli straordinari carismi di cui era dotato, quali le profezie, le estasi, le bilocazioni, e pur non essendosi mai allontanato da Lima, fu visto in Africa e in Cina. Morì il 3 novembre 1639.
Michele Ghislieri, Pio V°, nacque a Bosco, in Piemonte nel 1504. Entrò a far parte dell'Ordine Domenicano nel 1518, nel 1540 fu ordinato sacerdote e nel 1556 fu nominato vescovo di Sutri, nonchè inquisitore per la Lombardia. Cardinale nel 1557 e trasferito nella sede di Mondovì, divenne Papa nel 1565. Per il suo carattere severo e intransigente. Fu lui ad organizzare una spedizione contro i Turchi (vinta nel 1570), a promuovere la cultura nel clero e a scomunicare la regina Elisabetta d'Inghilterra. Morì nel 1572 e fu canonizzato nel 1712 .
In Sicilia la predicazione dei Beati Giovanni Liccio (1426 -1511), Domenico Spatafora (1450 -1521) e tanti altri, unita alla vita schiettamente evangelica, si rivelò travolgente; in essi si vedeva unita l'apertura a Cristo e l'impegno per costruire la città dell'uomo.
Non è quindi strano scoprire che fu un domenicano, il Beato Pietro Geremia, ad ottenere, nel 1444 la Bolla pontificia che istituiva la prima Università di Sicilia; così come non stupisce che il Beato Bernardo Scamacca (1430 - 1487) abbia dato tutti i suoi beni per alleviare, con un Ospedale, le sofferenze che vedeva attorno a sé.
Non poteva poi mancare il segno più grande di quest'amore al Signore testimoniato con il sangue: è il caso di fra Giordano Ansaloni di Santo Stefano (Agrigento) che subì il martirio nelle isole Filippine (1634) . Nato il 1° novembre 1598 da Vincenzo e da Vinia Ansaloni, nel battesimo aveva ricevuto il nome di Giacinto in omaggio al Santo Domenicano di Cracovia, canonizzato quattro anni inanzi al 1594. La vocazione di Giacinto Ansaloni alla vita Domenicana potè affermarsi non solo sullo esempio di non pochi suoi parenti antenati o ancora viventi, allora sotto la regola di S. Domenico, ma di più all'ombra del convento patrio, il quale, sebbene posto in un paese impervio, piccolo e disperso tra i monti dell'nterno della Sicilia, tuttavia fu asilo di molti santi religiosi, che ivi vissero nella carità, e morirono lasciandovi il soave profumo delle loro virtù. Il convento di Santo Stefano era stato fondato nel 1550 e in circa 65 ani di esistenza poteva annoverare un B. Vincenzo Traina, passato a vita felice il 4 maggio 1598 in S. Zita di Palermo, e di cui allora si agitava il processo di beatificazione alla Cura Arcivescovile di Palermo e in Roma. Ivi era morto anche il P. Vincenzo da Polizzi, uomo di grande semplicità e integrezza di vita, insigne anche per la grazia di restituire la sanità agli infermi.
Era fresca ancora la memoria di tre altri Beati Domenicani: fra Pietro Spagnolo, fra Domenico di Messina e fra Giuseppe da Mussomeli, i corpi dei quali, per rivelazione divina e con molti segni prodigiosi, furono poi ritrovati nella sepoltura comune dell'antica chiesa domenicana nel 1630 e trasportati nella nuova.
Tra i religiosi siciliani che, nel secolo XVI°, furono educati in Spagna sotto la guida di San Ludovico Bertrando a Valenza il P. M. fr. Pietro Cannizzaro di Trapani nella sua relazione del 1635 ricorda:
PALERMO: Predicazione, insegnamento, biblioteca, CE.SDI., pensionato universitario, attività artistica |
Convento S. Domenico
via Bambinai, 18
90133 PALERMO
Tel. 091 - 58 48 72 - Fax 091 6114320 www.domenicani-palermo.it
PALERMO: |
Monastero di S. Caterina V. e Martire
Discesa dei Giudici, 33
90133 Palermo
Tel. 091 - 23 14 88
CATANIA: Predicazione, insegnamento, attività artistica |
Convento S. Domenico
Via S. Maddalena, 80
90124 CATANIA
Tel. 095 - 32 16 16
ACIREALE: Insegnamento, predicazione |
Convento S. Rocco
Corso Umberto I°, 84
95024 ACIREALE CT.
Tel. 095 - 60 15 77
MESSINA: Pastorale parrocchiale |
Convento del S. Rosario
Via Manzoni, 47
98100 MESSINA
Tel. 090 - 41 02 5
REGGIO CALABRIA: Pastorale parrocchiale |
Convento S. Domenico
Via Reggio Campi, 77
89100 REGGIO CALABRIA
Tel. 0965 - 23 03 4
SORIANO CALABRO: Predicazione, Casa di spiritualità |
Santuario di S. Domenico
88017 SORIANO CALABRO CZ.
Tel. 0963 - 35 10 22
COSENZA: Predicazione e apostolato locale |
Convento S. Domenico
Piazza Campanella, 30
85100 COSENZA
Tel. 0984 - 28179
LINGUAGROSSA: |
Casa S. Tommaso
Via T. Fazello, 2
95015 LINGUAGROSSA CT.
Tel. 095 - 64 31 13
CAMPANIA: Rivista Sapienza - Biblioteca, Centro Studi Tomistico |
Convento S. Domenico Maggiore
Piazza S. Domenico Maggiore, 8/A
80134 NAPOLI
Tel. 081 5573111 - Fax 081 5573206
Santuario S. Antonio a Posillipo |
Via Municipio Felice, 14
80122 NAPOLI
Tel. 081 7142744
Casa S. Pietro Martire |
Apostolato Universitario
Via Palmieri, 19
80133 NAPOLI
Tel. 081 5526855
Convento S. Maria della Santità |
Corso Sirena, 66
80147 NAPOLI - BARRA
Tel. 081 5721029 Fax 081 5722743
Convento S. Maria dell'Arco |
Santuario Madonna dell'Arco
80043 S. Anastasia - NAPOLI
Casa S. Giorgio Martire Apostolato e predicazione |
Via Duomo, 19
84100 SALERNO
Tel. 089 228918 - 089 253546
Casa del S. Rosario |
Via Malta, 3
83100 AVELLINO
Tel/Fax 0825 32012
MOLISE: Casa per ritiri, incontri di aggiornamento, esercizi spirituali |
Convento S. Maria della Libera
Santuario
86012 CERCEMAGGIORE (CB)
Tel. 0874 799132
BASILICATA: Apostolato vocazionale e predicazione |
Convento S. Domenico
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85100 POTENZA
Tel. 0971 55531 - Fax 0971 58327
PUGLIA: Centro Ecumenico "S. Nicola" - Istituto Teologia Ecumenica e Predicazione |
Convento S. Nicola
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Convento S. Giovanni Prodromos |
Casa filiale del Convento di S. Nicola
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10682 ATENE (Grecia)
Convento S. Maria dell'Agricoltura |
Santuario
73052 PARABITA (LE)
Tel. 0833 593217