Pellegrinaggio al Santuario DELLA Madonna del rio
Percorso fotografico attraverso la Vallata del Santerno, in particolare Fontanelice
E’ una iniziativa che vuole riprendere la tradizione della festa che si faceva al Santuario della Madonna del Rio. Ci sono ancora degli anziani che ricordano i pellegrini giungere da ogni parte e da ogni direzione. Era un’occasione per ritrovare parenti ed amici. Poi la costruzione della nuova e più agevole chiesa di Gesso, ha sostituito come luogo di culto sia il Santuario sia la chiesa della Pieve di Gesso andata distrutta con la guerra. Del vecchio Santuario senza tetto, sono rimasti invece solo i muri esterni ed il campanile. Oltre che a Settembre a Gesso, sono ripresi con successo per alcuni anni i festeggiamenti anche a Giugno solo nel Santuario. Resta comunque una dimostrazione di fede, di affetto e di attaccamento a questo luogo ormai remoto nel tempo e nel percorso quotidiano, in una cornice di verde fatto di prati scoscesi, boschi e solo il rumore della natura.
Dal NUOVO DIARIO MESSAGGERO del 3 sett.2005, articolo di Don Angelo Figna
PELLEGINAGGIO MADONNA DEL RIO
Nella Bibbia “ Sam. 2,5,. Davide agli uomini che avevano sepolto dignitosamente il re Saul, dice “Benedetti voi dal Signore perché gli avete dato sepoltura. Vi renda il Signore misericordia e fedeltà”.
Si tratta di un riconoscimento pubblico e solenne a coloro che avevano compiuto una opera di misericordia. Avendo io visto, da qualche parte, una locandina, molto semplice in verità, ma accattivante, che invita a salire domenica 4 settembre al vecchio Santuario della Madonna del Rio (il programma dettagliato del pellegrinaggio è sopra con la copia del volantino), io, responsabile del Santuario, ho ripetuto varie volte: benedetti, benedetti questi laici che ci lasciano, nonostante la nostra diffidenza, a volte sbalorditi nella loro inventiva. Davvero questa è una notizia bellissima: si riprende a salire le colline per andare pellegrini all’indiscusso Santuario della Vallata del Santerno. Io credo che anche l’Arciprete Carapia sarà giovanilmente sobbalzato nella sua seda a rotelle, lui che negli anni cinquanta godeva a condurre noi ragazzi in gita, se proprio non in pellegrinaggio classico a quella chiesa laggiù nel fondo del vallone, dove il santo don Gaetano Bianconcini, accoglieva sempre a braccia aperte. Ritrovandovi alle ore 16, certo non avrete il flambeaux, le cui luci, nella notte, io ricordo molto bene salire la vecchia strada in serpentina di fiammelle. Ma chissà in futuro tutto è ipotizzabile. Allora non saremo più soltanto noi di Gesso, o di Sassoleone, o di Belvedere, o di Prato davanti a quella Protettrice. Sarà sempre bello e di grande esempio cristiano che non mancherà di suscitare entusiasmi per le imprese che abbiamo in progetto. Noi puntiamo a conservare stabilmente quel luogo antico di secoli, notevole d’arte, suggestivamente selvaggio. Varie voci, appoggi finanziari, ci arrivano da varie parti, addirittura anche da lontano, di fare qualcosa perché non si perda ulteriormente tempo. Ma c’è sempre l’intoppo della strada di accesso, che deve essere quella che sulla toponomastica comunale è detta: via Madonna del Rio, che ci è impedita. In cammino podistico sarà anche appagante il vostro sentiero, ma ben capirete che non è di tutti i devoti della Madonna. In caso di pioggia, lasciate ogni speranza, e puntate decisamente alla Chiesa di Gesso, perché quello è il vero attuale e bel Santuario della Madonna del Rio. Se poi la domenica 11 tornerete, troverete una festa sana, allegra e devota.