critica

Cronaca di Cremona, Casalmaggiore, Crema

MOSTRE & ARTISTI

sabato 1 marzo 2003

E' visibile fino al 9 marzo presso la sede dell'Adafa
il "viaggio sentimentale" di Giusy Asnicar

QUANDO IL CUORE NAVIGA SUL PO...

Starei per iniziare questo mio scritto settimanale con il ben noto e famigerato lessicalmente, "Mi consenta"!
Mi consenta il lettore di queste righe di autocitarmi, dalla presentazione, apparsa su ADAFA Notizie, a proposito della mostra personale della pittrice cremonese Giusy Asnicar dal titolo "CREMONA VENEZIA": "...i due poli di un viaggio che è soprattutto sentimentale ed emozionale".
Perchè queste parole sembrano riassumere, nella loro brevità, tutto il succo di un percorso artistico che ha inteso porsi al servizio del sentimento, facendone il motore di una visione lirica ed intimista della realtà.
Da questo principio di fondo nascono le scelte tematiche dell'Asnicar, la sua ricerca di luoghi legati alla sfera affettiva ed emozionale quali soggetti-oggetti della sua rivisitazione pittorica, come pure originano le scelte estetiche che vi hanno dato forma.
L'acquarello, in primis, che caratterizza la pittura dell'Asnicar, da sempre appare il mezzo migliore per rivelare la sua visione affettuosa, serenatrice, del mondo: la macchia larga, la soffusa luminosità delle tonalità delicate, lo sfaldarsi nella luce dei contorni, appaiono, infatti, vibrazioni emozionali prima ancora che scelte formali.
Questa pittura qualitativamente suggestiva contiene in sè il suggerimento al visitatore di un completamento individuale che rifletta, nell'emozione della pittrice, l'emozione dell'osservatore.
Le due città d'acqua e d'arte diventano, quindi, una sorta di specchio umano ed artistico di questa nostra pittrice cremonese, la quale affida all'aperta sonorità dell'una ed alle variegate, intrecciate cromie dell'altra, il compito di rappresentare una visione della realtà intrisa di delicato lirismo, di femminilissima intimità di sentire.
Le vedute al olio non tradiscono queste qualità originalmente proprie alla pittrice cremonese ed, anzi, le esaltano con il maggior nerbo cromatico che, pur intinto alle sorgenti della pittura chiarista, mantiene una sua consistenza tutta padana.
La mostra personale che Giusy Asnicar affettuosamente dedica alle due città del suo cuore avrà termine il 9 marzo prossimo presso la sede dell' ADAFA in via Palestro.

Tiziana Cordani

 



NOTIZIE

MOSTRA ANSICAR

Cremona-Venezia: i due poli di un viaggio che è soprattutto sentimentale ed emozionale.
Questa è la proposta contenuta nella mostra personale di Giusy Asnicar, la quale indaga o si lascia prendere dal fascino degli scorci più suggestivi delle due città del suo cuore.
Cremona, la città che accoglie i suoi affetti, il suo lavoro d'insegnante, alimenta la sua passione per la pittura, trova il suo pendant nella Città adriatica nella quale si fa frizzante il piacere di una esistenza più libera e spensierata.
La vivacità delle calli, delle piazzette, i personaggi minimali ma veri che sottolineano le vedute, i portici, i canali di Venezia, trovano accoglienza cordiale nella fresca pittura ad acquarello dell'Asnicar.
La sensibilità alla luce, che sempre la pittrice ha mostrato nel suo lavoro, è la carta vincente per descrivere le tinte calde e le luci della pianura, dove lo sguardo si riposa nella affabilità delle cose e dei paesaggi familiari.
La tenuità stessa della tavolozza accomuna il clima sognante delle due città e sottolinea la loro essenza acquorea, volgendo al meglio le sottili declinazioni cromatiche che si sfanno nella macchia allargata e lievitante di luce.

Tiziana Cordani

LA VITA CATTOLICA 7/3/2003
ALL'ADAFA DI VIA PALESTRO

AZZURRO, ROSA, ARANCIONE...ASNICAR

La pittrice cremonese espone fino a domenica le sue opere nelle quali i colori più cari all'artista ritornano creando atmosfere cremonesi e veneziane inconfondibili.

Giusy Asnicar presenta in questi giorni una rassegna di opere pittoriche presso le sale dell'ADAFA in via Palestro 32 a Cremona.
La pittrice, cremonese di nascita e formazione, ha raccolto per l'esposizione (aperta sino al 9 marzo) una serie di olii e acquarelli di paesaggio rappresentanti la sua città anagrafica, Cremona, e la sua città artistica, Venezia.
Il legame tra soggetti geograficamente lontani è evidente: l'interesse per una rappresentazione paesaggistica fatta di scorci, tagli prospettici guidati dalle linee delle abitazioni, da luci radenti tra i giardini, da riflessi romantici di acque prepotentemente presenti negli ambiti delle due città. La tecnica esecutiva è da sempre la stessa; la Asnicar distribuisce i colori stemperati sulla superficie della tela con armonia, mai con azzardo cromatico, mai con segno nervoso.
E se da un verso la sua pittura rimane ancorata per scelta ai Tira, ai Bardelli, ai Mori o agli Stringhini locali, dall'altra anela ad una libertà espressiva senza vincoli.
Questa libertà, la pittrice, la ricerca con una tranquillità ed un metodo disarmanti; la pacatezza che traspare dalle sue opere ci sussurra timidamente un messaggio: "sono alla ricerca di una nuova espressione, medito, provo ... vi farò sapere".
Ma segni di evoluzione si notano già; infatti accanto ai più classici lavori a cui ci ha abituato (citiamo le belle tele "verso la Cattedrale" o "Edicola in Piazza Duomo"), troviamo opere che hanno più respiro e consistenza nella direzione di cui sopra dicevamo.
Ecco allora che l'opera "S. Luca", elimina i dettagli di disegno ed esaltando gli ingombri volumetrici della chiesa cittadina, acquisisce robustezza ed i colori classici dell'Asnicar (azzurro, rosa, arancione ...) nella loro complementarietà si legano in una spirale precisa, sorta di DNA cromatico.
La medesima sensazione la si prova innanzi all'opera "Pensando a Thomas Mann", dove Venezia è vista dalla laguna, tra trasparenze e luci di memoria impressionista; anche qui gli edifici, civili e religiosi, si amalgamano tra di loro e gli azzurri, scemando nel rosa, creano la precisa atmosfera del celeberrimo romanzo inglese.
Qualche accenno di scomposizione geometrica del soggetto la si può scorgere nell'olio "Campagna cremonese - sentiero"; gli alberi, i campi, il viottolo di campagna, tutto qui concorre a destrutturare (sempre delicatamente, alla Asnicar per intenderci...) l'insieme generale dando l'opportunità all'osservatore di interpellare, interpretare, concettualizare in base alla propria esperienza soggettiva.
Ecco forse la strada da intraprendere, sintonia con l'animo gentile della pittrice, dove il dettaglio un poco si perde, ma l'insieme restituisce l'opportunità per chi ama la pittura di fare un sforzo interpretativo, di aggiungere il proprio valore aggiunto a quello dell'artista.

Paride Bottajoli

 

PIU' ARTE
8 marzo 2003

All'ADAFA le vedute di Giusy Asnicar

Vedute, sequenze architettoniche, angoli nascosti e suggestivi delle città di Cremona e di Venezia sono i motivi che Giusy Asnicar presenta nei suoi dipinti, esposti all'ADAFA fino a domani.
Asnicar con la tecnica ad acquarello e a olio fissa le limpide immagini che le rimangono impresse e che le sono care per ragioni legate agli ambienti che fanno parte della sua vita.
Nell'uso dell'acquarello, in particolare, la pittrice ha acquisito, con varie esperienze e con l'esercizio, una padronanza espressiva che la rende sicura nel trattare trasparenze, riflessi, toni chiari modulati con misurate stesure coloristiche.

E. Ma.