Escursione al Rifugio Cernello


La seconda escursione di quest’anno ci porta in Val Seriana, e precisamente nel ramo sinistro della valle. Ci ritroviamo in quattro alle ore 6,20 del 07 maggio 2000 davanti al Bar Acli: Franco, Massimo, Ferruccio ed il sottoscritto cioè Ennio. 

Il tempo è pessimo, Ha piovuto tutta notte, nuvoloni neri minacciosi da ogni lato, ma non piove, e questo basta a renderci fiduciosi; si parte comunque. Prendiamo l’autostrada A4, usciamo a Bergamo, al Rondò delle Valli si svolta a destra per la Val Seriana, a Ponte Nossa la strada si biforca, si prosegue dritto per la Val Bondione, alle 7,20 siamo a Valgoglio.

Purtroppo i negozi sono chiusi e per procurarci qualcosa da mangiare siamo costretti a tornare sulla strada di fondovalle, proseguire fino a Fiume Nero dove finalmente troviamo un negozio aperto. Risalendo a Valgoglio quasi investo un  

capriolo che ci attraversa la strada, per fortuna ho ottimi riflessi! Ora siamo pronti per affrontare l’escursione, parcheggiamo in un piccolo slargo all’inizio del sentiero (1050 m), sono le 8,18 quando finalmente cominciamo a camminare.

 Il sentiero sale subito molto ripido (segnavia 228) seguendo la tubatura forzata dell’acquedotto il tempo sembra migliorare e non fa assolutamente freddo, Ferruccio è il più deciso del gruppo, si piazza davanti e fa l’andatura; saliamo rapidamente senza intoppi e alle ore 9,00 raggiungiamo un dolce prato dove il sentiero si biforca, il cartello ci segnala di tenere la sinistra, proseguiamo senza fermarci.

 Siamo usciti dal fitto bosco di abeti, ora il sentiero è tagliato a mezzacosta nella montagna rocciosa e continua a salire deciso, ci fermiamo alle 9,22 ad ammirare una cascata e ne approfittiamo per scattare qualche foto. Ferruccio è sempre più esaltato, trova tutto incantevole, anche il tempo, che, in effetti, un po’ è migliorato, ma non è certo bello! 

La salita continua senza ulteriori soste, passate alcune case ove arriva la funivia (Capanna Giulia Maria), si continua sulla destra e alle ore 9,40 raggiungiamo il Lago Succotto (1854 m). 

Il Lago è ancora ghiacciato e da qui in poi il sentiero è per lunghi tratti ancora coperto dalla neve, dovremo fare più attenzione.

9,55 siamo al Rifugio Cernello (1956 m), purtroppo il rifugio è chiuso, ci dobbiamo accontentare di ammirare l’esterno, parlando con altri escursionisti scopriamo che è in corso una gara di “RALLY” con gli sci che partendo dal Rifugio Calvi passerà sul Monte Madonnino.

Nonostante non avessimo previsto di camminare nella neve (non abbiamo neppure le ghette! sigh) spinti da Ferruccio sempre più in “trance agonistica” decidiamo di raggiungere il Monte Madonnino (2502 m) per vedere la gara.

Dal Cernello in poi il percorso è completamente coperto di neve (50-80 cm) alle 10,15 Ferruccio rompe gli indugi e si avvia seguito da Franco, Massimo si è tolto le scarpe, e sacramenta contro l’amico che non lo aspetta, il sentiero punta dritto verso il Passo Portula (2273 m) che raggiungiamo alle ore 10,50 con molta fatica perché nonostante il sentiero sia ben “calpestato” si affonda nella neve.

Il tempo peggiora rapidamente e mentre stiamo percorrendo la cresta che ci porterà ai piedi della vetta del monte Madonnino, ci troviamo avvolti dalla nebbia. A questo punto anche Ferruccio si arrende, e considerato che, proseguire in queste condizioni può diventare pericoloso, torniamo sui nostri passi.

Alle 11,20 siamo di nuovo al Rifugio, comincia a piovere e fa freddo, ci piazziamo nell’atrio del Rifugio e mangiamo, il buon umore non ci ha abbandonato; anzi! complice il vino che nel nostro zaino non manca mai, ci dimentichiamo in fretta della fatica, del tempo infame e del freddo.

Prendiamo atto che il tempo non migliorerà certo a breve, quindi alle 12,30 cominciamo la discesa, ma Ferruccio non è ancora “sazio” di salite,  arrivati al bivio che porta al Lago Nero (2111 m) decide che si deve salire al lago.

 Io cerco di protestare, ma nemmeno mi sente, per rendere il tutto più emozionante saliamo seguendo una mostruosa e ripidissima massicciata in pietra larga 70 centimetri circa  che sembra fatta apposta per causare infarti. 13,20 raggiungiamo il Lago, ora la furia di Ferruccio sembra placata…. Si può scendere.

Scendiamo con molta calma, anche perché ha smesso di piovere e, a tratti, si vede anche il sole, decidiamo di scendere seguendo il sentiero più lungo e meno ripido, raggiungiamo la macchina alle 15,00 circa.    

 In conclusione, penso che questo angolo delle Orobie, sconosciuto ai più, sia un universo di incredibile  varietà e suggestione, con i suoi numerosi laghetti alpini che, nonostante le dighe con cui sono stati ingabbiati, mantengono il loro aspetto naturale, un delizioso Rifugio sullo sfondo e vallate selvaggie che nonostante la quota modesta ricambiano la fatica con spettacoli naturali unici.

 

 

                    

 

 

 

 

 

 

 

              

 

 

 

        


MAPPA DEL PERCORSO

Periodo Consigliato Maggio - Settembre
Dislivello 900 m al Rifugio + 500 m al  Monte Madonnino
Tempo di Percorrenza 5-6 ore
Difficoltà E
Punto di  partenza  da Bergamo - ValSeriana - Gromo - Valgoglio  
Guide e carte  Kompass foglio n.104 
Informazioni locali C.A.I. Bergamo Tel. 035236862 - 035237233 - 035244273
 

        

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