Libri scritti da Arrigo Muscio Lettera di un bambino
abortito alla madre La catechesi di satana
durante un recente caso di esorcismo |
PREGARE PER SE
STESSI [9]Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei
cieli, sia santificato il tuo nome; [10]venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come
in cielo così in terra. [11]Dacci oggi
il nostro pane quotidiano, [12]e rimetti a noi i nostri debiti come noi li
rimettiamo ai nostri debitori, [13]e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Mt. 6,9 [7]Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete;
bussate e vi sarà aperto; [8]perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova e a
chi bussa sarà aperto. [9]Chi tra di voi al figlio che gli chiede un pane darà
una pietra? [10]O se gli chiede un pesce, darà una serpe? [11]Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose
buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose
buone a quelli che gliele domandano! Mt. 7,7 [8]Sorgi, Signore, salvami, Dio mio. Hai colpito sulla
guancia i miei nemici, hai spezzato i denti ai peccatori. Sal. 3,8 [5]Volgiti, Signore, a liberarmi, salvami per la tua
misericordia. Sal. 6,5 Capita con sempre maggior frequenza di udire, anche all'interno dei gruppi di preghiera, esprimere suppliche a Dio "…solo per gli altri…"; come accade di ascoltare, sempre più spesso, molti cattolici che dichiarano di pregare solo per il prossimo. Tale atteggiamento, che non è divino in quanto in aperto contrasto con la Parola di Dio, suscita, purtroppo, numerosi sensi di colpa tra i fedeli che provano quasi vergogna a supplicare il Signore anche per se stessi. Il seminatore di zizzania, facilmente scopribile allorché diffonde teorie contrarie all'eterna Parola di Dio, sta propagando questa falsa teoria altruistica per impedire la concreta applicazione del Vangelo, nel nome di un dolorismo che non ha nulla da spartire con la vera Croce promessa invece dal Signore ai discepoli di ogni generazione: la predicazione evangelica nella sua interezza, senza scendere a compromessi col mondo che "…giace sotto il potere del maligno…" (1 Gv. 5,19). 1) Innanzitutto il Signore desidera che ciascuno preghi per se stesso, per i suoi familiari e per gli altri. L'espressione del Padre Nostro "….liberaci…" è di una chiarezza straordinaria nel riassumere l'intenzione per se stessi e per il prossimo. Infatti, Gesù non ha insegnato ad utilizzare la locuzione "…liberali…" ma, come ripeto, "…liberaci…." 2) Le invocazioni personali dei salmi (ispirate dallo Spirito Santo) sono una prova ulteriore del desiderio di Dio affinché ogni persona si rivolga a Lui per le proprie necessità, senza ovviamente dimenticare il prossimo. 3) L'invito del Siracide (38,9) "Figlio, non avvilirti nella malattia, ma prega il Signore ed egli ti guarirà" è un complementare avallo dell'insegnamento dello Spirito Santo sulla liceità dell'invocazione per se stessi. Vi sono numerosissime frasi bibliche che inoltre confermano la legittima supplica personale e, di conseguenza, è pienamente in sintonia con la volontà divina rivolgersi al Signore per le proprie necessità spirituali e fisiche. Infine, l'atteggiamento di quanti disdegnano la preghiera personale per dedicarla solo al prossimo pecca: a)
di superbia, in quanto nessuno può ritenere di non aver
bisogno di grazie "Nessuno può riscattare se stesso, o dare a Dio il
suo prezzo" (Sal. 49, 8) - "Non chiamare in giudizio il tuo servo:
nessun vivente davanti a te è giusto" (Sal. 143,2); b) contro l'Onnipotenza di Dio poiché ritiene che la preghiera per le proprie esigenze personali, unita a quella del prossimo, sottragga vigore a quest'ultima. Come al solito chi trae vantaggio da questa eresia è sempre e solo il nemico dell'umanità: satana! |