Libri scritti da Arrigo Muscio |
LA PEGGIORE
POVERTA' [7]E strada facendo,
predicate che il regno dei cieli è vicino. [8]Guarite gli
infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date". Mt. 10,7 "[19]Andate
dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del
Figlio e dello Spirito santo, [20]insegnando loro
ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i
giorni, fino alla fine del mondo>>. Mt. 28,19 [15]Gesù disse loro:
<<Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. [16]Chi crederà e
sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. [17]E questi saranno
i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i
demòni, parleranno lingue nuove, [18]prenderanno in
mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno,
imporranno le mani ai malati e questi guariranno>>. [19]Il Signore Gesù,
dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio.
[20]Allora essi partirono
e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e
confermava la parola con i prodigi che l'accompagnavano". Mc. 16,15 In questo secolo investito da una forte ventata di buonismo e di solidarismo ci si è dimenticati che esiste la povertà per eccellenza, che anche molti cosiddetti cattolici dimenticano di affrontare con il dovuto fervore. Si tratta dell'impegno verso i più poveri tra i poveri: verso coloro, cioè, che non hanno Cristo, che non hanno quindi ancora "conosciuto l'amore del Signore" (come ricorda la Madonna a Medjugorje tramite la veggente Mirjiana, incaricata dalla Regina della pace di pregare per i non credenti). Un energico e diffuso movimento di opinione, alimentato da molti "profeti moderni" che si spostano con disinvoltura da un salotto televisivo all'altro, "predica" l'indispensabilità di un sociale lontano da Dio, alla cui esistenza non fanno quasi mai riferimento. Tale teoria può ascriversi al materialismo profetizzato dalla Madonna a Fatima, che ha costituito il propulsore per un impegno alla De Amicis: cioè senza riferimenti evangelici. Ma Gesù ha ammonito "Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla" (Gv. 15,5) e, con l'episodio della moltiplicazione dei pani e dei pesci con cui ha sfamato la moltitudine di persone che lo seguiva da due giorni, ha dimostrato che il sociale (inteso come la possibilità da parte dei discepoli di sfamare migliaia di persone - Mt. 14,15) diventa proficuo solo quando Lui è presente e dove si ascolta primariamente la Parola incarnata (Gv. 1,1, seg.). Gesù, l'unico e vero Maestro, ha mostrato, con il Suo esempio, il modello da seguire per essere suoi discepoli. Il Signore e, in seguito, S. Paolo a sua imitazione si sono principalmente preoccupati di evangelizzare per fornire il "pane vivo disceso dal cielo" (Gv. 6,51) S. Paolo ha infatti affermato "Che il Cristo abiti per la fede nei
vostri cuori e così, radicati e fondati nella carità, siate in grado di
comprendere con tutti i santi quale sia l'ampiezza, la lunghezza, l'altezza e
la profondità, e conoscere l'amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza,
perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio. A colui che in tutto ha
potere di fare molto più di quanto possiamo domandare o pensare, secondo la
potenza che già opera in noi, a lui la gloria nella Chiesa e in Cristo Gesù
per tutte le generazioni, nei secoli dei secoli! Amen" (Ef. 3,17 seg.). Donare Cristo mediante l'evangelizzazione, significa donare Dio che è amore, provvidenza, protezione, liberazione, sapienza, gioia ecc. E chi riceve questo tesoro (Mt. 13,44) e lo accoglie è stimolato ed aiutato dalla Parola di Dio a trasformare il cuore per vivere i Comandamenti di Dio e le beatitudini, con benefico effetto sull'intera umanità in tutti i suoi ambiti…sociale compreso. Dall'amore verso Dio deriva, necessariamente, quello verso il prossimo, come la vita di tutti i santi di ogni epoca dimostra! Sull'esempio di Gesù i veri santi, infatti, desiderano innanzitutto liberare il prossimo dalle sgrinfie di satana e dalle sue seduzioni e si attivano non solo per la felicità del prossimo su questa terra, ma soprattutto per seguire la via per il Paradiso. E, come molti sanno, il percorso privilegiato è Maria Santissima: Regina delle Grazie e "Porta del cielo". A Fatima ha infatti detto a Lucia (quindi a tutti noi): "Il Mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio e la via che ti condurrà a Dio". |