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E-mail: arrigomu@tin.it

Internet:  http://space.tin.it/associazioni/armuscio

 

Lettera aperta

 

Puntualmente, come un uccello a cucù, rimbalza sui mass media l'eterna proposta di modificare le pensioni, dopo l'ennesima riforma, per assestare il conto economico del nostro Paese.

Rimandando gli eventuali interessati a quanto già scritto in merito, ci permettiamo di indicare delle cause alternative che incidono sulla nostra situazione economica in maniera ben più energica:

1)      gli elevati costi della giustizia italiana (la più condannata nel 1999 dalla Corte di Giustizia Europea) impegnata in innumerevoli processi, di enormi costi per la collettività, che riguardano molte persone pluridenunciate a piede libero o che, fuori dal carcere per licenze premio o possibilità varie, continuano a delinquere confidando in una legislazione estremamente permissiva. Non per nulla molti considerano il nostro Bel paese un'oasi per la delinquenza internazionale;

2)      le numerose auto blu a disposizione di personaggi che, sull'esempio di molti colleghi dei paesi europei, potrebbero tranquillamente utilizzare i mezzi propri;

3)      le scorte a quanti non ricoprono più delle cariche istituzionali, e non hanno quindi alcuna ragione per goderne, a carico della collettività, privata così di professionisti per combattere la malavita. Certi potenti hanno comunque i soldi per pagarsi una scorta privata che li difenda dai delinquenti che "operano" tranquillamente, a causa delle leggi permissive promulgate grazie anche all'intervento attivo di molti politici o al loro scarso impegno nel contrastarle;

4)      i costi dell'assistenza sanitaria, fatta salva quella d'emergenza, ai cittadini non italiani che non contribuiscono con imposte e tasse ad alimentare il sistema sanitario pubblico con grave e razzistica discriminazione nei confronti di quanti, all'interno del nostro Stato, pagano regolarmente le tasse;

5)      gli sprechi e le inefficienze dell'assistenza sanitaria denunciati nel libro "Camici e pigiami", scritto da un medico. Potrebbe essere utile anche  imporre ai medici che esercitano la professione  l'utilizzo delle attrezzature proprie della loro specialità. Certe ecografie, radiografie o analisi (esempio la glicemia) le possono fare direttamente i medici specialisti senza bisogno di mandare sistematicamente i pazienti (molti anche anziani) presso cliniche o strutture ospedaliere. Non riusciamo infatti a capire per quali motivi un internista e un ginecologo non possano fare direttamente qualche ecografia relativa alla loro specialità!

6)      l'assenza di un tetto per certe pensioni d'oro.

Ciò premesso è comunque necessario combattere seriamente ed efficacemente, sull'esempio americano, l'enorme evasione fiscale che danneggia tutta la collettività.

Anche se sicuramente molti cittadini potrebbero allungare l'elenco dei mali economici dell'Italia, noi continuiamo a sentire solo, fino alla nausea, il problema pensioni.

Con una parte dei risparmi sopra indicati lo Stato italiano potrebbe agevolare economicamente la famiglia (quella composta da un uomo ed una donna come previsto dalla Costituzione, ovviamente!) con grande beneficio di tutta la collettività; basta pensare ai numerosi figli che non trovano lavoro nel Bel Paese e che rimangono a carico non dello Stato (che non riesce o non vuole approntare una efficace politica dell'occupazione, nonostante anche il Papa la invochi di frequente), prodigo di ben altre provvidenze, ma della famiglia italiana: la cenerentola d'Europa!

 

Brescia, 31/03/00

 

Il presidente

Dr. Arrigo Muscio