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LA TESTIMONIANZA  CRISTIANA DI BETTINO CRAXI

 

 

"Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli".

Mt. 10,32)

 

 

I mass media si stanno occupando in questi giorni della vicenda Craxi, con i relativi risvolti polemici. Non vogliamo entrare nel merito in quanto lo spazio di discussione è già saturo di politici, opinionisti, religiosi, lacchè  ecc.

Quello che ci preme però evidenziare è l'assoluta mancanza di elogio, soprattutto da parte delle autorità cattoliche, per il coraggio di un uomo che, pur avendo militato per tutta la vita politica da socialista, sicuramente a conoscenza delle encicliche del grande papa Leone XIII "Humanum genus"  http://www.europart.it/jubilaeum/humanum_genus.html e "Quod apostolici muneris" http://www.europart.it/jubilaeum/quod_apostolici_muneris.html  e della relativa condanna dell'ideologia da lui professata, pochi giorni prima di morire ha avuto il coraggio, che manca anche a molti cosiddetti cristiani, di testimoniare Cristo con le seguenti parole: "…Vorrei essere seppellito nel cimitero cattolico di Hammamet…Sono in discreti rapporti col Padreterno. A dieci anni volevo fare il prete. Vedevo persino Gesù. Un'illusione ottica, ma io allora ero convinto che guardasse proprio me, là nella sacrestia della chiesa di San Giovanni, in piazza Bernini…Facevo il chierichetto, stavo lì per ore sull'inginocchiatoio a fissarlo. E Gesù a un certo punto apriva le palpebre e mi guardava…"[1]. E noi siamo convinti che, toccandolo con la sofferenza fisica e morale,  nostro Signore Gesù Cristo, adorato dal piccolo Craxi, gli ha sicuramente concesso (grazie alle preghiere che il piccolo Bettino gli rivolgeva e a quelle finali stimolate dalla malattia, soprattutto le orazioni recitate con il Rosario donatogli dal Papa) la grazia della conversione finale: indispensabile requisito per entrare nel Paradiso.

 

 

 

 

 



[1] Il Giornale, 20 gennaio 2000, pag. 3