Libri scritti da Arrigo Muscio |
L’EVANGELIZZAZIONE: La più
importante opera di carità “Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni,
battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo,
insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con
voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”. Mt. 28,19 Gesù disse loro: - Andate in tutto il mondo e predicate
il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi
non crederà sarà condannato. E questi saranno i segni che accompagneranno
quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue
nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non
recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno -. Il
Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla
destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il
Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che
l'accompagnavano”. Mc. 16,16 “Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia
di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la
vita del mondo”. Gv. 6,51 La Sacra Scrittura ci insegna che l’evangelizzazione costituisce la principale opera di carità verso il prossimo. Gesù ha raccomandato di predicare la Sua eterna parola ad ogni creatura (Mc. 16,16). Il Signore stesso ha dimostrato, durante la Sua vita terrena, di preoccuparsi principalmente di diffondere il Vangelo "…convertitevi e credete al Vangelo" (Mc. 1,15). Poi, di sera, dopo la predicazione ha operato segni e prodigi per accreditare la Sua Parola come Verbo di Dio. S. Paolo ha seguito il medesimo schema ed anche lui, sull’esempio del perfetto Maestro Gesù, è diventato l’apostolo “delle genti” diffondendo, con segni e prodigi, la Parola del Signore tra i pagani. Questo comportamento apostolico deve essere imitato da ogni discepolo di Cristo il quale desidera come sommo bene per il prossimo la diffusione del Vangelo, indispensabile premessa per una vera e proficua conversione ai valori eterni stabiliti da Dio. I messaggi che la Regina dei profeti annuncia da Medjugorje confermano l’esigenza primaria dell’evangelizzazione. L’adesione al Vangelo, infatti, costituisce l’indispensabile presupposto affinchè il cuore di pietra degli uomini diventi, per intervento misericordioso dello Spirito Santo, opportunamente pregato, un cuore di carne. Solo chi si è convertito si attiva per vivere i comandamenti di Dio, sintesi dell’amore verso Dio e verso il prossimo. Soltanto chi crede veramente in Gesù come Dio redentore, salvatore, guaritore e liberatore può indicare al prossimo la via, che Gesù ha mostrato, per guadagnare il Paradiso (somma ricompensa per l’uomo) e per ottenere giustizia e benessere sulla terra. Le prevaricazioni, le violenze, le ingiustizie ecc. sono il frutto di uomini che non hanno aderito al Vangelo e che vivono sotto l’influenza di satana “In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta.” (Gv. 1,1 seg.) – “E se il nostro vangelo rimane velato, lo è per coloro che si perdono, ai quali il dio di questo mondo ha accecato la mente incredula, perché non vedano lo splendore del glorioso vangelo di Cristo che è immagine di Dio. Noi infatti non predichiamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore; quanto a noi, siamo i vostri servitori per amore di Gesù. E Dio che disse: Rifulga la luce dalle tenebre, rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria divina che rifulge sul volto di Cristo” (2 Cor. 4,3 seg.). Chi adora il Santissimo, chiede perdono sistematicamente dei propri peccati, prega costantemente il Signore e si sforza di vivere veramente la Parola di Dio non può accettare il male del mondo, ma è stimolato dallo Spirito Santo a combatterlo primariamente con l’evangelizzazione, la preghiera incessante e tutti i mezzi democratici a disposizione. Basandosi sugli inviti evangelici prega per la guarigione dell’anima e del corpo del prossimo ben sapendo che le guarigioni, oltre ad arrecare benessere a chi le riceve e ai familiari degli ammalati, stimolano gli stessi a ringraziare il Signore che con le Sue grazie ha donato loro la gioia e a testimoniare l’intervento del soprannaturale nella loro esistenza. La vita di certi santi è un esempio illuminante di come alcune persone, che vivevano ad esempio una vita dissoluta, si sono trasformate, dopo la conversione, in attivatori e diffusori di bene. Ma nella loro esistenza non è possibile scindere la testimonianza evangelica dalle opere di bene prettamente umane, conseguenti all’azione dello Spirito di Dio che li ha liberati dalle tenebre. E’ talmente importante l’evangelizzazione che satana, mediante i suoi profeti, cerca di neutralizzarla diffondendo teorie alternative agli insegnamenti di Gesù. Di conseguenza molte persone sono purtroppo convinte che l’unico bene possibile sia l’accoglienza indiscriminata (che non distingue cioè i veri bisognosi dai delinquenti e dai lavativi) ed il fornire il pane all’affamato. Non passa loro per la mente che evangelicamente sia un’essenziale opera di carità verso il prossimo ad esempio: a) impegnarsi con la preghiera per ottenere la guarigione dei bisognosi da malattie spirituali, psicologiche e fisiche (che la scienza medica non riesce a risolvere) e per la conversione dei peccatori o di chi non conosce o accetta Cristo (chi non accetta Gesù è veramente il più povero tra i poveri!); b) pregare per le anime del purgatorio che soffrono; c) attivarsi perché venga amministrata una vera giustizia (“Educare alla legalità” - Ed. CEI), per la tutela dei cittadini onesti dalla delinquenza; d) contrastare e contestare la disinformazione organizzata (di ispirazione diabolica) per tentare di ottenere una corretta informazione (di ispirazione divina) da parte dei mass media ecc. Purtroppo a causa dello scarso impegno evangelico da parte di molti cristiani (impegno che insegna a combattere il male alla radice) l’empietà , contrastata solo con palliativi di buonismo, appesta il mondo.
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