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LA CONDANNA DI GIUDA

 

“Il Figlio dell'uomo se ne va, come è scritto di lui, ma guai a colui dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito; sarebbe meglio per quell'uomo se non fosse mai nato!”.

Mt. 26,24

 

“Quand'ero con loro, io conservavo nel tuo nome coloro che mi hai dato e li ho custoditi; nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si adempisse la Scrittura”.

Gv. 17,12

 

“Se pertanto Dio, volendo manifestare la sua ira e far conoscere la sua potenza, ha sopportato con grande pazienza vasi di collera, già pronti per la perdizione, e questo per far conoscere la ricchezza della sua gloria verso vasi di misericordia, da lui predisposti alla gloria, cioè verso di noi, che egli ha chiamati non solo tra i Giudei ma anche tra i pagani, che potremmo dire?".

Rm. 9,22

 

 

Capita ormai di frequente di udire l’opinione che Giuda (il traditore) si è salvato. Ciò non deve stupire in quanto i fautori del “paradiso politico”, dell’inesistenza del diavolo e/o dell’inferno soft, hanno tutto l’interesse a far credere tale asserzione, irrobustendo così la serpeggiante teoria che tutti si salveranno, indipendentemente dai meriti e senza aver fatto appello alla misericordia di Dio. La conseguenza pratica di tale opinione è facilmente intuibile:

a)      molti si sentiranno tranquilli nel proseguire sulla cattiva strada intrapresa, sicuri del perdono finale anche senza pentimento;

b)      viene annullata la virtù della perfetta giustizia del Signore che scatta allorché non si fa appello alla sua misericordia.

La Parola di Dio afferma il contrario. Le frasi bibliche  riportate indicano inequivocabilmente che il suicida Giuda ha commesso il peccato più grave: non ha creduto nell’infinita misericordia del Signore. Mentre Pietro, dopo averlo rinnegato, piangendo amaramente si è pentito e ha agito coraggiosamente come descritto negli Atti degli apostoli, Giuda si è disperato e si è ucciso.  L’inequivocabile affermazione di  Gesù “….nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si adempisse la Scrittura….” indica chiaramente la fine dell’apostolo traditore. Come ugualmente indubitabile è la destinazione paradisiaca del “buon ladrone”. Ma solo a quest’ultimo Gesù ha promesso il Paradiso, non all’altro malfattore che ha continuato fino alla fine ad insultare il Signore.

Se da un lato la Sacra Scrittura è un costante invito a vivere la Parola di Dio ed un richiamo alle generazioni affinchè quanti sono stati sedotti dal diavolo si convertano ritornando a Dio; dall'altro lato è ricca di ammonimenti nei confronti di quanti persistono fino alla fine della loro vita nel rifiuto della Grazia di Dio, come ha anche ammesso il demonio in un esorcismo. La Madonna ha mostrato ai veggenti di Fatima l’inferno nel quale, diversamente da quanto pensano gli increduli, cadono i peccatori impenitenti.

Il paradiso politico è un’invenzione del diavolo che abilmente riesce a seminarla come zizzania assieme al seme buono!