Nel nome di Allàh

il sommamente Misericordioso il Clementissimo

Shàykh 'Abdurrahmàn Pasquini

Sono e mi chiamo Rosario Danilo Pasquini, nato a Fiume d'Italia (ora Rijeka in Croazia), il 13 giugno 1934, di origine maremmana, la mia famiglia ha radici a Montepescali nel Grossetano, ma vivo in Lombardia dal 1940, sono quindi, istriano di nascita, maremmano di origine e lombardo di cultura. Mi sono laureato alla Università Statale di Milano in Giurisprudenza, nel luglio del 1957, ho fatto il servizio militare di leva, come sottotenente di complemento, comandante di plotone Allievi Ufficiali di Complemento alla Scuola di Fanteria di Cesano di Roma. Iscritto all'albo degli avvocati e procuratori di Milano nel febbraio del 1960, ho cessato la professione nel 1972. Nel 1973 sono entrato nell'Islàm, con il nome di 'àbdu r-Rahmàn, che significa Servo del sommamente Misericordioso. Sono uno dei fondatori del Centro Islamico nel 1974, dell'Unione delle Organizzazioni e delle Comunità Islamiche in Italia, dell'Ente di Gestione dei Beni Islamici in Italia, faccio parte del Consiglio Islamico d'Italia. La mia professione attuale è scrittore di cose islamiche e editore di me medesimo con le Edizioni del Calamo da me fondata nel 1992, fondatore, nel 1982, e direttore responsabile del periodico Il messaggero dell'Islàm, giunto al n° 145; ho fatto una traduzione del Sublime Corano, di cui, per motivi finanziari, è stata pubblicato soltanto il primo terzo, di tanto in tanto partecipo a trasmissioni radio e televisive su reti nazionali e locali, partecipo spesso, quando sono invitato, a conferenze e tavole rotonde su temi islamici; faccio da cicerone alle scolaresche in visita didattica alla Moschea del Misericordioso, fondata nel 1988; insegno lingua araba al Centro Islamico di Milano e Lombardia. A seguito dei fatti di Lodi in relazione al progetto locale di un luogo di culto islamico ho partecipato a una serie di trasmissioni sull'argomento in una emittente televisiva locale, a seguito della quale si è prodotta una iniziativa di contrasto dell'aggressione contro l'Islàm scaturita dalla trasmissione con il proposito di formazione di una lista civica milanese con denominazione "Lista civica della mezzaluna" con il simbolo della mezzaluna crescente con la torre del Filarete. L'iniziativa si è esaurita per problemi connessi alla necessità di "depositare" mille e una firma nei termini di legge, ma la cosa ha destato interesse nei DS, che mi hanno contattato prima telefonicamente e poi di persona, sicché sono stato candidato nella loro lista per il Comune di Milano come indipendente. Sono il primo musulmano milanese militante e organizzativo, noto e affettivamente legato a quelle avanguardie della presenza islamica a Milano e in Lombardia degli anni '70 e '80, che oggi hanno già figli elettori e che fanno il servizio militare, hanno acquistato la cittadinanza e godono dei diritti politici di elettorato attivo e passivo. Con la giunta di Centrosinistra guidata dal sindaco Pillitteri il Centro Islamico aveva realizzato una convenzione per la concessione in diritto di superficie di un'area sulla quale erigere un luogo di culto islamico, degno della città di Milano, dell'importanza mondiale dell'Islàm, come religione di 1.200.000.000 di fedeli e delle dimensioni crescenti dell'area socio-culturale musulmana nella metropoli lombarda e nella Regione; la realizzazione della moschea avrebbe dato il tocco finale di capitale europea a Milano, essendo che nella capitali europee ci sono Moschee, anche di notevole rilievo architettonico, che arricchiscono di forme nuove e inusitate l'arredo urbano delle città, nelle quali la presenza musulmana è crescente non solo per via dell'immigrazione, ma anche del lento ma continuo e inarrestabile afflusso di fedeli europei all'ombra della mezzaluna. Se eletto, Allàh volendo, prenderò esempio da Catone uticense, il quale iniziava tutti i suo discorsi in Senato dicendo: Carthago delenda est (Cartagine deve essere distrutta). Io inizierò, Allàh volendo, i miei interventi al consiglio comunale, qualora venga eletto, dicendo: Moschea aedificanda est (la Moschea deve essere edificata) e parteciperò attivamente al progetto dei Democratici di sinistra per dare una dimensione più umana alla Città, sicurezza ai cittadini, pulizia delle strade, difesa del verde esistente e promozione di nuovi spazi, tutela della dignità umana delle categorie più deboli, promozione dell'integrazione nel rispetto delle diversità e delle specificità culturali e tradizionali altre, come fattore di arricchimento e premessa necessaria per lo sviluppo ed il progresso civile, morale e culturale dell'intera comunità metropolitana, per dare uno stop deciso a visioni del mondo fondate sul principio del dominio dell'uomo sull'uomo in base a motivi emotivi etnocentrico-xenofobi e a deliranti ragioni calvinistiche di successo mondano, nel campo economico-finanziario, come segno di benedizione della provvidenza divina e diritto a governare per grazia di Dio e "volontà" (etero-diretta attraverso la manipolazione mass-mediatica) della nazione, che Allàh ce ne scampi e liberi!

La candidatura di PASQUINI, come indipendente, nella lista dei Democratici di Sinistra al Comune di Milano con il simbolo della Rosa sotto la Quercia nella coalizione dell'Ulivo, è un implicito invito a votare con una x sul simbolo La rosa sotto la quercia (Democratici di sinistra) e sul simbolo dell'Ulivo nelle elezioni per la Camera e per il Senato, ai votanti a Milano e a coloro che, se votanti a Milano per la elezione del Consiglio comunale, voterebbero PASQUINI per motivi di fratellanza. Nella scheda verde - per il consiglio di zona 3 nelle elezioni amministrative di Milano - accanto al simbolo dei Democratici di Sinistra (la rosa sotto la quercia) si invita a scrivere il nome OMODEO-ZORINI L.

Contributo programmatico dei Democratici di Sinistra